19 marzo 2017

Incantesimo d'amore di Vivien Walker, Recensione in anteprima

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1948. Cresciuta in un orfanotrofio fino all'età di diciotto anni, Alberta Dixon Ray è una giovanee strana ragazza, che nelle notti buie e silenziose comunica con gli spiriti e con la luna, sua cara amica e confidente.
Non appena Alberta raggiunge la cittadina gallese di Portmeirion, un luogo quasi onirico e unico al mondo, inizia per lei una nuova e incredibile vita.
Dapprima cameriera nel lussuoso Silver Afon Hotel, alle dipendenze della burbera signora Talbot, in seguito riuscirà nel suo sogno di gestire una piccola e deliziosa bottega nel centro del villaggio, dove lavorare manufatti in ceramica e candele alle varie essenze. O almeno questo è quello che la maggior parte degli abitanti del luogo crede. In realtà, Alberta confeziona candele propiziatorie per riti e sortilegi,preparando polveri e misture speciali per incantesimi vari.

1964. Alberta vive serena nella sua casa di Pockety street, insieme alla figlia Ajsha, concepita sedici anni prima in una notte di passione col suo primo amore Eugène Renaud. La vita a Portmeirion scorre tranquilla per lei, almeno fino al solstizio d’estate, quando in paese giunge Roman Crowley, scrittore vedovo, pacato e maturo, alla ricerca dell'ispirazione per il grande romanzo della sua vita.
Per Alberta le cose inizieranno a cambiare.
Tra i due l’attrazione sarà palese fin da subito e, nonostante la donna cercherà di tenerlo fuori dalla sua vita, le coincidenze l’avvicineranno a lui, travolgendola come una vera e propria forza soprannaturale.
Alberta scoprirà, pian piano,che non tutto si può chiedere alla luna,e che non sempre il futuro si può leggere nelle carte; che gli eventi non sono sempre annunciati da un presagio e che i problemi non sempre si possono risolvere attraverso gli incantesimi.
Scoprirà che il suo vero incantesimo d'amore non ha bisogno di nessuna formula da recitare a memoria, perché l’amore è già magia… Una magia più potente di qualsiasi sortilegio.


Questo racconto breve, lo si legge nel giro di poche ore e ti fa passare un pomeriggio in totale relax in una cittadina del Galles. Per l’esattezza a Portmeirion, in un hotel: Silver Afon Hotel.
La nostra protagonista è una giovane ragazza cresciuta in un monastero, tale Alberta, che si trova a lavorare per la prima volta dopo essere stata allevata da delle suore. 
Quella giovane e gracile ragazza, riuscirà in poco tempo a farsi ben volere da tutti, così che rimarrà a vivere in quella cittadina senza volersi più spostare. 
Tutti sono contenti di avere a che fare con l’ormai più adulta Alberta che prepara candele e si diletta nell'arte della magia. 

Il rapporto che ha con la figlia Ajsha (più tardi scoprirete il perché di questo inusuale nome) è come quello che tutte le mamme hanno con i loro figli, ma il fatto di essere considerata “quella stramba” non aiuterà di certo.
L’incontro/scontro con un altro tipo, capovolgerà un po’ il suo mondo e anche “senza un incantesimo d’amore” poterà dei bei cambiamenti nelle loro vite.
Questo non è il solito romanzo di passione e fuoco, ma è un libricino che ci porta in un mondo dove il primo amore è difficile da dimenticare e, anche se pensiamo di non poter più uscire dal baratro, prima o poi arriverà quella persona che ci farà sentire di nuovo vivi e innamorati.
Un libro che ti fa riflettere e ti fa passare un po’ di tempo in compagnia con queste grandi donne, che vivono la loro vita facendo ciò che più gli aggrada e senza lasciarsi influenzare dalle chiacchiere altrui.




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