21 dicembre 2015

Intervista a Francesca Rossini


Eccomi qui ragazzi, per la giornata autore, a presentarmi a voi. Sono Francesca Rossini, ho 38 anni (sig sig) e vivo nella provincia di Roma insieme alle mie due splendide bimbe Miriam e Sara. Sono un'insegnante di scuola d'infanzia e autrice di una duologia composta da Phoenix operazione parrot e l'ultimo uscito: phoenix persecuzioni. sono thriller romantici, con molto spazio al fattore psicologico dei personaggi, li ho pubblicati con Lettere Animate editore. Che altro dirvi? sono a vostra disposizione per le domande! 



Intervista

Kanary Rose Ciao Francesca Rossini grazie per essere qui con noi questo pomeriggio

Francesca Rossini grazie a voi per avermi accolta!

Kanary Rose Mi viene subito da chiederti come concili il tuo lavoro da professoressa al rientro badare alle bimbe in più scrivere?

Francesca Rossini scrivo di notte ihhihi, oppure al pomeriggio quando la piccola dorme però non sempre riesco a dedicare il tempo che vorrei alla scrittura, ma quel che riesco mi basta per sentirmi LIBERA e appagata, i motivi che mi hanno spinta a scrivere

Kanary Rose presentaci e parlaci dei tuoi libri

Valerio Sericano Sto leggendo proprio in questi giorni Phoenix, il primo romanzo di Francesca Rossini, quindi ne approfitto subito per farle una domanda: Francesca, mi ha colpito il fatto che la vicenda di cui narri sia ambientata nel mondo dello spionaggio durante gli anni della Guerra Fredda. Come mai questa scelta? Hai dovuto documentarti molto per descrivere un mondo così particolare come quello delle spie degli anni Ottanta?


Francesca Rossini il come mai nnon saprei dirlo esattamente. Inizio con dire che amo i libri e i film di spionaggio e avventura. L'ho ambientato nel 1983 perché è un periodo molto affascinante e non influenzato dalla super tecnologia di oggi. I protagonisti se la sono dovuta cavare con i mezzi a disposizione creando una storia più vera a mio parere. sì la documentazione è stata davvero faticosa, ma anche piacevole: ho letto di tutto, soprattutto sulla Stasi e sulla Germania est appassionandomi davvero moltissimo a questo periodo storico. Ogni angolo descritto della prigione corrisponde alla realtà: ho visto foto e documentari , scovato ogni immagine possibile in rete


Francesca Rossini i protagonisti sono un'infermiera mamma single, con una famiglia disastrata che pesa sulle spalle, ma tanta voglia di mettersi in gioco e un agente dell'intelligence Americana, con tanti tic e manie, che ha paura del contatto umano. siamo negli anni della guerra fredda e Clay si trova a dover chiedere aiuto a Leila quando deve 'prelevare' un uomo del kgb dall'ospedale dove lei lavora. da lì Leila ormai è coinvolta e i due vengono sballottati prima tra i monti Appalachi, poi in Europa, sulle tracce di questo agente nemico. I due protagonisti sono opposti per carattere e vissuti e non fanno altro che litigare, ma a poco a poco impareranno a conoscersi

Valerio Sericano Un lavoro di ricerca sicuramente interessante, anche perché non è mai facile ambientare le proprie storie in un periodo di cui si conosce poco nulla. Facendo ciò, si può dire che ti sei cimentata nel romanzo storico, materia sempre impegnativa. Complimenti! Il tuo romanzo contiene anche una forte venatura romantica, caratterizzata soprattuto nella protagonista femminile. Questa tendenza annuncia forse qualche esperienza letteraria in un filone più tradizionalmente romance?

Francesca Rossini il romanticismo penso sia insito un po' in ogni donna. non mi piace però lo smielato, mi piacciono storie complicate, sospirate, ma anche con un forte tratto ironico. Per il filone romance ci sto lavorando.... mi sono buttata in una storia tutta nuova, fresca e divertente. Nuova avventura letteraria!

Daniele Pollero Ciao Francesca!
Siete bellissime, tu e le tue bimbe. E la tua duologia sembra MOLTO interessante e promettente.
Benvenuta fra noi, o, più correttamente, loro, visto che io purtroppo non riesco mai a essere presente come vorrei.
Sei in ottima compagnia. 
Nessuna domanda per ora, ma tantissimi auguri per tutto!

Francesca Rossini ti ringrazio 


Rosa Rossa Audace ho scaricato anche io l'ebook di Francesca Rossini ispirata dalla trama ma sopratutto dalla storia d'amore che a quanto ho capito c'è dentro Emoticon heart ... spero di iniziare presto la lettura e naturalmente completare la duologia Emoticon smile Ammirevole per una donna così impegnata restare tenacemente attaccata ai propri sogni .. complimenti davvero. 

Francesca Rossini grazie mille Rosa Rossa Audace, spero di non deludere le aspettative, fammi sapere se ti piace! Emoticon smile



Thomas Melis

Ciao Francesca Rossini, hai parlato di come ti sei documentata per scrivere le parti del tuo romanzo ambientate nell'ex Germania Est, il perno sul quale fu costruito il blocco sovietico, da appassionato a me interesserebbe conoscere il perché di questa scelta storica: perché proprio la Guerra Fredda?

Francesca Rossini Non c'è un vero perché: quando ho 'sognato' phoenix nella mia testa avevo in mente solo i protagonisti e volevo si muovessero in un passato dove non c'erano telefoni cellulari o tecnologie eccessive, (non volevo una storia di super spie che sfociasse nella fantascienza) ho iniziato a leggere e studiare, ovviamente parlando di spie la guerra fredda viene fuori subito. ho iniziato ad approfondire e mi sono appassionata, a un certo punto avrei persino voluto cambiare le carte in tavola e ambientarlo in germania est, avrei voluto parlare delle intercettazioni telefoniche, della vita che viveva quella gente, controllata in ogni minima mossa, fin quasi a impedirgli di pensare fuori dai canoni. Però poi ho deciso di mantenere l'idea origlinale, di lasciare il più possibile la storia come sfondo, a rischio di sembrare superficiale: volevo che la storia tra Leila e Clay rimanesse la cosa più importante. Studiare e approfondire va bene, ma è difficile dosare le conoscenze per non appesantire la trama o sembrare saccente.

Rosa Rossa Audace concordo .. quel che basta per ogni cosa .. e poi si sa i sentimenti sono i pilastri 
Francesca Rossini vero Rosa senza sentimenti non c'è storia che regga Emoticon smile


Kanary Rose prossimo progetto futuro?


Francesca Rossini Il prossimo progetto a dire il vero l'ho appena finito. Ho cambiato rotta, seguendo una ispirazione prepotente. é un women's fiction romantico e spiritoso, che si legge piacevolmente, con un sorriso sulle labbra. Sono un pochino spaventata dal cambiamento e non so ancora cosa voglio fare di questa creatura: se buttarmi self o proporlo a case editrici. per ora è in fase di editing . Vi svelo in anteprima il titolo che dovrebbe essere 'Io e l'altr' me"


Kanary Rose quando hai un pò di tempo per te stessa cosa leggi?

Francesca Rossini tutto quello che mi ispira al momento: hoo il kindle pieno e appena vado in libreria prendo anche i cartacei. Ultimamente leggo molti emergenti perché ho iniziato a recensire libri sul mio piccolo blog e devo dire che ne ho letti di veramente belli, gli ultimi quelli di Valerio Sericano, Clara Cerri e Ruggero Daniela, diversi tra loro , ma davvero belli, li consiglio

Lina Giudetti la mia domanda è un po' atipica, ma... in un romanzo su cosa proprio non riesci a sorvolare, sull'assenza di un lessico maturo molto ben elaborato e quindi non banale o acerbo, o sull'assenza di una trama che emozioni e coinvolga? Voglio dire, quale di queste assenze perdoneresti con più facilità in un libro se proprio dovessi?

Francesca Rossini un libro senza trama non è un libro, almeno per me, non ci dovrebbero essere refusi, ma li perdono molto più volentieri se c'è trama coinvolgente e personaggi 'vivi' . Un libro deve far sognare, se lo fa, il resto si può perdonare

Kanary Rose cambieresti genere ?

Francesca Rossini l'ho appena fatto e comunque nel mio pc ho almeno quattro romanzi incompleti tutti diversi: un romance, un horror , un fantasy distopico e un giallo/thriller. credo che la mia scrittura sia influenzata dalle letture: amo molti generi diversi per questo non disdegno scrivere nulla. certo, non so quanto questo sia positivo per una 'carriera' da scrittrice, che dovrebbe contraddistinguersi in un genere, ma dato che il mio è un hobby e scrivo per puro piacere, non mi pongo affatto il problema: scrivo e scriverò finchè avrò storie da regalare, quando non ne avrò più smetterò. punto 

Kanary Rose ai lettori che non amano questo genere cosa diresti loro per leggere i tuoi romanzi?

Francesca Rossini che un genere solo va stretto al mio, come a molti altri romanzi, (io ho saputo che era un thriller solo quando ho ricevuto la scheda di valutazione da un'agenzia letteraria, prima di pubblicare) che bisogna farsi un'idea solo leggendo. In phoenix c'è azione e avventura, ma anche amore e la psicologia dei personaggi è fondamentale: Clay è un uomo dalle mille sfaccettature: duro, asociale e sensibile al contempo; Leila è forte, caparbia, pasticciona e romantica. Insomma ce n'è per tutti i gusti



Kanary Rose il tuo romanzo Phoenix ,descrivi l'ambientazione durante la guerra fredda ti sei documentata o ti sei fatta aiutare?

Francesca Rossini L'ambientazione storica è appunto quella dei primi anni 80, ho studiato e studiato, tutto qui. quelle che mi hanno affascinato di più sono state le fonti non ufficiali: le testimonianze della vita nella Berlino est, le testimonianze dei prigionieri della Stasi. per l'ambientazione geografica invece è stato più complicato e noioso: i personaggi si spostano da Washington ai monti Appalachi in america alla Svizzera e in Germania. Lì sono andata di cartine, mappe satellitari, io poi sono 'perfettina' sono andata a guardarmi tutti i nomi delle strade, i tragitti, i percorsi sia a piedi che in auto, calcolando i tempi di percorrenza. insomma, un lavoraccio che non so se rifarei 

Clara Cerri scriveresti un romanzo senza lieto fine?

Francesca Rossini sì, ovvio che sì. Io quando scrivo non penso affatto al finale, comunque credo che dipenda dal genere e dalla storia, in alcune trame un lieto fine stonerebbe. certo, lascia l'amaro in bocca, ma proprio per questo potrebbe far riflettere o amare di più la trama. é la storia che deve fare da padrona

Francesca Rossini, i tuoi protagonisti, pur se legati da una grande attrazione, litigano spesso e sono molto combattivi: questa competitività in amore ti viene da esperienze personali o serve solo a mantenere vivo l'interesse del lettore?

Francesca Rossini bella domanda, ci devo pensare su sai? non so se l'ho fatto inconsciamente riproponendo i miei rapporti amorosi. Non è che con mio marito sia sempre in lite , però credo che la discussione, lo scontro anche facciano bene alla coppia e in un romanzo , come in un film danno quel pepe in più. L'idea di base del romanzo è che seppur diversi, anzi diametralmente opposti, si può imparare a conoscersi e amarsi

Clara Cerri Su questo sono d'accordo!


Federico Mastromauro Ciao Francesca Rossini,
cosa ne pensi del self e del fatto che si lascia pubblicare a chiunque anche senza editing?

Francesca Rossini domanda complessa, la dividerei in due questioni: SELF io sono pro se è un libro ben studiato, curato in tutti gli aspetti anche l'editing. questa scelta spesso nasce dalla voglia di mettersi in gioco, fare da sè e prendersi oneri e glorie. Spesso la pubblicazione con piccole case editrici ti fa sentire abbandonato e molti autori dicono: "se non ricevo aiuti perché non fare da me e tenermi i guadagni?" altro discorso è Self come ultima spiaggia, per un libro che non vale, che non è curato, che è zeppo di refusi e che nessuno mai avrebbe pubblicato. é tutta un'altra questione a mio avviso.


Kanary Rose come scegli le canzoni per i tuoi book trailer?

Francesca Rossini eh, la censura è tremenda quindi lascio perdere le canzoni che magari hanno davvero ispirato i miei scritti e me ne vado sui siti di musica free, poi chiudo gli occhi e ascolto finché non trovo quella che mi suscita emozioni che ritengo vicina al libro.


Kanary Rose qualche estratto che ti emoziona rileggere?

Francesca Rossini Leila non sapeva da quante ore fosse lì, aveva perso la cognizione del tempo e la consapevolezza della sua fisicità. Si sentiva galleggiare nel nulla, in quel buio, silenzioso, mare di gomma nera.
Aprirono la porta e lei fu accecata dalla luce che proveniva dal corridoio, le dissero qualcosa e a lei sembrò strano sentire una voce umana, ringraziò il cielo constatando che non aveva perso l’udito, doveva essere un’altra diavoleria in uso in quella gabbia di matti. Provò uno strano senso di piacere nel contatto umano, anche se con i suoi aguzzini, avrebbe voluto abbracciare la guardia, ma non aveva più le forze per muoversi, la trascinarono letteralmente nella stanza degli interrogatori.
Di nuovo l’uomo con i baffi, sempre lui, iniziava a desiderare la conversazione.


 Leila era stata zitta fino a quel momento, ma la stanchezza, il freddo e soprattutto la paura, avevano portato la sua pazienza all’esasperazione: era di umore nero e aveva bisogno di prendersela con qualcuno, di sfogarsi:
«Grazie tante signor agente segreto dei miei stivali!» esordì all’improvviso, Clay si girò di scatto a guardare nella sua direzione senza fermarsi, gli occhi sbarrati in una muta domanda.
«Avevi organizzato tutto alla perfezione eh? Mi hai dato anche quella stramaledetta botta in testa, che ancora fa male, tra l’altro, e tutto per niente: mi hanno collegata a te ugualmente, mi hanno rapita! Bella spia sei, devi essere un agente di bassissimo livello, una vera schiappa.»


Francesca Rossini questo invece è persecuzioni in cui subentra forte la gelosia: «Un bel pensiero rubacuori», scherzò sdrammatizzando. Clay poggiò entrambe le mani sulle spalle di Leila, fissandola, ipnotizzato da quello sguardo che era divenuto onnipresente nei suoi pensieri, nel bene e nel male.
«Buongiorno!», una voce squillante e decisa l’interruppe, i due sobbalzarono, sentendosi colpevoli di esser stati scoperti durante qualcosa che non era neanche accaduto.
Clay spostò di malumore lo sguardo sul proprietario della voce inopportuna. Istantanea nausea e antipatia. Un uomo belloccio, abiti curati e pettinatura fissata all’indietro col gel. Classico tipo pieno di sé, classico rubacuori. Poteva quasi sembrare un maldestro tentativo d’imitazione della sua persona. Lo squadrò dalla testa ai piedi: no, scarpe dozzinali e vistose, come pure l’abito non di sartoria, anche il dopo barba era troppo forte. Era un damerino da quattro soldi, concluse.
Leila allungò la mano per salutare: «Buongiorno, piacere, sono…»
«Leila Lane», finì lui.
«Sì, giusto»
«Io sono il detective Richard Garrett, sembra che noi tre dovremo collaborare per le prossime settimane».
Clay sentì una morsa stringergli lo stomaco, non poteva crederci, Peter gli giocava davvero un brutto tiro: lì sotto terra in compagnia di uno spocchioso damerino, dell’FBI per giunta.
«Tu devi essere Clay Hobbs».
Gli porse la mano, Clay fu tentato di rifiutarla, poi decise che era meglio rimanere buoni per il momento.
«Esatto», confermò ricambiando la stretta.


Riprese a correre con più disinvoltura possibile, “Manca poco all’auto”, pensava cercando d’incoraggiarsi, ma sentì dietro di lei i passi dell’uomo aumentare, stava correndo anche lui, i suoi scarponi battevano forte sull’asfalto. Cercò le chiavi dell’auto nella tasca della giacca di pile, tenendole pronte in mano, il cuore rimbalzava nel suo petto sempre più velocemente. Eccola lì la sua auto, ci finì quasi contro per la velocità della corsa, tentò d’infilare la chiave nella serratura. Non ci riusciva, continuava a colpire la carrozzeria rigandola con la punta della chiave, le mani tremavano. Gettò un’occhiata, lui stava arrivando, era lì a pochi metri. Provò ancora con la chiave che stavolta finalmente entrò, sentì lo scatto e vide il pomello alzarsi. “Dai, dai, dai”, ripeteva nella sua mente. Entrò, chiuse lo sportello e mise la sicura, accese il motore e si azzardò a guardare, ormai doveva esserle addosso.
Nessuno. Girò la testa. Nessuno. Guardò in tutte le direzioni, in tutti gli specchietti disponibili, non c’era anima viva......



Valerio Sericano Ancora una domanda per Francesca Rossini. Qual è la tua esperienza come lettrice? C'è qualche autore che ti piace in maniera particolare e può aver ispirato la tua vena creativa di scrittrice?

Francesca Rossini io sono sempre stata una lettrice eclettica e vorace. I miei miti sono King e Follet. Quindi scrittura di suspense. Mi piace anche w. smitt (i libri più vecchi) quindi le descrizioni dei luoghi che t'immergono completamente nello scenario. tutti questi , più i classici che ho letto già da adolescente hanno accentuato la mia vena creativa


Claudia Melandri Quanto conta l'essere presente sui social per far conoscere le proprie opere? Il mito dello scrittore che si estranea dal resto del mondo per dare sfogo alla propria creatività, è ormai in declino?

Francesca Rossini eh, credo proprio di sì e te lo dice una timida per eccellenza. La rete conta eccome, lo dimostrano i dati: ogni volta che un blog fa uscire una recensione o una segnalazione, ogni volta che si pubblicizza una promozione la classifica s'impenna, non c'è nulla da fare, in un modo o nell'altro ci si deve aprire al pubblico, soprattutto oggi. Le opportunità sono tante per farsi conoscere, bisogna saperle sfruttare tutte. io per ora mi sto divertendo nel farlo. Il fattore tecnologico inoltre permette a una timida incallita come me di mostrarmi ai lettori tramite il filtro del pc. una giornata autore come questa per me è davvero stimolante, ma non mi terrorizza ad esempio come parlare a una platea. 


Kanary Rose ci sono certi momenti o periodi dove non viene l'ispirazione ti capita mai? Se si cosa fai?

Francesca Rossini A dire il vero fin ora ( si vede che sto facendo le corna?) non è mai capitato, anzi ho il problema opposto: tante idee e poco tempo per realizzarle tutte. qualche mese fa ho avuto un crollo che si avvicina molto alla carenza di ispirazione: avevo tre storie in ballo, completamente diverse per genere, tutte arrivate intorno alla quarantina di pagine. non sapevo a quale dedicarmi e il risultato è stato bloccarmi con tutte. la cosa si è risolta da sè non appena è arrivata l'idea, la classica cosa che ti sveglia di notte e devi prendere carta e penna per buttarla giù. ci ho messo due settimane ed era finito. Bisogna saper aspettare, divagarsi, non fissarsi e il resto viene da sè.


Kanary Rose ormai grazie alle nuove tecnologie si fa spam per farsi pubblicità da soli tu come lo vedi?Fai spam il giusto o assiduamente?

Francesca Rossini odio lo spam. mi vergogno da morire a farlo, ma ogni tanto si deve farlo perché, diciamolo, l'aiuto delle piccole CE come la mia non è molto in termini di pubblicità. Cerco sempre di farlo in un modo soft e sempre rispettando il gruppo che mi ospita. penso le buone norme del vivere comune servano anche qui in rete

Ruggero Daniela quale genere di musica ascolti?

Francesca Rossini vorrei risponderti con la mia play list, ti faresti una risata: ascolto tutto, dipende dall'umore. dai cantautori italiani alle band più scatenate internazionali, non ho un idolo musicale o un genere che prediligo, se capita mi ascolto persino le canzoncine dello zecchino d'oro insieme alle mie bimbe , Mi piacciono comunque molto i coldplay, Adele, Giorgia e adoro Pink

Kanary Rose come nasce la tua passione per questo genere?

Francesca Rossini nasce dai libri che ho letto e dalle serie tv. adoro l'azione, l'adrenalina e... le storie d'amore complicate in famiglia ti sostengono?

Francesca Rossini mio marito è il mio primo fan, anche se è all'estero e torna solo una settimana ogni tre mesi. è lui che per primo ha creduto nel mio lavoro. poi ci sono i miei fratelli, o meglio le mie sorelle che mi sostengono e pubblicizzano neanche avessi scritto un best seller, invece mio fratello a quasi un anno dalla pubblicazione mi fa: ma è uscito il tuo libro? 


Kanary Rose Il blog ringrazia Francesca Rossini per questa bella intervista


Francesca Rossini sono io che ringrazio voi per le belle domande e per il tempo trascorso insieme. GRAZIEEEEE!

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