03 ottobre 2015

Intervista a Angela Castiello

Buongiorno
Vi parlo del mio libro che tratta di un tema, per alcuni aspetti, un po' sottovalutato: il mondo dei sordi e il loro modo di esprimersi, ossia attraverso la Lingua dei Segni. Molti pensano che siano solo la voce e la parola i mezzi attraverso i quali si può comunicare. Ma non è così. Esistono i SEGNI che hanno un loro significato e che corrispondono alle parole, così come noi usiamo la voce per parlare, i sordi usano le mani per interagire. Con una dolce storia d'amore, maschero questo tema sperando di invogliarvi a saperne di più su una lingua ai più sconosciuta.

Il booktrailer vi aiuterà a saperne di più



Voglio sentire le tue mani sul mio corpo che mi parlano di te e io con le mie labbra, sulla tua pelle, voglio raccontarti di me.

Non c'era bisogno che parlassi. Mi hai abbracciato il cuore con il tuo sorriso.


William è un ragazzo attraente, circondato da amici e persone che lo amano, sempre attento alla felicità di chi vive al suo fianco. Lavora nell'agenzia pubblicitaria di un amico ma sa già che non è quello il suo posto nel mondo. Come nel lavoro, anche nella vita sentimentale non riesce a trovare un punto fermo e vaga di donna in donna, di letto in letto, senza destinazione. La verità di ogni sua incertezza riposa in un atroce dolore che ha segnato la sua infanzia: l'abbandono da parte del padre quando sua madre stava lottando per la vita. Soltanto l'incontro con Tina, dolce ragazza sorda, che gli fa scoprire l'affascinante lingua dei segni, riuscirà a sciogliere il ghiaccio che ha nel cuore e a consegnargli la chiave del perdono. Angela Castiello racconta una storia di amore e dolore, coraggio e viltà, con pennellate delicate e tenui. Perché talvolta l'amore non ha voce, ma un dolce silenzio descritto dall'armonia delle mani e dalla profondità degli sguardi.


Intervista:

 Kanary Rose Grazie per esseri offerta subito senza pensarci due volte. Mi viene da chiederti subito è vero che alle volte le parole non servono basta un gesto o uno sguardo per capirsi ...esistono i Segni ,hai preso spunto dalla Hoover?

Angela Castiello Ciao e grazie a voi
Non ho mai letto ancora nulla della Hoover. La mia storia nasce dal mio percorso di studio durante il quale ho incontrato la Lis, la lingua (quindi i segni) con cui si esprimono e comunicano i sordi. Una lingua a tutti gli effetti come qualsiasi altra. La protagonista è sorda e lui si innamora di lei e del suo modo di comunicare attraverso le mani

Kanary Rose Da lettrice e fans della Hoover dovevo chiederti questo,forse chi ha letto il tuo libro o chi lo deve ancora leggere adesso capirà da dove nasce questo tuo progetto.
Quando scrivevi ascoltevi musica? Se si,quale?

Angela Castiello Nonostante non lo abbia ancora letto (ma lei è nel mio kindle) credo che la Hoover non tratti i segni intesi come vere parole, quelli che usano i sordi
Sì, ascoltavo le canzoni di Christina Perri, alcune erano ideali per le scene descritte

Kanary Rose Perché dovrei leggere il tuo libro?

Katia Anelli Mamma mia che booktrailer!!! Bellissimo! Complimenti!

Angela Castiello Kanary, vorrei che lo leggessi per sapere qualcosa di più su un mondo che può sembrare lontano dal nostro ma che non lo è: il mondo dei sordi. Poi se non dovesse piacere, i centesimi non saranno andati persi, il ricavato l'ho devoluto all'Agop associazione genitori oncologia pediatrica di Napoli.
Katia, grazie mille

Kanary Rose Angela Castiello lo leggerò molto volentieri è un tema che mi piace leggere. È uscito da due mesi che riscontro stai avendo?

Angela Castiello Tante persone mi hanno contattata per descrivermi le sensazioni che hanno provato, dicendomi persino di averle stimolate a cercare un corso per la lingua dei segni. Mi ha emozionata. Poi mi fa piacere perché in qualche modo, nel mio piccolo, aiuto i bambini malati. O almeno ci provo

Kanary Rose Pensi di continuare su questa strada diversa da quello che per ora viene fuori?

Angela Castiello Continuerò a scrivere, forse ancora della Lis. Per ora sto lavorando a temi diversi ma conto di ritornarci, se serve a far capire che non ci sono differenze tra noi e loro

Kanary Rose William e Tina chi sono in realtà?

Angela Castiello William è frutto dell'immaginazione, un ragazzo da un passato non facile che si è costruito un muro attorno per non essere ferito di nuovo.
Tina è ispirata a una mia carissima amica che purtroppo non c'è più. È lei in tutto e per tutto tranne per il fatto che quella reale non era sorda mentre la Tina del libro sì

Kanary Rose Come risponderesti a queste tre critiche?
1.Bellissima l'idea di dare fondi a un ospedale pediatrico, e anche bella e interessante l'idea di parlare di una tematica importante come quella dei sordi e del linguaggio dei segni. Per il resto, ho trovato tutto molto molto banale, lo stile di scrittura impersonale, vuoto, e anche la storia, priva di spessore psicologico. I dialoghi sono interamente composti da frasi fatte, luoghi comuni, la storia d'amore è campata sul niente e su frasi davvero poco originali. Davvero poco credibile, anche se si vede la passione dell'autrice. Davvero troppo semplicistico.
2.Poteva essere un bel libro con un argomento diverso dal solito romanzo rosa, ma il protagonista maschile è decisamente troppo sdolcinato, i suoi comportamenti, pensieri e dialoghi sono di una donna non di un uomo. Ho fatto fatica a finirlo, in realtà per finirlo ho saltato diverse pagine
3. La storia poteva essere anche carina e probabilmente aveva un forte significato per la scrittrice, ma la stesura è molto telegrafica e priva di alcuna descrizione che ti facesse capire meglio tutte le parti raccontate. Secondo me con questo libro la scrittrice non ha raggiunto il suo scopo e me ne dispiace.

Angela Castiello Vorrei parlare a ognuna di loro per avere consigli su come avrei potuto evolvere la storia. Avere suggerimenti, insomma. Alla recensione senza l'acquisto verificato chiederei come ha fatto a leggerlo, pura curiosità. Poi sono gusti, non si può piacere a tutti. Magari!

Kanary Rose Chiuderi con queste tue parole...Grazie tanto per aver risposto alle mie domande,alla prossima volta.

Angela Castiello Ma grazie a te per la possibilità

Nessun commento:

Posta un commento