28 aprile 2020

VORREI SOLO AVERTI QUI DI KENNEDY RYAN, REVIEW PARTY


August e Iris sanno di essere fatti l'uno per l'altra. Ma il tempismo dei loro incontri è sempre stato pessimo e così, nonostante la sintonia che c'era tra loro, hanno finito per prendere strade diverse. Lui è diventato una stella dell'NBA e lei combatte con la sua quotidianità. Ma non si sono mai dimenticati. Nel corso degli anni, nei loro momenti più bui, August e Iris ripensano all'unico, indimenticabile bacio che si sono scambiati. A quella notte, a quel bivio che ha cambiato le loro vite per sempre. E anche se sanno che è difficile, continuano a sperare in una seconda occasione.


 Buongiorno miei piccoli fantasmini, come state trascorrendo questi giorni di quarantena?
Io tra una pizza e un panino, ho deciso che la prova costume la farò solo scritta. Per l’orale credo che rimanderò a quella dell’anno prossimo.
Comunque, una cosa buona di questa quarantena, è il fatto di avere del tempo per leggere ed io non me lo farò scappare.

In questi giorni ho letto per voi il libro di Kennedy Ryan dal titolo “Vorrei solo averti qui”.
Devo essere onesta: prima di scrivere la recensione ho dovuto far passare qualche giorno e una volta finito il libro, avrei solo voluto essere abbracciata da qualcuno per riprendermi ma… no dai, non vi svelo nulla. Leggete la mia recensione ;)


Allora! Pronti a partire?
I protagonisti di questo romanzo sono August, Iris e… Caleb. Ebbene sì, in questo romanzo abbiamo un piccolo triangolo amoroso. Potremmo dire così? 
Iris e August si incontrano in un bar la sera prima di una partita.
August è… beh, per citare una fonte attendibile: 

«August West, un metro e novantotto, Piermont College, hai iniziato come playmaker,
letale nel tiro da tre punti, QI relativo al basket non misurabile, tra i
finalisti per entrare nella Naismith Memorial Basketball Hall of Fame.
Oltre due metri di apertura alare e oltre un metro di elevazione»

 In parole povere? Un gran fustacchione. Iris invece è una ragazza come tante altre, dolce, solare, con la voglia di avere una carriera tutta sua per non finire come sua madre e sua zia a farsi “mantenere” dal belloccio di turno. Lei sogna di lavorare nel marketing, settore sportivo, e ha già parecchie opportunità di fare degli stage una volta conseguita la laurea. I due continuano a parlare per gran parte della serata, sino a quando sono costretti a separarsi consci che le loro strade non si sarebbero più incrociate facilmente. Eppure, si sa che il destino a volte è un burlone. Durante la partita più importante della sua vita, August incontra di nuovo Iris, ma scoprirà ben presto che lei è la donna del suo acerrimo nemico: Caleb. I giocatori sono sempre stati in competizione tra di loro, e adesso ancora di più perché August ha un vero e proprio debole per quella ragazza che si trova tra le braccia della sua nemesi.
Succedono molte cose in questi capitoli. Cose raccapriccianti, alcune dolci, altre inaspettate, ma non voglio spoilerare più di tanto. Sappiate che rimarrete scioccate, inorridite, arrabbiate, ma anche sorprese. 

C’è un po’ di tutto in questo libro. In quasi 400 pagine si può trovare ogni cosa che pensiamo non potesse mai accadere, ma l’autrice ha scritto il tutto con estrema maestria. Ha reso un qualcosa di inquietante una specie di grido contro le ingiustizie che le donne sono costrette a sopportare. Ha urlato a gran voce ciò che molte non hanno il coraggio di dire perché si sentono sporche o pensano che se lo sono meritate. Non posso dire che leggere questo libro sia stato una passeggiata, perché subito dopo ho dovuto guardare video di gattini e almeno tre cartoni Disney, ma il messaggio che l’autrice ha voluto mandare, è stato forte e chiaro.
Spero che la lettura di questo libro possa far sentire alle donne che non sono sole, che possono trovare aiuto per qualsiasi cosa. Che non possono essere spezzate, che sono forti.
Noi donne possiamo piegarci, ma mai spezzarci.



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