13 gennaio 2017

segnalazione nuove uscite #Les Flaneurs Edizioni

Visualizzazione di #Mineviandanti sull'Appia Antica - Valentina Barile.jpg

Sono scoppiettanti e amano viaggiare. Dunque, si definiscono per gioco “minevaganti”.
Valentina e Federica – fotoreporter la prima e organizzatrice di eventi culturali la seconda – non
resistono alla tentazione di fare un percorso in piena estate, per ritrovare una maggiore
consapevolezza di se stesse. Partono la mattina del 6 luglio a bordo di una fiestina zero comfort,
unite da un filo invisibile fatto di complicità e pazienza. Davanti a loro, le viuzze tortuose della
regina viarium: la via Appia. Un tuffo in un universo troppo dimenticato.
Ma che cosa le attende lungo una delle strade più mitiche dell’antichità?
Tra viuzze, fuori rotta, incontri e imprevisti, le due protagoniste conducono il lettore da Roma fino
alle colonne romane di Brindisi, ultima tappa del viaggio. Sul cruscotto, a guidare Vale e Fede in
questi scenari, l’Appia del maestro Rumiz. Mentre, dallo stereo, si diffonde tutt’intorno la voce di
Vinicio Capossela…


Valentina Barile. Fotogiornalista, scrive diari dei suoi viaggi insoliti. È tra gli scrittori emergenti de “Il libro che non c’è 2016” (RAI Eri). È tra gli organizzatori della Fiera del libro di San Giorgio a Cremano, Ricomincio dai Libri. Vincitrice di vari premi letterari per scrittura inedita, tra cui il Premio “Carlo Levi”, in Piemonte. Finalista al Premio Passaggi 2015, al Festival dellaletteratura di Viaggio.

 «Ogni minuto si riempie di universo. Di parole dette nel modo giusto, di segnali, di stimoli. Di punti, di stradine, di fuori rotta. Di storia. Di persone. Sono le genti che cerchiamo lungo questa via, l’umanità»

Visualizzazione di La geometria dei fiori - Ludovica Castelli.jpg

Come in una lunga improvvisazione jazz, ogni nota in apparenza disordinata è invece al suo
posto e riga dopo riga delinea la vita di Bianca, fioraia trentenne. La perdita prematura del padre
ha aperto in lei una voragine, un vuoto di sentimenti nei confronti di una madre sin troppo presa
dal suo dolore per poter pensare ad altro. Bianca è cinica, insoddisfatta. Innamorata. Ma qual è il
vero amore? Come fare a riconoscerlo, a distinguerlo dalla passione tossica o dall’amicizia? Nella
sua ricerca la protagonista compie un sofferto percorso di consapevolezza, impara a rapportarsi al
desiderio e al senso di colpa. Conoscerà la sua ora più buia solo per uscirne fortificata, pronta ad
affrontare un nuovo nemico. La geometria dei fiori è una poesia strappata e restituita a frammenti, una storia fatta di sottrazioni che profuma di vita, che può accarezzare o pungere e che in ogni sua piega custodisce il talento di Ludovica Castelli.

 Ludovica Castelli (Catania, 1978). È stata una giornalista pubblicista e scrittrice con la passione per la poesia e il teatro. Dopo la maturità linguistica ha svolto diverse attività nel campo della comunicazione, collaborato con numerose testate e frequentato diverse scuole di recitazione
e cinematografia, tra cui il Conservatorio teatrale di Roma. Ha esordito nel 2008 con il romanzo Fumiamoci una sigaretta, edito da Il Filo. La geometria dei fiori è il suo secondo romanzo.

 «Alcuni amori profumano e non possono essere fermati. Vorrebbero, dovrebbero, ma
non ci riescono, stringono i denti, vanno avanti, sono gli amori in equilibrio. Il baratro si sta per
aprire, i confini si allargano e io non oppongo resistenza. I miei fiori sono puliti, il mio cuore non
più»

Visualizzazione di Macerie - Autori Vari.jpg

Fra le macerie che danno il titolo all'antologia, l'uomo si mostra spoglio, nudo, con le
sue debolezze e le sue paure. Le macerie sono quelle di Amatrice, Arquata del Tronto, Pescara del Tronto, Accumoli e Montereale, le città colpite dal terremoto del 24 agosto 2016.
Ma nei 18 racconti scritti da 13 autori le macerie sono quelle di persone che hanno vissuto un terremoto emotivo e distruttivo. Sono quelle di chi vive la fine di un amore in modo tragico o di chi affronta un fallimento economico senza una solida risposta dalle istituzioni, o ancora di chi avverte nella precarietà del proprio corpo malato quella dell'anima; o di chi avverte il disorientamento più subdolo per la mancanza di un luogo da chiamare casa.
Storie che raccontano di mali irreversibili, di certezze che crollano e della paura che ne consegue. Ma storie che parlano anche di ricostruzioni, di rinascite, di rifondazioni: quella rifondazione di una vita che auguriamo agli abitanti delle sopracitate città a cui andranno i ricavati dalle vendite di questa intensa, miserabile epica moderna.

 Gli autori: Maddalena Costa, Claudio Santoro, Marco Peluso, Vincenzo De Marco,
Ismaela Evangelista, Vito Maselli, Teresa Antonacci, E. Sole Vismara, Anna Marino, Olympia
Fox, Fabio Mundadori, Benedetta Esposito, Itacchiaspillo. Prefazione: Antonella Cilento.

Illustrazione di copertina: Gennaro Varriale Gonzalez.

Macerie è un'antologia di racconti sorta dalle penne di tredici autori in seguito al terremoto che ha sconvolto l'Italia centrale nell'agosto 2016. L'opera è composta da 18 racconti, 18 storie di sofferenza, di sconvolgimento; terremoti interiori che scavano nell'animo dei personaggi mostrandoci le reazioni più vere, quelle umane. Il progetto nasce per beneficenza: il ricavato delle vendite andrà infatti alla Protezione Civile per i terremotati del 24 agosto 2016.

Visualizzazione di Portami nel tuo inferno - Argeadi • Brizzi.jpg

Quando Zeus, dopo la Titanomachia, decide di spartire il dominio del mondo con i suoi fratelli, sceglie per Poseidone il mare, per sé il cielo e per Ade gli inferi, condannandolo alla solitudine. Il monarca infernale, però, viene conquistato dagli occhi della bella Persefone, figlia prediletta di Zeus, e un giorno, grazie all’aiuto di Afrodite, riesce a rapirla e portarla con sé nel suo regno di tenebra. Il suo è un gesto clamoroso che porta nuovamente gli dei a una battaglia feroce, tanto quanto lo è il sentimento che la muove e Zeus vuole contrastare: l’amore. Contro ogni previsione, i due riescono a coronare il proprio sogno, riportando a nuova vita il rapporto fra i due fratelli, divisi dall’ambizione e dalla potenza. Col passare dei millenni, il matrimonio di Afrodite e Ares è l’occasione per il loro ritorno sull’Olimpo, ma una giornata apparentemente lieta viene bruscamente interrotta da un ospite indesiderato. Il cielo e gli inferi sono chiamati ad allearsi per sconfiggere un nuovo nemico che porta a galla un passato dimenticato, sepolto nella parte più profonda del Tartaro.

 Yvan Argeadi (Torino, 1987). Prima di Portami nel tuo Inferno ha già autopubblicato
alcuni romanzi e racconti, ancora disponibili, utilizzando gli pseudonimi Argeadi e Pendragon.

Diletta Brizzi (Pisa, 1989). Ha già autopubblicato racconti urban fantasy dedicati agli angeli caduti.
Portami nel tuo Inferno, prima autopubblicato su Amazon con il titolo Take me into your Hell, è
stato il primo romanzo scritto a quattro mani con Yvan Argeadi.

«Proprio tu, Persefone, dovresti capirmi più di chiunque altro. Hai deciso di stare con mio
figlio Ade nonostante la sua natura maligna, nonostante fosse il signore dell’Oltretomba»

Visualizzazione di Quanto dura per sempre - Valentina Ferraro.jpg

Quanto dura “per sempre” quando hai solo vent’anni? Quando tutta la tua vita ruota intorno a un’unica persona, cosa succede se la perdi dall’oggi al domani senza una spiegazione, senza nemmeno una parola? Caterina è tornata a Roma, il suo anno di studi in Florida si è concluso e la sua vecchia vita l’attende a braccia aperte. Una vita che le va ormai stretta, in una città che non le appartiene più da troppo tempo. Sono passati due anni da quell’ultima serata passata in riva al mare con Benjamin Carter e, nonostante non abbia mai più avuto sue notizie, il ricordo del ragazzo che ha amato più di se stessa continua a opprimerla. Ricominciare da capo non è semplice ma un cambiamento è d’obbligo. È così che inizia l’avventura di Caterina in Canada: lontana da tutti, lontana dai ricordi e pronta a ricominciare una nuova vita. Conoscere nuove persone, trovare un lavoro, aprire il suo cuore e lasciarsi andare di nuovo all’amore sembra un’impresa impossibile, finché due occhi nocciola impertinenti la stendono al primo sguardo. Mai avrebbe pensato che il suo cuore malconcio avrebbe ricominciato a battere per un altro uomo: eppure eccolo là, Julian Steinfield, elegante, raffinato, maturo; e la desidera più di ogni altra cosa al mondo. Ma quando il passato bussa
alla porta e ti piomba addosso come fosse un ciclone impazzito, qual è la cosa giusta da fare?
Chiudere la porta senza guardarsi indietro o lasciarsi travolgere dalla sua forza?

Valentina Ferraro, classe 1981, è nata a Roma ma, già da quando aveva due mesi di vita, ha vissuto in giro per il mondo: prima per il lavoro del padre, poi per finire gli studi in giurisprudenza e successivamente per nuove esperienze lavorative. Ha vissuto in Sud America, Centro America, negli Stati Uniti, in Turchia, negli Emirati Arabi, in Pakistan e Arabia Saudita. La serie Matching Scars è stata scritta principalmente durante i suoi viaggi di lavoro, nelle camere degli hotel di città lontane, nelle caffetterie degli aeroporti, fra una pausa e l’altra di lunghissime conferenze: da Roma a Verona (dove abita da due anni), da Dubai a Bucharest (dove spesso si reca per lavoro), fino ad arrivare a scriverne alcuni capitoli anche a Sarajevo, Addis Abeba, Philadelphia, New York City. Adora viaggiare ma odia preparare le valigie. È sposata con Francesco dal 2013, che ha conosciuto a Dubai. Questo secondo romanzo – Quanto Dura Per Sempre – fa parte di una trilogia ambientata fra la Florida e il Canada: la trilogia di Matching Scars.

 «Sento il mondo vacillare leggermente e voglio credere che quel sorriso dolce sia sincero, e che domani mattina mi vorrà ancora come mi vuole adesso. Che domani mattina io lo vorrò ancora come lo voglio adesso».

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