01 dicembre 2014

Segnalazione "Tutto è possibile" di Lucy Denis

















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Trama:
Connie ha trent'anni, è brutta, grassa e lavora come dog sitter, quando le riesce.
Ogni singolo giorno, la sua vita scorre piatta e inanimata come un foglio di pasta frolla. Passa le sue giornate sul divano di casa ad ascoltare musica, mangiando direttamente dal barattolo di Nutella.
Insomma, ha una vita da sfigata. Fino a quando, incontra Antonio Esposito, trentenne ricco, bello e dal sorriso bianco candeggina. E da quel momento in poi tutto il mondo di Connie cambia per sempre.
Antonio le propone un accordo, un matrimonio d'interesse e senza pensarci due volte, Connie accetta la bizzarra, quanto unica proposta da Mister Perfezione alias Antonio. In cambio di un solo anno di matrimonio, Connie avrà un milione di euro e una villa da sogno, oltre al più grande e immenso brillante che abbia mai visto e desiderato. Prima di accettare però, Connie pone a sua volta una “condizione” che Antonio accetta senza battere ciglio. Nessuno della famiglia di Connie deve conoscere il reale motivo di questo improvviso lieto evento. Tutti dovranno credere che si sposano per amore.
Ma come spesso accade, più si tenta di nascondere la verità e più questa salta fuori.
E così attorno a questa bugia, nascono una girandola di eventi buffi, di personaggi fuori le righe come la famiglia di Connie che strilla, strepita, e pensa solo a mangiare e a non fare brutta figura davanti alla famiglia dello sposo, e di personaggi sopra le righe, come la famiglia di Antonio che si rifiuta persino di mangiare in casa di Connie per paura che possa infettarsi con il germe della volgarità
Connie e Antonio all'apparenza si amano, ma in realtà si odiano, si prendono in giro a vicenda e si sfidano. Sembra tutto perfetto tutto organizzato nei minimi dettagli.
E quando tutto sembra filare liscio come l'olio, ecco che appare lei: Giulia, la fidanzata segreta.
E tutto quello che Connie ha sempre desiderato cade giù come un castello di sabbia.


ESTRATTO
«Lo sai che per venire anch'io oggi, ho dovuto disdire un appuntamento importante?»
«Con chi? Con la tua super fascinosa non ufficiale fidanzata?» borbotto con astio e con un velo di sarcasmo.
«No.»
Giro il viso verso di lui arricciando il naso e gli occhi e sbuffando un paio di volte per la rassegnazione.
«Sinceramente?» dico «Non è che la cosa mi interessi particolarmente. Io so solo che ti ho avvisato due giorni fa. E tu invece che rispondermi con un semplice ok, hai preferito farmi fare la figura della scema con tutta la mia famiglia.»
«Non tirare troppo la corda Connie?»
«Che bello il bue che dà del cornuto all'asino. Perché sentiamo, cosa faresti se la corda si spezzasse?» pronuncio sfidandolo.
«Non provocarmi Connie.»
Perché l'odio spropositato che ho per quest'uomo aumenta ogni secondo che lo frequento? Sì, è vero ha quel fascino da bastardo e dannato a cui nessuna potrebbe resistere, nemmeno io. Ma come riesca lui a far emergere i miei istinti omicidi non è in grado nessuno. Perfino la mia famiglia in confronto a lui, sono come l'acqua santa, mentre lui è il diavolo tentatore.
«Sai che ti dico? Che puoi prendere il tuo bel testamento e...» Sento la suoneria del mio cellulare, It's rain main, strepitare in tutto l'abitacolo e interrompere le mie principesce parole.
«Pronto» ascolto la bizzarra richiesta della signora Cozzolini, proprietaria di due meravigliosi pastori tedeschi.
«Sì, signora. Capisco, non si preoccupi. Prenderò i ragazzi domani. No, i soldi sono l'ultimo problema. Me li darà a fine mese. Stia tranquilla. Grazie per avermi avvisata, arrivederci.»
«Allora, dicevi...» borbotta, mentre tossisce «Che cosa dovrei fare con il testamento?»
La magia del momento è finita, per cui rassegnata cerco di sorvolare sul problema: «Lascia stare.» A quanto pare Antonio Esposito ha più santi di me in paradiso e anche oggi se la cava.
«Chi sono i ragazzi?» chiede con finto interesse. Curioso come tutti gli uomini fino al midollo.
«Vuoi davvero saperlo?»
«Beh, se tu calcoli che siamo in macchina già da quasi due ore, senza avere una destinazione, e che ormai la mia giornata di lavoro è andata a farsi benedire, mi sembra anche giusto scambiare due parole con la mia futura mogliettina.» afferma con sarcasmo.
«Certo che tu sei di un romanticismo unico. Te l'hanno mai detto?»
«No» strabuzza gli occhi verso di me «Ma tu sei la prima.»
«Che gioia sapere di essere la prima volta di qualcuno. Tu non puoi capire come ciò mi renda felice»
Sì è capito che lo sto prendendo deliziosamente per i fondelli? No, perché se ancora non fosse chiaro potrei essere ancora più esaustiva.
«Allora, sto aspettando.» continua imperterrito.
«Sai che ti dico? Non sono affari tuoi.»
Ben ti sta. Perfino per fare due chiacchiere da perfetti sconosciuti vuole imporsi. Sono sempre più convinta ogni giorno che passa che potrei rinunciare a questa proposta di matrimonio.

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