19 ottobre 2015

Recensione: L'età giusta per amare di Sherryl Woods



Seduta sulla sabbia, con due lacrime che le scorrono lentamente lungo il viso, Jessica, alla soglia dei quarant'anni, ex modella, bellissima, divorziata, ora proprietaria di un'agenzia di pubblicità, si è fatta prendere dallo sconforto per non essere riuscita a fare una sessione di jogging come avrebbe voluto, sconforto che suscita in lei riflessioni sulla sua età, sulla sua vita, sul fatto che è sì emancipata, ma è anche una donna sola, che da moltissimo tempo conduce una vita costruita sul filo di una rassicurante routine, fatta di lavoro e amici, senza uomini, nemmeno per brevi relazioni o incontri occasionali.
E' talmente presa dai suoi pensieri che non si accorge subito che le si è avvicinato Kevin, trent'anni, estremamente attraente, che vedendola seduta sulla sabbia crede che abbia avuto un malore, e si precipita a sincerarsi sul suo stato di salute.

Kevin la attrae immediatamente: oltre ad essere attraente è deciso, ironico, e possiede quella leggerezza e quella spavalderia tipiche dell'età che ha, che gli consente di prendere le situazioni come vengono, senza rimuginarci troppo e senza doversi preoccupare delle conseguenze che avranno sul domani...vive l'attimo, cosa che Jessica non è più in grado di fare.
Dopo aver appurato che Jessica sta bene passano il pomeriggio insieme, nuotando, andando in bicicletta, mangiando gelato, ridendo e scherzando come due adolescenti, come se non ci fosse un domani, come se i problemi non esistessero.
Jessica vive quella giornata in piena spensieratezza, conscia del fatto che si è trattato di un evento isolato, una piccola uscita dai binari sicuri che normalmente segue la sua vita ed è convinta che non rivedrà Kevin, sia per la differenza di età sia per il fatto che non lo crede interessato a lei.
La giornata finisce, Kevin la riaccompagna a casa per scoprire che abitano entrambi nello stesso condominio, solo che non si erano mai incrociati...da lì , con grande sorpresa di Jessica, che non credeva di poter suscitare l'interesse di un ragazzo giovane come Kevin, inizia la loro frequentazione: frequentazione che però da subito si rivela problematica, in quanto Jessica, memore del passato vissuto con l'ex marito che l'aveva ripetutamente tradita e aveva approfittato della sua professione di modella per trarne vantaggio, non riesce a fidarsi, ad abbattere il muro di sicurezza che si è costruita intorno, sicuro, tranquillo, senza sorprese, ma in completa solitudine emotiva ed è molto preoccupata per la differenza di età, ritenendo quasi sicuro che Kevin prima o poi si stancherà di lei, preferendole una ragazza più giovane, che sappia meglio adattarsi al suo modo di vivere, fatto dell'attimo, e del non volere costrizioni nè limitazioni in una relazione.
Kevin, invece, non riesce a fare capire a Jessica che l'interesse che prova per lei è sincero, non dettato unicamente dalla sua bellezza o dalla sua posizione sociale, e che l'età per lui non ha importanza; ma nel contempo la sua età lo limita nell'avere una relazione con lei, perchè la interpretano in modo diverso: Jessica la vede come un impegno, in cui esistono regole, modo di comportarsi, in cui un atteggiamento, una telefonata mancata o un appuntamento finito male hanno una notevole importanza, mentre Kevin prende le cose con più leggerezza, ritenendo più importante lo stare bene insieme qui e adesso, condividere le cose, senza però mettersi intorno delle catene limitanti, sia nel rapporto tra di loro che in quello che si ha con gli altri.
Tra tante incomprensioni dovute alla differente visione delle cose la relazione va avanti, con il graduale aumento del coinvolgimento emotivo di entrambi, con la crescita di un sentimento che non può definirsi altro che amore, amore vero, puro e semplice, ma soprattutto inaspettato.
Arriva quindi il momento di prendere una decisione: portare avanti la relazione, con tutti i rischi che ne conseguono, ovvero per Jessica il rimettersi in gioco, affrontare quanto è accaduto in passato, superare le sue paure e tornare a fidarsi e soprattutto, smettere di ricercare un significato recondito dietro ogni minimo atteggiamento o parola di Kevin e per Kevin imparare ad essere paziente, capire e comprendere che non sempre le cose si possono avere nell'immediatezza del momento, ma che occorre non avere fretta, lasciare tempo e dare più valore alle singole azioni, che talvolta, se considerate come singolo gesto non significano nulla ma che se messe insieme ad altre potrebbero dare addito a dubbi e incomprensioni oppure soffocarla sul nascere, senza farsi illusioni, facendo in modo che i sentimenti non diventino troppo forti e difficili da estirpare, in modo che nessuno si faccia male, ma possa conservare il ricordo di un breve periodo spensierato passato insieme, condividendo la quotidianità, senza preoccupazioni per il futuro?
E' davvero possibile per Jessica tornare ad amare, fare dell'incontro avvenuto su una spiaggia grazie a due lacrime l'amore di una vita oppure è solo un sogno destinato a non realizzarsi? Kevin la amerà mai veramente, senza rimpiangere un giorno di avere al suo fianco una donna più vecchia di lui, quando data la sua prestanza fisica e bellezza potrebbe avere chiunque?
E Kevin riuscirà ad accettare i tempi di Jessica, a capire le paure dettate dal suo passato che non le permettono di lasciarsi andare, facendo sì che il muro protettivo che si è costruita intorno crolli? Imparerà che non sempre si può vivere solo l'attimo senza pensare al domani, a fare progetti a lunga scadenza, che comportino l'assumersi un impegno duraturo e definitivo?

Il punteggio è di cinque cupcake, l'ho semplicemente adorato!! Descrive in modo realistico tutte le paure che una donna si trova ad avere quando riflette se iniziare una storia, le classiche "pare" che ci facciamo per una telefonata che non viene fatta, per il senso di un messaggio, per un appuntamento rinviato, e di come un uomo vede tutto questo dall'esterno, quando l'unica cosa che conti davvero è lo stare bene insieme, e poter avere fiducia l'uno nell'altro, comunque vadano le cose, oggi, domani, e per il futuro.



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