19 maggio 2015

Recensione "Buonanotte Amore mio" e un thé in compagnia di Daniela Volontè



Trama:
Valentina Harrison lavora a Milano, in un’agenzia pubblicitaria internazionale. È intelligente e precisa, ma poco appariscente, per questo passa spesso inosservata. Non ha alcuna passione per i bei vestiti, i tacchi, le borse, lo shopping in generale e, pur amando la città, preferisce vivere in un tranquillo paesino di provincia. 

James Spencer, affascinante e snob, vive negli Stati Uniti. Quando un problema mette in crisi l’agenzia e lui viene convocato a Milano per risolverlo, i due, opposti in tutto, si conoscono. Il loro primo incontro si rivela un totale insuccesso: James è un uomo che cura l’aspetto fisico e la sciatteria di Valentina lo innervosisce, in più è burbero e le si rivolge con poco garbo. Lei, invece, è gentile, dolce e attenta ai piccoli ma essenziali gesti. Eppure, sin da subito cade vittima del suo fascino. L’obiettivo di James è salvare l’agenzia dai guai in cui versa e, consapevole dell’affidabilità di Valentina, decide di coinvolgerla per raggiungere l’importante meta professionale. Ma questa collaborazione forzata farà assumere al loro rapporto sfumature davvero inaspettate… 

Recensione:
Con questo libro ritorniamo al "made in Italy" ed è proprio grazie alla collaborazione con la Newton Compton, che ho scoperto questa bravissima autrice. Daniela Volonté è davvero una scrittrice di talento e spero vivamente di leggere qualche altro suo lavoro. Ho letto attentamente il romanzo e trovo che i suoi personaggi siano davvero ben caratterizzati e descritti; attraverso i loro occhi sono riuscita a vivere le loro situazioni tanto da farmi catapultare all'interno delle pagine, parola per parola. L'autrice ha avuto la capacità di narrare i fatti con semplicità ma allo stesso tempo è riuscita ad imprimere in ogni parola una gran quantità di emozioni. Il suo stile l'ho trovato elegante e sensuale e penso che sia una splendida abilità per una scrittrice, riuscire a non cadere nel tipico giro di vite del volgare. Questo non fa che accrescere ancora di più il mio apprezzamento per lei. Per leggere questo libro ho fatto le 02:30 a.m per due notti di fila, non riuscivo a staccarmi, ho dovuto forzare la mia volontà e prendere sonno. Ma adesso basta parlare di me e concentriamoci sui personaggi.

Vale, donna intelligente e brillante, ma anche molto timida, è il brutto anatroccolo della situazione. Ma come dico sempre "andare oltre l'apparenza, paga sempre". James è un narcisista, presuntuoso e arrogante. Ne avrei altri di termini ma preferisco andarci soft.... No! Non è affatto vero, vorrei prenderlo a secchiate d'acqua gelate, altro che Ice bucket Challenge, lo farei svegliare io... Comunque non mi perdo troppo in chiacchiere e vado avanti. Le vite di Vale e James si trovano improvvisamente scombussolate dagli eventi fino a portarli ad una convivenza forzata, a vivere esperienze imbarazzanti fino ad un crescendo di tensione sensuale. Si parte dalla pura attrazione fino ad arrivare a sentimenti più profondi e nella reciproca scoperta di un passato che ha segnato entrambi. Il romanzo è tutt'altro che scontato: sofisticato ma fluido allo stesso tempo, risulta essere coinvolgente per chiunque si avventuri nella lettura. Finalmente posso dire di trovarmi tra le mani uno scritto che parla d'amore e le scene "hot" che ho trovato sono solo la rappresentazione di come l'amore di Vale e James sia puro e assoluto. Consigliatissimo per chi come me si vuole trovare a sospirare e sognare avvolta da calde coperte e con lo scoppiettio del fuoco del camino. Ne vale davvero Dreamers.
Vi lascio il Booktrailer del libro, buona visione.





Sher




Benvenuta a Sogni di Marzapane, i nostri lettori sono molto curiosi di conoscerti meglio.

 Grazie a te per avermi invitato.

Quando hai capito che la scrittura sarebbe stata la tua strada?    
      
A dir la verità mi sono tuffata in questa esperienza senza premeditazione, anzi, ho affrontato tutto con una certa incoscienza! Quindi non so se questa sia la mia strada o meno, sono all'inizio e ho la volontà di percorrerla per più tempo possibile, visto che mi piace e mi fa stare bene, poi il resto è un'incognita. Quel che so con certezza è che ho molto da imparare e il lavoro non mi spaventa.                                              

Che differenza riscontri con il mondo del self e quello con la casa editrice?

 Per quella che è stata la mia esperienza, posso solo dire che un self secondo me è un autodidatta a 360° perché devi muoverti in più campi: editing, grafica, distribuzione e promozione. Qualche autore si rivolge  a figure professionali, ma molti fanno tutto da sé e la maggior parte delle volte non si ha esperienza in nessuno di questi campi, quindi bisogna cercare informazioni, studiarsi un po' cosa fanno i colleghi oppure osservare come si muovono i professionisti. La casa editrice in generale assolve perfettamente tutta la parte che va oltre la mera scrittura.
Hai una playlist che ti ha accompagnata nella stesura del romanzo?

Ogni libro ha una playlist ben precisa. Al seguente link si può trovare proprio quella di "Buonanotte amore mio" : Playlist

Tu sei una delle scrittrici self che sono riusciti a pubblicare con una casa editrice. Hai qualche consiglio per chi come te vuole percorrere questa strada?

  Non credo di essere nella posizione di dare grandi consigli perché ritengo che nel mio caso ci sia stata una buona dose di fortuna. Forse mi sono trovata al posto giusto e nel momento giusto... Se avessi pubblicato un mese prima, magari nessuno mi avrebbe notato! Posso solo consigliare di fare del proprio meglio in fase di lavorazione come forma di rispetto verso il lettore. Quindi leggere il proprio scritto per evitare il più possibile errori e incongruenze (anche se qualcosa scappa sempre!) e ascoltare. Ascoltare i consigli e soprattutto le critiche senza considerarsi mai "arrivati" perché si ha una buona fetta di lettori o si è appena firmato un contratto con una casa editrice, ma ritenersi semplicemente dei privilegiati perché ci viene offerta un'occasione.

A quale dei due protagonisti sei più legata?

Molti autori amano e sono orgogliosi dei propri protagonisti, io non sono esattamente così. Riesco a dare loro l'indipendenza di cui un libro ha bisogno perché la smetta di essere mio e prenda la strada che deve nel bene o nel male.

Quanto di te c'è in Vale e quanto di Vale c'è in te?

In un libro posso descrive paesaggi che non ho mai visto, ma non le paure e i sentimenti in generale dei personaggi. Quindi Valentina ha le mie stesse ansie, odia fare shopping e al posto di avere una vita sociale preferisce leggere un libro nella sua casa della provincia comasca. Di Vale in me invece c'è (o meglio c'era quando cercavo il primo impiego) il desiderio di poter lavorare come copywriter in un'agenzia di comunicazione, ma i punti in comune finiscono qui.

Per il personaggio di James, da chi hai tratto ispirazione?

Raramente identifico un personaggio con il volto di qualcuno, sia esso famoso o sconosciuto. Quello che mi limito a fare è delineare nella mia testa le caratteristiche che vorrei attribuirgli e basta. Mi piace pensare che ogni lettore sia totalmente libero di immaginarselo come meglio crede attingendo solo alle poche connotazioni che io suggerisco.

Come sono nati i protagonisti e la trama?

Questa storia nasce dalle critiche mosse ai due libri auto-pubblicati in precedenza. In alcune recensioni mi è stato detto di aver scritto storie banali e scontate... Confesso che inizialmente la cosa mi ha delusa, ma poi mi sono chiesta cosa ci fosse di male in una trama simile. Così ho scritto la storia  più banale e scontata del mondo, il più classico dei cliché: l'assistente che si innamora del suo capo. Tuttavia ho tentato di far diventare i veri protagonisti del libro tutti questi piccoli gesti che spesso sono protagonisti anche nella nostra vita. Una carezza al momento giusto, una parola che può esprimere più cose, una vicinanza discreta ma essenziale, un caffè...

Per tutto il resto traggo spunto da ogni cosa: conversazioni percepite a metà, notizie annunciate al telegiornale o lette in rete, gesti carpiti osservandomi intorno...

Quali sono i tuoi prossimi lavori? I dreamers sono curiosi :P

Ho firmato il contratto tempo fa e l'attesa di giungere alla pubblicazione è stata lunga, ma non ho mai smesso di scrivere. Non so cosa mi riservi il futuro, tuttavia se potessi esprimere un desiderio mi piacerebbe pubblicare (o autopubblicare) un altro libro prima della fine dell'anno.

Grazie Daniela da parte del blog e dei nostri lettori, per averci regalato il tuo tempo. Ti auguriamo un 2015 davvero bellissimo e con tante novità.

Grazie a te per la tua gentilezza e per lo spazio che mi hai dedicato.  Auguro a tutti un sereno 2015.


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