05 ottobre 2015

Recensione di "Un adorabile bugiardo" di Deborah Fasola




Rebecca ha una vita assolutamente perfetta, che viene sconvolta quando il fidanzato medico la lascia e a casa sua irrompe la migliore amica, Juls, che la costringe a ospitarla insieme a Eric, l’amante con cui è in fuga. Ma quando anche Juls se ne va, Becks ed Eric restano soli e decidono di attuare un piano per riavere indietro ciò che appartiene loro e che hanno perso. Basterà fingere, dire qualche bugia e tutto potrà tornare come prima! Peccato che Eric sia così sexy e imprevedibile…
Riusciranno i due cuori infranti a riavere indietro coloro che amano oppure si renderanno conto di non amarli poi così tanto?
Sullo sfondo di una scintillante New York, una commedia ironica e divertente dove amore e complicità si ritrovano nello sguardo di un adorabile bugiardo.




Ho iniziato la lettura di questo libro sapendo essere un libro simpatico.
Quindi ero già in piacevole aspettativa...Rebecca è disoccupata, le è scappata la gatta e il suo fidanzato dottore le chiede un periodo di riflessione...lui è bellissimo e lavora in ospedale e lei è gelosissima e già qui inizio a sorridere perché inizia con battute spiritose.
Per distrarsi va nel bar di un amica e beve un bel pò...tanto che alla mattina si ritrova nel letto dell amico e pensa di essere andata a letto anche con lui...sconvolta fugge in pianerottolo in mutande e reggiseno...anche qui un bel pò di risate
Poi entra in scena Juls,sua migliore amica sposata che ha tradito il marito con un collega di lavoro Eric, l'adorabile bugiardo,che farà perdere la testa anche a Rebecca, ma prima che se ne renda conto ci saranno varie peripezie infarcite di un pò di bugie.
Eric e Reb cercheranno di riprendersi i compagni...Eric vorrebbe Juls che invece è tornata dal marito, mentre Rebecca vorrebbe indietro il suo dottore...quando questo succederà, ma tra varie bugie e sotterfugi e per me risate, capiranno che non vogliono quello ma...
Vi consiglio la lettura...sorriderete e alla fine sarete soddisfatte e allegre.
Tati

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