18 giugno 2016

Recensione: Dopo di te di JoJo Moyes

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Quando finisce una storia, ne inizia un'altra.
Come si fa ad andare avanti dopo aver perso chi si ama? Come si può ricostruire la propria vita, voltare pagina?
Per Louisa Clark, detta Lou, come per tutti, ricominciare è molto difficile. Dopo la morte di Will Traynor, di cui si è perdutamente innamorata, si sente persa, svuotata.
È passato un anno e mezzo ormai, e Lou non è più quella di prima. I sei mesi intensi trascorsi con Will l'hanno completamente trasformata, ma ora è come se fosse tornata al punto di partenza e lei sente di dover dare una nuova svolta alla sua vita.
A ventinove anni si ritrova quasi per caso a lavorare nello squallido bar di un aeroporto di Londra in cui guarda sconsolata il viavai della gente. Vive in un appartamento anonimo dove non le piace stare e recupera il rapporto con la sua famiglia senza avere delle reali prospettive. Soprattutto si domanda ogni giorno se mai riuscirà a superare il dolore che la soffoca. Ma tutto sta per cambiare.
Quando una sera una persona sconosciuta si presenta sulla soglia di casa, Lou deve prendere in fretta una decisione. Se chiude la porta, la sua vita continuerà così com'è: semplice, ordinaria, rassegnata. Se la apre, rischierà tutto. Ma lei ha promesso a se stessa e a Will di vivere, e se vuole mantenere la promessa deve lasciar entrare ciò che è nuovo.
Questo romanzo appassionante e mai scontato è l'attesissimo seguito del bestseller internazionale Io prima di te. Jojo Moyes ha deciso di scriverlo dopo che per tre anni è stata letteralmente sommersa dalle lettere e dalle e-mail di lettori che le chiedevano che fine avesse fatto l'indimenticabile protagonista Lou.




Come può l'attesa renderti euforica e piena d'aspettative e la realtà lasciarti svuotata e delusa? Sono giorni che mi pongo questa domanda e non riesco ancora a darmi una risposta plausibile.
Jojo Moyes è riuscita a farmi provare una miriade di emozioni... ultimamente però contrastanti tra loro.. e la colpa è del sequel dell'acclamato "Io prima di te".... 

Due passi. Altri due. Arriverò fino all'angolo, stanotte.
"Tu non mi hai dato nemmeno uno straccio di vita, capito? Hai soltanto distrutto la mia. L'hai distrutta in tanti piccoli pezzi. Che cosa dovrei farci con quello che mi resta? Quando mi sentirò..." Allargo le braccia avvertendo l'aria fredda della notte sulla pelle e mi accorgo che sto di nuovo piangendo. "Vaffanculo, Will" sussurro. "Vaffanculo. Non dovevi andartene in quel modo."
Louisa Clarke sta ricostruendo la sua vita dopo Will, cerca di essere la donna che gli ha promesso di diventare ma non riesce a superare la sua assenza.
Questo stato emotivo però la sta ricatapultando nella vita vuota e priva di slanci che aveva 2 anni prima... ossia prima di conoscere Will.
Ma proprio quanto meno se l'aspetta alla porta di Lou bussa una persona che rimette in gioco tutto, che la sfida a non essere la Lou che si accontenta e che non vuole smuovere i suoi ritmi, ed è come se Will fosse tornato per farle mantenere le sue promesse... Ma riuscirà Lou a trovare posto per una nuova vita, nuove responsabilità e perchè no un nuovo amore?

Vorrei dirglielo. Vorrei dirgli che non so cosa provo. Che lo desidero, ma sono spaventata alla prospettiva di aver bisogno di lui. Non voglio che la mia felicità dipenda esclusivamente da quella di qualcun altro, non voglio essere un ostaggio di un destino che non posso controllare.

Sono giorni che fisso questa pagina e non so come esternare il mio giudizio per questo sequel.
Ero elettrizzata, emozionata ma, lo ammetto, anche un po' restia a leggere un sequel dove non ci sarebbe stato Will.
In "Io prima di te" il fulcro della storia era incentrato su Lou che cerca di fermare la decisione di Will e nel contempo Will che faceva sbocciare una nuova Lou... in questo sequel cosa c'è? NIENTE.
A parte il colpo di scena che poi tiene banco durante la storia non ho trovato in questo l'essenza del precedente. Nei ringraziamenti la Mojes dice che probabilmente non avrebbe preso in considerazione di scrivere questo sequel se la vita di Lou non fosse vissuta così prepotentemente nella mente dei lettori, ebbene io dico che quel probabilmente era una buonissima idea.... perchè la storia di Lou e Will finisce con lei a Parigi e con una lettera che potrebbe cambiarle la vita.
Questo seguito è come se quella promessa, quel tempo trascorso con Will non sono mai esistiti. In questo sequel non c'è nessuna presenza di Will... ne della sua promessa strappata in quel bistrot di Parigi.
Per chi ha amato "Io prima di te" come me questo sequel è una cocente delusione.
Avrei preferito non sapere nulla della vita di Lou, se questo voleva significare vanificare l'intera storia precedente.
Non so a quante di quelle lettrici che sognavano la vita di Lou dopo Will sia piaciuto questo romanzo, ma vorrei proprio sapere se era quello che sognavano leggere o se come me ci hanno impiegato 25 giorni per finire un libro che poteva benissimo essere letto in 2 giorni.
In definitiva do 3 cupcake proprio per il nome di Will che ogni tanto fa capolino, ma non riesco proprio ad andare oltre. 

«Sei tu l'artefice della tua vita, Lou. Eppure ti comporti come se fossi perennemente travolta da eventi fuori dal tuo controllo. Cos'è questo, senso di colpa? È perché ti senti in debito con Will? È una sorta di autopunizione? Rinunci alla tua vita perché non sei riuscita a salvare la sua?»
«Tu non capisci.»

Chiudo dicendo che non vedo l'ora di vedere il film... perchè anche se so che mi spezzerà il cuore sarà con i veri protagonisti di questa storia che ho amato alla follia.... e vi prego non traete un film da questo sequel... lasciatemi annegare in queste e solo queste lacrime...



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