03 agosto 2016

Recensione "L'amore diverso" di Fleur Du Mar


Edward Huffington, barone di Hallwick è un avvocato di nobili origini, egocentrico e annoiato da una vita che gli ha offerto tutto ciò che potrebbe desiderare, senza dargli realmente nulla. È attratto sia dagli uomini che dalle donne, traendo piacere nel guardare gli amplessi dei suoi amanti.
Virginie Baynes è una ragazza insolita e disinibita. Adottata da una ricca nobildonna all’età di sedici anni, alla morte di quest’ultima si vede annullare l’adozione. Forte e caparbia, disillusa e curiosa, attrae Edward per la sua bellezza singolare e l’intrigante sensualità.
L’incontro tra i due è sconvolgente. Virginie, affascinata dalle pratiche erotiche cui viene introdotta, scopre una nuova dimensione della sessualità. L’uomo, d’altro canto, si sente per la prima volta profondamente attratto da qualcuno anche a livello emotivo. Incapace di gestire quei nuovi sentimenti, s’illude di mantenere un certo controllo provando a condividere Virginie con i suoi amanti abituali. La donna però lo sorprende, ribaltando i ruoli e rendendolo dipendente e geloso.
Inizia così un gioco di prevaricazione e potere, ma è davvero solo un gioco?
O nasconde qualcosa di più?



C'ERA UNA VOLTA UN PRINCIPE PRESUNTUOSO, UN CAVALIERE INVIDIOSO E UNA STREGA BUONA...

Ho deciso di iniziare questa recensione con una frase del libro che mi ha colpito particolarmente perché credo che in essa si racchiuda tutta la storia.
Edward è un avvocato dalle nobili origini che cerca in continuazione qualcosa che lo desti da quel suo torpore perenne di cui è vittima, nulla lo emoziona, non riesce a provare nessun tipo di piacere o di emozione.
William è il suo amante aristocratico e follemente innamorato, tanto da cercare di accontentarlo in tutto anche nelle sue più strane perversioni.
Virginie è invece l'anti protagonista per eccellenza, siamo abituate a donne che ardono e cadono ai piedi del bello e dannato del momento, a donne sostanzialmente deboli in amore... invece qui quella che ribalta completamente i giochi è proprio lei.
Vorrei dirvi che Edward e la sua mania di portare gli eventi a suo favore mi ha fatto arrabbiare, oppure che l'ho odiato in alcuni momenti, vorrei davvero ... ma non posso.
Ho amato totalmente questo uomo talmente tanto sicuro di sé da definirsi più volte un Dio, ho adorato alla follia il suo crollo e la paura che questo gli ha provocato, non conoscendo l'amore non poteva certo immaginare quanto può far male a volte.
La nostra Virginie invece ha tutta la stima, dona forte, dolce e sensuale allo stesso tempo, talmente rara da guadagnarsi l'appellativo di strega.
Lo so, parlo di loro come se fossero reali ma per me lo sono stati.
Questa storia è stupenda, scritta in maniera fluida e alla portata di tutti, ( Cosa che ormai avrete capito io adoro) ti incuriosisce e cattura dalla prima pagina senza avere mai un punto morto, credo che sarei pronta a rileggerlo subito e non escludo di falo urante le vacanze.
Voglio realmente fare i miei complimenti a questa autrice, spero di poter leggere al più presto un suo nuovo lavoro.




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