Due lutti a distanza di pochi giorni distruggono la vita di Josephine, giovane e attraente ufficiale dei Marines: la prematura perdita del padre, Colonnello dell'Aeronautica americana, e la morte di Travis, l'amore della sua vita, durante una missione in Afghanistan, la spingono a congedarsi prima del tempo e abbandonare la vita militare. Trascorso un anno da quei giorni bui, però, Joe riagguanta le redini della propria vita. Riprende gli studi, ma il destino le gioca un brutto scherzo: per conseguire il master è costretta a fare ricerche informatiche all'interno della base militare Miramar di San Diego. Qui conoscerà il capitano Callhan Meyer, e tutta la serenità che Joe credeva di aver ritrovato scoppierà come una bolla di sapone. Tenere lontano Cal e la strana e incontrollabile attrazione che li lega si dimostrerà più arduo del previsto. Chi ha tanto sofferto ha paura di tornare ad amare, ma non si può resistere per sempre al richiamo dei sentimenti, né ai desideri del proprio corpo.
Oggi avrete la possibilità di leggere cosa penso di “Un marine per sempre”, il primo volume della serie Destini intrecciati scritta da Silvia Carbone e Michela Marrucci.
Come potete notare qui si parla di ciambelle e unicorni... ah, no. Ho sbagliato.
A parte gli scherzi, venite a conoscere le avventure di Joe e Callhan, due giovani ragazzi con un passato in comune.
Joe o Josephine Simmons, è una giovane marine che ha decisi di intraprendere questa carriera per far dimostrare al padre autoritario a maschilista, che anche le donne possono essere dei bravi soldati. Una volta arruolata, conosce Travis di cui si innamora perdutamente e sembra che tutto vada per il meglio.
Durante una missione in Afghanistan, riceve la notizia della morte del padre, dovrà scegliere se prendere parte al funerale o proseguire il suo lavoro. Sarà Travis a darle l’input e Joe tornerà a Miramar per dare il suo ultimo saluto, lasciando il suo amore alla guida della missione che le era stata assegnata.
Lo vide chinarsi su di lei, il viso a pochi centimetri dal proprio, avvicinando le labbra fino a posarle sulle sue. Fu avvolta da un senso di pace e di calore, lui era la sua casa, il suo porto sicuro, l’unica famiglia che le era rimasta.
Sarà grazie alla sua ricerca e al progetto affidatole dall’università che tornerà a far parte del mondo dei marines, per collaborare al miglioramento dell’elettronica dei caccia e sarà qui che incontrerà il marine Callhan Meyer.
Lo stava fissando in modo spudorato, rendendosi conto solo in un secondo momento di quanto utta quella situazione potesse essere fraintesa. Ma qualcosa le impedì di smettere. L’uomo sorrise e il cuore le fece uno strano giro nel petto.
Non mi sono soffermata sull’aspetto della base aerea, delle forze armate o di tutti i protocolli che ci sono per poter fare il lavoro descritto nel libro, perché credo che si dovrebbero rivedere alcuni punti, ma mi sono lasciata trasportare dalla storia in sé.
Joe ha dovuto riattaccare il suo cuore frantumato in mille pezzetti e ci ha messo un po’ prima di uscire di nuovo dal suo guscio per ritornare a vivere. Lo ha potuto fare grazie al capitano e alle sensazioni che lui le faceva provare, spronandola a lottare e ritornare a vedere il mondo a colori.
C’è un percorso di crescita per entrambi: lei per quanto riguarda il tornare a vivere e provare ad essere felice, lui per il perdonare, perdonarsi e accettare tutto quello che ha dovuto sopportare nel tempo.
Ho adorato anche i personaggi secondari di Colin e Lizzy che mi hanno divertito tantissimo e non vedo l’ora di leggere la loro storia, perché ci sarà! Vero?
Le autrici hanno saputo creare un perfetto mix tra amore, suspence, divertimento e tanto altro rendo il racconto scorrevole e per nulla pesante, tanto da riuscire a finirlo in una sera.
Che dirvi più? Leggetelo, se ancora non lo avete fatto e sono sicura che rimarrete a bocca aperta.
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