17 agosto 2015

Recensione: La seduzione di un attimo di Silvia Cossio



Massimo, ricco chirurgo plastico, si accorge di essere stato ripulito del suo portafoglio nell'incontro scontro con una ragazza davvero intrigante. Inizia così una disperata ricerca per ritrovare quella che ha soprannominato Margot e, quando casualmente la rivede nelle vesti di cameriera, la convince a ripagare il suo debito in modo non proprio convenzionale. La passione tra i due non tarda a scoppiare, ma quando anche il denaro depositato sul conto dello studio di chirurgia si volatilizza, Massimo inizia a dubitare di Margot della quale non conosce nemmeno il vero nome. Seguire il cuore, questa volta, potrebbe rivelarsi un errore fatale.


Recensione:

Staccarsi dalla Hoover è un trauma.
Così per rientrare nella vita di tutti i giorni ho iniziato a leggere l'ultimo lavoretto di Silvia Cossio: "La seduzione di un attimo".
Poche pagine, solo 100, ma di grande impatto empatico. Una lettura piacevole e divertente, proprio quella che serviva per rimettersi in carreggiata.
Questa divertente tanto imprevedibile storia d'amore inizia con un furto, uno scippo di cui Massimo, famoso chirurgo estetico, si accorge solo al momento di pagare il pranzo ai suoi amici.
Non ha nessun dubbio, la donna con cui si è precedentemente scontrato era un'abile ladra e lui affascinato dalla sua bellezza non se ne è nemmeno accorto.
Col passare dei giorni, però, il volto della ladra, seppur camuffato,  ha iniziato a farsi strada nei pensieri di Massimo; non vuole denunciarla ma spera ardentemente di ritrovarla e pareggiare così i conti.
Durante una serata di gala con i maggiori nomi in vista della città complice qualche bicchiere di troppo, Massimo viene portato in una delle stanze dell'albergo per smaltire la sbornia e passare così la notte incolume da qualsiasi incidente.
Il mattino seguente un discreto bussare alla porta lo avvisa che del servizio in camera, così ancora confuso dal dopo sbornia fa accomodare la cameriera per rassettare la camera.
La postura e il viso di quella donna evocano ricordi recenti in Massimo e complice la sua memoria fotografica, in pochi attimi riconoscono in quella cameriera i tratti della ladra, così in evidente difficoltà per l'abile riconoscimento, la ragazza ammette di essere la stessa donna che lo ha derubato giorni prima.
Massimo sempre più infatuato dalla schiettezza e dal cipiglio combattivo della ragazza, a cui ha dato il nome di Margot, la compagna dell'abile Arsenio Lupin, la sfida a ripagarlo con un metodo vecchio e antico quanto il mondo, ma con decisione Margot non accetta di diventare una prostituta solo per ripagare un furto, così Massimo inizia a ricattarla, se non fa come dice lui, la denuncerà.


Ma l'attrazione fisica che entrambi provano per l'altro trasforma questo alterco in un'unione di bocche affamate e desiderose di sentire l'altro.
Sia Margot che Massimo sono sconvolti da quello appena successo, ma mentre Massimo cerca di arrivare al letto e concludere quella specie di accordo, Margot si rifiuta di concersi a lui in quello che per lei è il suo luogo di lavoro, gli propone così di farlo da un'altra parte; ma proprio mentre Massimo sembra cantare vittoria, Margot ricorda che a casa ha lasciato qualcuno che ha bisogno di lei, la sua bambina: Agata. 
Massimo inorridito per il comportamento poco maturo che Margot mostra nei confronti della figlia decide di portarla a casa e sistemare questa incresciosa situazione... se nonchè appena giunti al suo appartamento, ad accoglierli non è una bambina umana, ma un piccolo pappagallino. Ancora una volta Massimo si sente preso in giro da quella ragazza che desidera con tutto se stesso, così armati di valigia, effetti personali e gabietta per Agata, Margot arriva nell'appartamento di Massimo e rimane visibilmente sconvolta da ciò che si palesa sotto i suoi occhi: in una delle stanze di quell'enorme appartamento, Massimo ha fatto costruire una piccola serra che riproduce fedelmente un piccolo angolo tropicale, dove anche lui accudisce dei piccoli cocoriti, lo spèazio perfetto per la piccola Agata. Ma ben presto Margot si accorge che i piani iniziali di Massimo sono cambiati: non vuole portarsela a letto, o meglio non solo quello, ma vuole che lgli restituisca i soldi che ha rubato lavorando per lui come sua donna delle pulizie. 
Margot è visibilmente stupita ma acconsente alla proposta di Massimo, ma anche lei ha delle precisazioni a riguardo e così tra una scarsa abilità in cucina e una cura particolare per la salute delle sue mani, da semplice cameriera riesce ad assumere il posto di segretaria personale di Massimo. 
Ma l'attrazione che entrambi provano non accenna minimamente a spegnersi e così complice una serata di gala e un pranzo dai genitori, Massimo capisce che non può più fare a meno di lei, e anche se le sue abilità nel furto non accennano a smettere decide che la vuole nella sua vita come compagna e non come risarcimento di un furto. Ma le cose si complicano quando una mattina i conti correnti dei suoi risparmi e quelli dei suoi soci hanno una cifra comune a tutti: un bel 0. Impossibile per Massimo non cadere nel dubbio e puntarle il dito contro. Del resto Margot è una ladra e qualcuno lo ha appena derubato di tutto quello che aveva. Ma non è tutto oro quello che luccica... e il colpevole non sempre è sulla lista dei sospettati... leggere per credere!!!!


Lettura piacevole e veloce, a volte ci vogliono questi bei librini che in poche righe riescono a catturare l'attenzione del lettore e a donargli un po' di svago. 
Questa è una classica storia d'amore non convenzionale lei è una ladra ma non ruba per mantenersi, ma per puro piacere, lui è il mal capitato in questione, che non prova risentimento per lei ma anzi se ne innamora follemente. Il ladro e la vittima, di sicuro dopo un esordio come quello di Margot nessuno si aspetta che da una semplice brutta azione ne esca fuori una romanticissima storia d'amore, eppure in "La seduzione di un attimo" tutto questo avviene... ed è terribilmente divertente oltre che bello... come può diventare divertente uno scippo... con l'intraprendenza e la sfacciataggine di una ragazza che non si vergogna del suo piccolo vizio... ma riesce anche a trarne una giustificazione... non ruba ai malcapitati o a persone disagiate no no... lei è un Robin Hood con la gonnella... lei studia le sue "vittime" e poi le deruba... del resto chi è senza peccato scagli la prima pietra... 


Impossibile rimanere seri dopo un'uscita del genere... perché nel suo pensiero contorto a rifletterci non fa una piega... ahahahah
Ma questa è solo una delle tante perle che elargisce Margot, il cui nome svelerà a Massimo durante uno dei loro amplessi, per la sua e nostra gioia.
In 100 pag. Silvia Cossio riesce a trasmettere tutte le emozioni che una nuova storia d'amore porta con se, a volte alcuni libri non riescono nell'impresa nemmeno in 400, queste sono pagine scorrevoli, leggere, briose, che ti fanno irrimediabilmente sbuffare perché sei arrivata alla fine. 
I protagonisti sono strutturati con dei caratteri leggeri, semplici, non hanno fantasmi nell'armadio o drammi nel passato, ma in egual modo risultano avvincenti e molto contemporanei, non so se vorrei immedesimarmi in Margot ma di sicuro non sarebbe male trovare un uomo come Massimo... che non la giudica, ne la fa sentire fuori luogo. Un vero gentleman!!! E poi un uomo che ti da una carta con un conto illimitato è da sposare.... seduta stante!!! 
Le scene HOT sono state un velo controllate e rendono la lettura accessibile anche alle amanti dello Young Adult. 
Lo stile di scrittura pecca in alcuni punti, l'ho trovato strutturato più da conversazione tra amici che dialogo da romanzo e cito:  “Stai all'occhio.”, e altre piccole cosine qui e li... avrei preferito leggere stai attento o tienila d'occhio... cose così... 
Comunque in definitiva è una bella lettura e anche se il tema dei furti è un po' strano da trattare alla fine c'è una morale abbastanza seria... mai soffermarsi alle apparenze: a volte non sempre ciò che sembra, si rivela reale... 
In definitiva 3 cupcake e 1/2 per questa lettura fine agosto.


                                                     


                                                                          Anto




1 commento:

  1. Mi consola il fatto che almeno la domenica non sia andata persa, ahahhah ;)
    Grazie mille per la bellissima recensione e per lo spazio in questo blog che seguo sempre con piacere.
    Baci, Silvia :)

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