17 settembre 2016

*RECENSIONE* La sorella del re di O'Brien Anne


1382. Figlia di Giovanni di Gand, sorella del futuro re d'Inghilterra Enrico IV, Elisabetta di Lancaster ha imparato gli scaltri intrighi di corte dagli uomini più potenti del regno. In quegli anni di instabilità politica solo i più accorti sopravvivono e la lealtà al proprio lignaggio è la sola legge che conta. Una principessa plantageneta non può opporsi ai desideri del padre. Eppure l'indomita Elisabetta rifiuta di soggiacere a un matrimonio combinato. Ribellandosi al suo destino, sposa invece l'affascinante e ambizioso Sir John Holland, Duca di Exeter, fratellastro del Re Riccardo II e l'unico uomo che abbia mai amato. Ma la disobbedienza ha un prezzo... 1399. Il fratello di Elisabetta, Enrico, ha conquistato il trono a spese di Riccardo e John Holland, tra i più fedeli confidenti del vecchio re, architetta un piano per rovesciare l'usurpatore. Intrappolata in una mortifera rete di inganni e segreti, Elisabetta deve scegliere. Tradire il fratello e la famiglia? O smascherare il marito, decretandone la morte?



Salve e ben tornati al nostro appuntamento con le recensioni. Oggi vi voglio portare in un mondo passato ma ricco di fascino e quel tocco ricercato di interagire con il lettore che a me piace ritrovare in un romanzo storico. Sto parlando del libro “ La sorella del re” di Anne O’Brien.
La storia è ambientata in Inghilterra alla fine del 1300, narra la vita avventurosa e romantica di Elisabetta Lancaster sorella del futuro re Enrico IV. Elisabetta ha un carattere che cozza con la disciplina di corte la vorrebbe assoggettata al volere del padre e, seppur ribellandosi, la ragazza a soli diciassette anni non può che cedere alle pressioni e sposare colui scelto proprio dal genitore, un aristocratico appartenente a una potente famiglia ma… che ha soltanto otto anni. Un matrimonio combinato per arricchire il prestigio già grande dei Lancaster.
Ma Elisabetta è nel fiore della gioventù e della sua bellezza e non ci sta a vivere come una sposa solo sulla carta, aspettare che il suo giovane marito diventi abbastanza adulto da vivere in pieno le gioie del matrimonio, la costringono a guardarsi intorno e notare che le attenzioni di un uomo aitante e bellissimo come John Holland, duca di Exeter e fratellastro del re Riccardo, le creano uno scompiglio interiore che portano Elisabetta a innamorarsi di lui perdutamente. Se in un primo momento John sembra fare marcia indietro, sapendo che l’etichetta di corte vieta simili intrighi amorosi che di sicuro porterebbero attriti tra le famiglie, l’uomo non riesce a starle lontano e dopo un corteggiamento fatto di doni, frasi ricche di sentimento e fugaci incontri, l’amore sboccia travolgendo i due in modo forte e appassionato.

 
Contravvenendo a tutte le regole, Elisabetta e John mettono il padre di lei davanti al fatto compiuto e il matrimonio di Elisabetta con lo sposo bambino viene sciolto. Finalmente John ed Elisabetta possono amarsi alla luce del sole anche se in esilio in Spagna. Un esilio dorato e felice dove la famiglia si allarga ben presto. Ma un tumulto nel corso degli eventi mette a dura prova questo grande amore. Gli interessi, la smodata sete di potere di John, mettono a rischio la felicità con Elisabetta che si ritroverà a scegliere tra l’amore per suo marito e quello per suo fratello Enrico successore di Riccardo al trono d’Inghilterra. John non vuole Enrico sul trono perché questo condannerebbe il fratello Riccardo a morte, e farà di tutto per evitarlo. Anche tramare alle spalle di chi ama. 
Adoro quando in una storia la forza e il coraggio sono visti attraverso gli occhi delle donne.
La temerarietà di Elisabetta è narrata in modo da farti sentire, percepire davvero cosa c’è nel cuore e nell'anima di questa giovane donna. Anche l’ingresso dei tanti personaggi e l’elenco delle numerose famiglie che ruotano intorno alla corte inglese di fine “300, la scrittrice ha saputo rendere la trama non troppo pesante, arricchendola di patos e scene avventurose che catapultano il lettore direttamente nel regno di Riccardo, un regno fatto di inganni, uccisioni e vili intrighi. Un’epoca in cui bastava schierarsi dalla parte del più forte per ottenere favori e prestigio. Ma anche il più forte, il più potente, il più ricco, se cede alla sete di potere credendosi un dio, prima o poi cade trascinando con sé gli adepti, quei pochi, che gli restano fedeli.
E’ stata una lettura importante, appassionante, coinvolgente. Consiglio questo libro alle amanti delle storie dove per una volta l’eroe non è un lui, ma una lei con la forza di dieci uomini.
Alla prossima!



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