21 febbraio 2016

Recensione: Parlami di te di Monique Scisci



Ci si può innamorare di qualcuno senza averlo mai visto?
Accusata di plagio, l’autrice di bestseller Sofia Leone cade in una profonda crisi personale e professionale e decide di allontanarsi per un po’ dalle scene. Una sera, però, scopre un concorso letterario in rete e rimane particolarmente colpita dal racconto Parlami di te di un certo Christophe Martin. Un po’ per gioco, un po’ per colmare un vuoto che entrambi sentono, i due iniziano una relazione a distanza “virtuale e letteraria”, che notte dopo notte si trasforma in qualcosa di molto più reale e passionale. Christophe è perfetto, Sofia sente che lui la capisce in tutto, ma come reagirebbe se sapesse che dietro al nome di fantasia che si è data, Becca, si nasconde una delle più famose scrittrici del momento? Un romanzo che ci dimostra ancora una volta che in amore l’unica regola valida è che non esistono regole. Tutto è possibile, basta solo crederci.







Eccomi a parlare dell’ultimo romanzo breve pubblicato da Rizzoli Youfeel di Monique Scisci, un’autrice che apprezzo e che, a mio parere, riserva molte sorprese con la sua scrittura attenta e capace di emozionare. Parlami di te è una storia in grado di far appassionare il lettore ed è, tra i racconti letti di Monique finora, quello che ho preferito, forse perché vicino alla realtà di uno scrittore. E io amo le storie che parlano di scrittura! Sì, perché la protagonista di questo romanzo è una scrittrice, Sofia, alle prese con una brutta situazione con se stessa e la sua autostima. Una donna come tante che cerca di gestire il suo successo di scrittrice con i problemi della vita e che non riesce a trovare una motivazione per andare avanti, continuare a scrivere e credere in ciò che fa. Questa storia è vicina a ogni lettore, perché in effetti è dura per chiunque riuscire a capire fino a che punto si ha avuto successo nella vita e dove invece si ha fallito. Ho rivisto me in questa donna, un po’ imbranata con la tecnologia e persa nel suo mondo. Soprattutto per la prima cosa che ho detto… imbranata con la tecnologia. Si nota sin dall’inizio della storia che la protagonista Sofia sa poco e niente di informatica, ma anche di smartphone, quindi prima di giudicare alcune decisioni della Scisci in merito a quest’aspetto, invito alla cautela.
Comincio col dire che la storia d’amore è splendida, si concentra sulla dipendenza che crea questo bellissimo sentimento e che ci fa sentire come se l’altra persona fosse il centro del nostro mondo. L’autrice poi non ci fa vivere l’amore con un colpo di fulmine, ma ci insegna piano piano a capire come si crea questo legame anche quando questo è prettamente virtuale.


Sono stata irretita e sedotta dall’amore che Monique Scisci descrive. Ho vissuto con Sofia le perplessità riguardo alla sua vita, ma, quando conosce Christophe, anche io, come la protagonista, non riuscivo a pensare ad altro che al loro rapporto speciale e infatti ho fatto fatica a staccarmi dalla lettura. Neanche mentre cucinavo sono riuscita a farlo, con sommo dispiacere del mio compagno. Mi sono immedesimata nella dipendenza di Sofia, incredula che stesse nascendo questo sentimento senza aver mai visto Christophe.
È molto delicato il sentimento che condividono. Esitante, prima, poi sempre più intenso. Christophe è un ragazzo meraviglioso e Sofia non riesce a credere di averlo conosciuto. Ma poi i sogni si infrangono, perché la famosa scrittrice scopre una differenza incolmabile tra loro e vorrebbe fare marcia indietro. Invece…



Si tratta di una confidenza virtuale quella che nasce. Secondo voi, può esistere un amore platonico di questo genere? Monique lo descrive in maniera dolcissima e vi fa entrare nel cuore di Sofia, che si sente inevitabilmente attratta da Christophe. Tutto comincia da un racconto scritto dal ragazzo. Sofia vuole conoscerlo per questo, perché trova il suo scritto meraviglioso, ma poi comincia non poter più fare a meno di lui nella sua vita disastrosa.
Non vi dirò cosa bloccherà e impedirà il loro amore e la loro conoscenza, altrimenti vi svelo il romanzo, invece vorrei che provaste a dargli una possibilità perché vale la pena leggerlo. Mescolare i temi trattati: amore virtuale, scrittura, lettura, impegno costante per realizzare i propri sogni, ha dato a questo racconto i toni necessari per essere vincente e per questo motivo mi è piaciuto molto.
Monique Scisci ci lancia messaggi importanti tra le righe, non c’è solo l’amore, anche se questo è importante e preponderante nella storia, ma ci sono anche altri sensi da scoprire, a partire da quello più necessario per tutti: che cosa vogliamo fare delle nostre vite?
Mi sento bloccata, confessò invece. Gli altri vanno avanti, costruiscono qualcosa, intrecciano relazioni, diventano qualcuno, mentre io resto a guardare come uno spettatore davanti a un film; assisto inerme. Vorrei provare le stesse cose che sentono loro, essere felice, avere una persona al mio fianco.

Lo stile della scrittrice non mi delude neanche questa volta. È sempre attenta ai dettegli, metodica nella trattazione, ma mai scontata. Le parole sono ponderate come gli eventi che narra, eppure riesce a emozionare e coinvolgere chi legge con freschezza e naturalezza. Ne consiglio la lettura, sono certa che questo racconto vi piacerà.






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