14 giugno 2016

Recensione: "Mela" di Lucia Cantoni


Per Diletta l’amore è sempre stato un argomento spinoso.

La sua taglia 46 non si concilia affatto con gli ideali di bellezza propinati dalle riviste o desiderati dagli uomini. Questo è ciò che pensa fino al fortuito incontro con il suo giovane capo.
Leonardo è bello e sicuro di sé, oltre che estremamente convincente. In un battere di ciglia Diletta si ritrova tra le mani il lavoro che ha sempre sognato ed è costretta a fare i conti con le attenzioni di un uomo che sembra uscito da una fiaba dalle tinte romantiche.
Ma se a ogni sogno corrispondesse un incubo?
La visione onirica in questione ha le fattezze di Evan Lancaster, fratello del suo capo. Evan è l’opposto di Leonardo e le loro personalità risultano complementari come il giorno e la notte, come il principe azzurro e quello delle tenebre…
E se alla fine dei conti non fosse tutto oro quello che luccica?



<< CHIAMAMI EVAN.>>
<< VA BENE, EVAN. E TU DA COSA SARESTI VESTITO? >>
<< IO SONO IL LUPO CATTIVO, NON HO BISOGNO DI UN VESTITO!>>

Buona sera, 
oggi vorrei parlarvi di un romanzo che non nego mi ha messo non poco in difficoltà.
Abbiamo Diletta,una giovane e romantica donna che si trova più volte a immaginarsi come una dama del 700' in abiti d'epoca, non è una fatalona ma una ragazza come tante con una taglia 46.
Poi ci sono loro... i fratelli Lancaster...
Leonardo, bello come un Dio e con lei sempre molto attento e affettuoso e c'è Evan l'esatto opposto, altrettanto bello e consapevole di esserlo.
Strafottente, usa le donne senza amarne realmente nessuna ... fino a quando ... fino a quando non arriva lei, in quel preciso istante qualcosa in lui cambia.
Cosa farà Diletta quando nel suo cuore il giorno e la notte inizieranno a confondersi?
Chi meriterà il suo amore?
Il dolce Leonardo o l'oscuro Evan?
La storia, devo essere onesta, è molto carina e delicata, non c'è traccia di volgarità o di sesso ostentato, anzi...
non c'è proprio sesso se vogliamo dirla tutta, ma questo non toglie nulla, anzi.
Mela è un romanzo rosa, parla di sentimenti antichi, quasi persi direi, i dilemmi di Diletta sembrano sul serio in alcuni punti pensieri di una dama d'altri tempi.
Allora perché mi ha messo in difficoltà vi chiederete, ecco ...
Ho sempre sostenuto che un libro deve essere alla portata di tutti, in questo caso specifico l'autrice ha usato un vocabolario molto forbito, si è soffermata in descrizioni molto minuziose, forse troppo, ammetto che in alcuni punti l'ho trovato un pochino pesate ed è un peccato visto la bella storia che racconta.
Ribadendo che per quanto mi riguarda la semplicità vince sempre, non posso comunque non consigliare questo romanzo.




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