21 giugno 2016

Recensione: Rainbow di Cecilia K


Rain è una giovane ragazza con una vita difficile. La mamma è morta dandola alla luce e il padre è un uomo violento. Nella piccola cittadina di Blue Groove conoscerà per la prima volta l'amore e il calore di una famiglia. Ma Rain ha un obiettivo, andarsene per sempre e farsi una nuova vita, lontano da questa che sta faticosamente vivendo adesso. Riusciranno amore e amicizia a farle cambiare idea? Oppure Rain farà comunque questo passo, abbandonando chi si è preso cura di lei? Spesso la vita ci mette di fronte a scelte coraggiose e, a volte, ci premia se seguiamo la strada giusta.



Salve a tutti, oggi vi parlerò del libro Rainbow scritto da Cecilia K. autrice emergente italiana, “Romana de Roma” come me.
Come faccio a volte non mi sono soffermata a leggere la trama prima di immergermi nella vita della nostra protagonista ma forse in questo caso sarebbe stato meglio farlo.
Sono sincera i primi capitoli seppur ricchi di avvenimenti sono stati lentissimi, e il coinvolgimento emotivo da parte del lettore minimo.
Non ho apprezzato particolarmente  il modo in cui si è deciso di scandire il passare del tempo né il fatto che si debba arrivare fino al nono capitolo per riuscire a capire quanti anni abbia di preciso la protagonista e ho detestato la descrizione praticamente inesistente di Blue Groove, la cittadina in cui nasce la storia . È vero, lo ammetto, io sono un pó “feticista” delle ambientazioni ma qui, credetemi, sono davvero nulle e le mie fissazioni ambientali c'entrano poco... Non sappiamo niente del luogo e questa, a mio parere, è una grossa pecca.
Ammetto malvolentieri anche di aver avuto più volte la tentazione di abbandonare la lettura nella fase iniziale della lettura, fortunatamente però  non l’ho fatto e sono andata avanti perché, superando la fase “catatonica” dei primi 9/10 capitoli, il libro spicca il volo.
La storia di Rain non è quella della solita adolescente spesa tra feste, divertimenti e sballo, o meglio ci sono anche queste cose ma non sono vissute con la spensieratezza e il cuor leggero di una mente giovane e piena di vita come dovrebbe essere quella di un adolescente. Rain è una anima ferita, piegata anche se non spezzata.
Nata dopo un parto difficile che l’ha vista sopravvivere alla madre, vive, ma forse il termine corretto sarebbe “sopravvive”, con colui che biologicamente almeno si definisce suo padre, Henry che vede in lei però solo l’omicida di sua moglie, la donna che amava, e la colpa di ogni suo profondo fallimento.
La nostra Rainbow trascorre le giornate studiando e sperando di non “sbagliare” di non urtare i nervi sempre scoperti di quell’orco di suo padre con un respiro di troppo quando sono sotto lo stesso tetto. Combatte con i lividi, le contusioni che nasconde sotto le maniche lunghe anche in piena estate e che descrive, a chi li nota, come il risultato della sua goffaggine… trascina la sua vita così fino ai 17 anni quando incontra Liam, medico specializzando che cura la sua “sbadataggine” durante un turno serale al pronto soccorso. Tra loro è subito amicizia… un amicizia strana e leggermente ambigua per i primi capitoli del libro finché non compare Chris, il gemello diverso di Liam. Chris e soprattutto i suoi meravigliosi occhi verdi, faranno capitolare la nostra cara Rain, la passione tra loro sarà tenera ed incandescente, il loro rapporto sarà anche molto di più… Liam e Chris l’aiuteranno a guarire anche, e sopratutto, le ferite del cuore. Le insegneranno cos’è la fiducia, l’affetto… ciò che è e rappresenta davvero una famiglia.



6 commenti:

  1. Sembra molto interessante, lo leggerò

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  2. Non sono assolutamente d'accordo con le critiche negative. I primi capitoli non mi sembrano per niente lenti, e se l'approfondimento psicologico atto a far capire e conoscere meglio la protagonista viene scambiato per lentezza... è un solo problema di chi ha letto e recensito. La mancata descrizione di Blue Groove è una scelta dell'autrice ma non mi pare che nulla tolga alla storia in sè...

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    1. Grazie Anonimo per averci dato la tua personale e soggettiva opinione :D

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  3. ho letto moltissimi libri(...e che vede lo dico a fare!) e un buon 90% di loro, nemmeno cita il luogo in cui avviene la storia, quindi trovo assolutamente fuori luogo questa osservazione, per quanto una persona possa essere 'feticista dell'ambientazione' era davvero irrilevante visto che i personaggi sono i protagonisti...in genere!
    mi sento anche di dire che, chi ha trovato noioso o catatonico i primi 9/10 capitoli, probabilmente non li ha letti con la voglia di leggere un gran bel libro (perché questo è...) dal momento che, sottolineandolo ancora una volta (come già è stato fatto in questa recensione) è un'autrice emergente italiana...e come primo libro, a me è piaciuto davvero tanto e spero vivamente in un seguito, visto che Rainbow, Christopher, Liam e Grace mi hanno fatto emozionare e riflettere!

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  4. Letto per le molte recensioni positive su Amazon.
    Letto per la recensione di questo blog.
    Letto ma sinceramente avrei fatto meglio a spendere 2,99 per la colazione al bar.
    Un argomento come questo andrebbe scritto è trattato con cognizione di causa, pensare che un centro accoglienza accetti minorenni senza fare ricerca è pura fantascienza e ve lo dico per certo facendo volontariato in un centro di assistenza. Così come i pronto soccorso, nella scheda di accettazione si chiede L età e se minore si rintracciano i genitori o i tutori.... L'ambientazione vaga o inesistente secondo me è l'ultimo dei problemi di questo libro.

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  5. Io sono d'accordo con la recensione, senza la quale nemmeno avrei trovato ne letto il libro. Personalmente oltre che trovarlo lentissimo e anche noioso per una buona metà del tempo non mi ha esaltato nemmeno il resto. L'ho letto fino alla fine come consigliato e si, è vero si riprende decisamente dopo la metà senza peró emozionare e coinvolgere come dovrebbe o per lo meno come mi aspettavo io.
    Carino, si ma nulla di più.
    Leggendo i commenti, sopra senza voler creare polemica alcuna, volevo solo dire che è vero il luogo non è fondamentale sempre ma aiuta a capire, ad esempio se Blue G. Si trova in America perché mangiano solo roba italiana? Arrivati al risotto mi è sorto il dubbio che la cittadina fosse in Italia >_____<
    Non capisco nemmeno la polemica dell'anonima sopra, forse non ha capito he la recensione è positiva, l'avessi scritta io probabilmente sarebbe stata meno generosa.
    Buona giornata, Anna da Jesolo.

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