07 luglio 2016

Recensione: Possession Ascesa (Obsession saga, #2.1) di Valentina C. Brin

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Londra, 1680. Per il giovane Charles Rochester, marchese di Bolton ed erede del duca di Norfolk, desiderare un uomo è inaccettabile: la feroce attrazione che il nuovo servo suscita in lui deve essere soffocata a qualunque costo. Tuttavia non è facile costringere il cuore a tacere quando coloro che dovrebbero comprenderti ti tradiscono e l'unica persona leale sembra essere la sola da cui cerchi disperatamente di scappare. Per Dorian Pratt, invece, non c'è speranza: capisce subito di essere perduto non appena posa gli occhi sul suo signore. Sa bene che non potrà mai averlo, eppure impedire al proprio corpo di reagire in sua presenza sembra essere impossibile.
Quando i pericolosi segreti nascosti tra le mura di Norfolk House vengono a galla, tutto precipita. C'è solo un modo in cui Charles può sperare di tenere Dorian con sé, ma per poterci riuscire deve essere pronto a sacrificare il valore più importante che Dio gli ha donato: la propria umanità. 
I torti non si perdonano e per il sangue versato c'è sempre un prezzo da pagare. 




Penso non mi sia mai accaduto di provare in egual misura disprezzo e attrazione per un personaggio maschile. In realtà Charles suscita sin dalle prime righe, sentimenti contrastanti. Ma col procedere della trama, la sua crudeltà ha una vera e propria ascesa. Immagino sia calzante col titolo. Charles è ombroso, oscuro, affascinante. Un continuo vivere al limite della ragione. Si pone al di sopra del mondo per educazione e lignaggio, il giovane Rochester, ma prova i più miseri sentimenti, simili a quelli dello sguattero che gli cambierà la vita. Dorian. Lo sguattero, per la precisione. Ingenuo, sempliciotto e timoroso del mondo. Goffo, impacciato e così fragile da essere l'agnello sulla tavola del lupo. Lo vorresti abbracciare, scuotere, portar via dalle grinfie dell'animo corrotto di Charles. Charles che lotta, graffia, morde, dilania con tutto se stesso i suoi sentimenti verso questo umile ragazzo. Sempre sull'orlo del baratro. Non sa accettare la sua omosessualità. Rifiuta se stesso, si condanna. Ma non si può opporre. È quello il suo
Destino. Un fato che lo legherà come un cappio al collo a scelte tremende, che non si possono non condannare. Eppure... In mezzo al marciume del suo animo corrotto, c'è una piccola macchia di luce. Un piccolo spiraglio. Lì sta Dorian. Che accecato dalla luce dei suoi sentimenti, non vede la depravazione, ma solo la passione che li divora. Un epilogo non conclusivo, che lascia l'amaro in bocca. Perché si vorrebbe scoprire, capire, che ne sarà di entrambi. Come poter redimere un Charles che precipita a rotta di collo nell'abisso. Sono rimasta attonita, con addosso l'inquietudine delle tinte fosche del romanzo. Come posso passare ad altre letture, ora? Io pretendo di sapere! Cinque stelle meritatissime a Valentina! Che ha saputo superare se stessa, con umiltà e tanto tanto impegno. L'ho trovata sublime, lontana anni luce dalla sua prima scrittura, che ho apprezzato ugualmente. Ma Possession possiede la maturità di chi ha saputo accettare critiche e consigli. Contiene la passione di chi ci mette l'anima e non la risparmia. Una scrittura scorrevole, ricca, corposa. Attendo il seguito, perché sono curiosa di scoprire come evolveranno entrambi i personaggi! Un MM che nulla ha da invidiare alle scrittrici straniere!



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