25 giugno 2015

Recensione: Cosa farebbe Jane? di Cinzia Giorgio


Trama:


“Una metà del mondo non riesce a capire i piaceri dell'altra metà.” – Jane Austen

Michela è l’affermata conduttrice di un programma radiofonico che si occupa di problemi di cuore. La sua grande fonte di ispirazione per risolvere i problemi (altrui) che le vengono sottoposti è Jane Austen,
dai cui romanzi trae spunti e suggerimenti. Ma paradossalmente Michela è la persona meno adatta a dare consigli su questioni amorose: lei agisce sempre con razionalità e non si lascia mai andare ai sentimenti. Non cerca il Principe Azzurro: l’ha già trovato ma si limita a sognarlo e… a lasciarlo a un’altra.
Sua sorella Veronica, invece, è tutta passione e sregolatezza: cacciarsi nei guai è la sua specialità, ma, quando le situazioni si fanno troppo complicate, è altrettanto brava a fuggire con disinvoltura. E non cambia atteggiamento nemmeno davanti all’altare!
Michela e Veronica, la ragione e il sentimento, due personalità opposte come quelle delle sorelle del romanzo di Jane Austen. Ma se il programma radio di Michela lo conducesse Jane, che consiglio darebbe alle due protagoniste di questa storia? Forse che la formula della felicità è mettersi nei panni l’una dell’altra.
“Cosa farebbe Jane?” si ispira a “Ragione e sentimento” e fa parte della miniserie “Le ragazze di Jane Austen”.


Recensione:
“Carissime ascoltatrici, oggi parliamo di torture. Le nostre nonne direbbero: che bella vuole apparire un po’ deve soffrire. Verissimo, anche se a tutto c’è un limite”. Avete mai pensato che Jane Austen potrebbe dare consigli tramite una radio? Non proprio lei, ovvio, ma qualcuno che la conosce bene e sa cosa la scrittrice avrebbe fatto in ogni situazione.

Questo romanzo apporta una idea carina e originale al panorama dei racconti finora pubblicati da questa collana digitale Rizzoli e che ho letto. Non amo molto i rifacimenti o le manipolazioni di romanzi passati, soprattutto di classici, ma questo racconto Youfeel mi ha strappato vari sorrisetti grazie all’espediente “Jane Austen”.

Si presenta una storia ironica, frizzante, di due sorelle che combinano guai, entrambe innamorate, ma entrambe insicure dei loro sentimenti. Credo che vi divertirà leggere questa storia perché accadono cose che hanno dell’incredibile. Pensateci: non succede tutti i giorni a un uomo di essere mollato sull’altare dalla propria futura moglie, ma a volte capita e… sono disastri!

Michela e Veronica sono le due protagoniste che rendono la storia esilarante. La prima appassionata di Jane Austen e conduttrice radiofonica, la seconda una scapestrata che il giorno del matrimonio decide di scappare col testimone dello sposo. Be’, nessuno è perfetto, che volete, anche l’amore può avere dei momenti di indecisione!

Dal punto iniziale si svilupperanno situazioni divertenti che coinvolgeranno vari personaggi, ma il tutto è condito con una spruzzata di Ragione e Sentimento che vi farà certamente piacere riportare alla luce nei vostri ricordi di lettori. Io l’ho apprezzato, soprattutto perché la storia in sé non si concentra sui classici della Austen, ma ha una propria struttura portante, un carattere suo che si distingue per originalità. È un libro senza pretese, trascorrerete qualche ora col sorriso sulle labbra a chiedervi come finirà la storia d’amore tra Veronica e il suo “quasi-marito” triste e lasciato a rimuginare in chiesa, e anche quella di Michela, da anni innamorata di Fabrizio, che sta con un’oca che lei detesta.

Vedrete che rimarrete coinvolti dai pensieri delle due sorelle, che sono spiritose e non si scoraggiano neanche di fronte a un’epidemia di morbillo. “Grazie al cielo c’è Jane, che in faccende d’amore è una vera Bibbia”. I consigli della Austen salvano chiunque, sia le ascoltatrici in radio che le due donne che non sanno proprio che pesci prendere di fronte alle difficoltà della vita. Certo, però, che se un uomo decide di conquistare la donna che ama… nessuna fuga può impedirglielo!

Lo stile dell’autrice è ironico e gradevole. È maturo e attento, perciò riesce a essere incalzante con un bel sarcasmo senza essere né ingenuo né tantomeno superficiale. Il racconto è ben strutturato, è scritto davvero bene e i punti di vista che si alternano delle due sorelle rendono ancora più piacevole la lettura.

La domanda nasce spontanea: meglio provare invidia o subirla? Meglio rosicare come caprette al pascolo o far rosicare le altre? Difficilissima e insolubile questione, mie care.

Troverete molti spaccati comici, ma che non esagerano mai e cercano di invitarvi al sorriso in modo sempre piacevole. Perciò consiglio questo romanzo, perché i torni pur essendo ironici rimangono maturi e ponderati, la storia è comunque spassosa e veramente invita anche a riflettere sul modo in cui viviamo l’amore e ci lasciamo trascinate dalle emozioni contrastanti. E chissà che qualche consiglio di Jane Austen non servisse anche a voi per migliorare la vostra situazione sentimentale? Ogni stacchetto musicale che ha inserito l’autrice durante i consigli di Michela in radio, lo sono andata a cercare su Youtube per rendermi conto di quale canzone la radio stesse passando. È stata una maniera divertente per sentirmi più vicina all’autrice e alla sua scrittura, ho vissuto dall’interno la storia. È vero che i racconti Youfeel sono brevi, ma ce ne sono alcuni che sono davvero delle chicche splendide da leggere, questo è uno di quelli.

Il mio voto è sicuramente positivo. Se siete amanti degli sconvolgimenti emotivi, di Jane Austen e del lieto fine, vi posso assicurare che questo romanzo breve vi piacerà. Mi raccomando, leggetelo con un bel tè caldo affianco e dei biscottini al burro… sono sicura che tornerà a far sorridere la vostra giornata. E ogni tanto ci vuole.









Malia D.

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