14 marzo 2016

Recensione "Il tredicesimo dono" di Huist Smith Joanne



Nei momenti più difficili la vita
trova sempre una nuova occasione
per sorprenderci

Non c'è regalo più bello al mondo
di un gesto d'amore capace
di scaldarci il cuore.

«Venite. Accompagnatemi.
Vi racconterò il modo in cui la mia
famiglia è cambiata per sempre.»


«Mamma, abbiamo perso l'autobus.» È la mattina di un freddo e grigio 13 dicembre, e Joanne viene svegliata improvvisamente dai suoi tre figli in tremendo ritardo per la scuola. Ancora non sanno che quel giorno la loro vita sta per cambiare per sempre. Mentre di corsa escono di casa, qualcosa li blocca d'un tratto sulla porta: all'ingresso, con un grande fiocco, una splendida stella di Natale. Chi può averla portata lì? Il bigliettino che l'accompagna è firmato, misteriosamente, «I vostri cari amici». Mancano tredici giorni a Natale, e Joanne distrattamente passa oltre: è ancora recente la morte di Rick, suo marito, e vorrebbe solo che queste feste passassero il prima possibile. Troppi i ricordi, troppo il dolore. Ma giorno dopo giorno altri regali continuano ad arrivare puntualmente, e mai nessun indizio su chi possa essere il benefattore.
La diffidenza di Joanne diventa prima curiosità, poi stupore nel vedere i suoi figli riprendere a ridere, a giocare, a divertirsi insieme. Sembra quasi che stiano tornando a essere una vera famiglia. E il mattino di Natale, mentre li guarda finalmente felici scartare i loro regali sotto l'albero addobbato, Joanne scopre il più prezioso e magico dei doni. Quello di cui non vorrà mai più fare a meno, e il cui segreto ha scelto di condividere con i suoi lettori in questo libro suggestivo, profondo ed emozionante. Il tredicesimo dono riesce così ad aprirci gli occhi sulla gioia che ci circonda sempre, anche nei momenti più impensabili. Sulle sorprese inaspettate che la vita sa regalarci. E sulla felicità improvvisa che tutti possiamo donare a chi ci sta accanto, non smettendo mai di credere nella forza e nella generosità dei nostri cuori.



“Siamo andati in frantumi. Nelle vacanze natalizie che si avvicinavano non vedevo alcun sollievo né alcuna gioia, solo ricordi che mi tagliavano il cuore come i cocci di una palla da appendere all’albero.”
È un romanzo che inizia come il diario di un dolore. 
Il "tredicesimo dono” è tratto da un’emozionante storia vera ricca di risvolti e di spunti di riflessione. A qualche settimana dal Natale, Joanne sta portando di tutta fretta i suoi tre bambini a scuola perché hanno appena perso l’autobus. Joanne ha appena perso il marito Rick, le feste incombono ed i suoi figli stanno soffrendo la mancanza del padre. Il Natale che per tutti dovrebbe significare gioia e sorrisi: per Joanne tutta questa gioia non ha motivo di esistere. Una mattina, mentre escono tutti di casa, vedono una bellissima stella di Natale, accompagnata da un bigliettino d’auguri anonimo; Joanne non bada molto al regalo e cerca come può di portare avanti la sua famiglia già distrutta da un forte dolore. Dal 13 Dicembre, però, piccoli cambiamenti avvengono in Joanne perché ogni giorno un nuovo dono rallegra il suo spirito e quello dei suoi bambini. Lo sconosciuto non salta un giorno; i doni sono sempre li accompagnati da un affettuoso pensiero non firmato. Lui ha preso a cuore il suo caso non si dimentica mai. Questi piccoli gesti le fanno capire che al mondo non sempre la cattiveria e l'indifferenza fan da padroni. Questo romanzo, forse perché letto nel periodo natalizio, mi ha dato una nuova prospettiva, un nuovo modo di vedere le cose. 
Oggi, forse perchè sono abituata al cinismo, all'indifferenza e alla cattiveria gratuita, vedo questo romanzo come un faro in mezzo al mare: mi ha fato capire che la gentilezza può essere gratuita e senza secondi fini. Joanne rimane prima incuriosita, poi affascinata ed alla fine contenta perché i suoi tre bambini stanno riprendendo a vivere e a giocare dopo una tragedia di proporzioni immense che li ha distrutti. La protagonista inizia a capire che un sorriso dedicato ai suoi bambini può donare loro un Natale magico e di gioia. I bambini guardano sempre i genitori, li vedono come luci guida e, di conseguenza, un figlio si accorge del malessere che vivono una mamma ed un papà. La protagonista, grazie ai piccoli doni ricevuti, ha potuto lenire in parte il dolore, adagiarlo in fondo alla sua anima. Lentamente e fra mille difficoltà, la vita riprende a scorrere e i bambini tornano a sorridere ed ad essere quelli di sempre. Joanne passa attraverso vari sentimenti incredulità, curiosità e infine serenità perché i sorrisi dei suoi bambini, vederli giocare e ridere come non facevano da tempo, non hanno prezzo. Dopo tutti questi cambiamenti finalmente è tornata l’armonia, il clima è disteso e l’atmosfera è quella delle feste; infatti, l’albero è stato addobbato e i regali sono pronti per essere scartati. I suoi bambini finalmente festeggiano il Natale e sorridono, la protagonista così capisce ciò che è veramente importante, anche se una perdita così grande può stravolgere gli equilibri, la protagonista ha saputo farsi forza non da sola, perchè tutti abbiamo bisogno di una mano, scoprendo quanto sia importante donare e rendere felici gli altri. Lo sconosciuto ha donato: Joanna e i bambini ora sono felici. Ecco il messaggio che la scrittrice vuole trasmettere, il donare e riceve solo questo. “Il tredicesimo dono” è una storia di dolore ma anche di speranza e fiducia nel futuro e nella vita. Una rinascita per se stessa e per i suoi figli; una vicenda toccante a lieto fine.

1 commento:

  1. Questo libro mi è piaciuto molto, ma il finale mi ha lasciata insoddisfatta. Mi aspettavo qualcosa di diverso!

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