08 febbraio 2017

Cenere di mandorlo di Manuela Stefani, recensione

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Che cosa avviene quando si fa il bilancio della propria esistenza e i conti non tornano? Come si fa fronte all'inquietudine che ci invade quando la vita di coppia è pacifica ma lontana dalle attese, il lavoro non dà le soddisfazioni sperate e la vita sembra piatta e noiosa? Victoria Lo Presti, geologa americana di origini siciliane, è una donna alle soglie dei quarant'anni e ha tutto per essere serena: bella, brillante, amante della moda italiana e della cucina mediterranea, insegna vulcanologia all'università e ha un compagno che l'adora, con il quale vive sul lago Erie, in Ohio. Eppure, per quanto si sforzi di valorizzarlo, ciò che ha non le basta. Quando le si presenta l'occasione di partecipare a una missione scientifica in Italia, parte senza esitazioni. Ad accoglierla sulla nave da ricerca troverà un gruppo di geologi tutto al maschile, ben lontano dall'immaginare che il "dottor Lo Presti" sia tanto avvenente. E soprattutto eccezionalmente competente. Tra loro ci sono Leone Monti, estroso geologo di Catania, e Ugo Scotto Capuano, capo del Centro di osservazione del Vesuvio a Napoli, scontroso e tagliente al limite dell'arroganza, che tuttavia sviluppa subito una combattuta attrazione per lei. Quando la spedizione sta per volgere al termine e Victoria deve rientrare negli Stati Uniti, l'Etna entra in eruzione e anche i sentimenti s'infuocano. In una lotta contro il tempo e la furia del vulcano, Vicky farà i conti con ciò che di inesplorato c'è nella sua anima e, ricongiunta con il Mediterraneo delle sue origini, troverà la forza di diventare artefice del proprio destino.




Victoria vive in un paesino del nord con suo marito Henry.
Lei è un’insegnante, mentre lui è un veterinario.
Le giornate passate in biblioteca, mineranno i rapporti con il marito e cominceranno i primi screzi. D'altronde lui vorrebbe trovare la compagna al suo rientro a casa ma, ad accoglierlo, sarà solo una casa vuota.
Quando lei riceverà una proposta troppo allettante per non prenderla in considerazione, si renderanno entrambi conto che forse i sogni dell’uno e dell’altro non coincidono poi molto.
Dal mio punto di vista, credo che in una coppia bisogna sempre parlare di tutto e di più. Ci si dovrebbe raccontare dei propri sogni, delle proprie paure e voglie. Magari anche l’altro potrà comprenderle.
Dicevamo? Ah si, la nostra protagonista ha:
1.un compagno eccezionale
2.un buon lavoro
3.una bella casa in un angolo di mondo da far invidia a tutti
4.una pentola piena d’oro
5.una fata madrina che sbuca ovunque
e…


E cosa vuoi di più? Ma si, fammi un Lucano!!
A parte gli scherzi, la nostra protagonista ha bisogno di trovare se stessa e di capire cosa fare della sua vita.
Questa è la storia della Sicilia e di un ritorno nella terra dei suoi avi, infatti la scrittrice pone nel titolo due elementi fondamentali: la cenere del vulcano Etna e il mandorlo dell’isola.
La protagonista, vogliosa di ritrovare la sua strada e coronare i suoi sogni, parte in una spedizione con ben 5 uomini (chapeau) dove, però, incontrerà qualche resistenza. Il fatto di essere donna non aiuta la sua impresa e dovrà farsi valere in tutto quel testosterone.
Victoria, quindi, si allontana dal luogo sicuro, dalla monotonia per buttarsi in un mondo sconosciuto e insidioso. Riuscirà a venirne fuori?
Il libro è ben scritto e il lettore potrà fare dei piccoli viaggi nel tempo grazie a frammenti che riportano avvenimenti del passato, che si intrecciano con le vicende del presente.
Con il suo modo di scrivere, la scrittrice riesce a catturare il lettore facendolo sentire parte integrante della storia. Riuscirà a far comprendere le ragioni dietro alle scelte che la protagonista compie e riesce anche a farci fare un piccolo esame di coscienza e a spronarci a metterci in gioco.
Non sapremmo mai fin dove possiamo spingerci se non ci proviamo!

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