06 ottobre 2016

*RECENSIONE* Driven - Guidati dalla passione - di Kristy Bromberg

Driven #1: Guidati dalla passione di [Bromberg, K.]



È una serata importante per Rylee e per l’associazione per cui lavora: è in corso un'asta di beneficenza con numerose star di Hollywood per raccogliere donazioni in favore dei bambini bisognosi. Perciò è fondamentale che nulla vada storto.Peccato che la ragazza non immaginasse di poter essere messa in palio, anche se solo per una sera, e di venire "comprata" da Colton Donavan, il famoso e bellissimo pilota di formula Indie, nonché capo della società per cui lei lavora. Nel momento stesso in cui lui la trafigge con il suo sguardo color giada, le certezze di Rylee cominciano a sgretolarsi, e con il passare del tempo la sfrontatezza di Colton spazza via del tutto la sua vita tranquilla e ben pianificata. Il giovane è disposto a qualsiasi cosa pur di ottenere ciò che vuole e la guiderà in un universo di sensazioni a lei sconosciute e per questo ancor più irresistibili e inarrestabili. Ma proprio quando la loro relazione sembra pronta per una svolta importante, torbidi segreti verrano a galla…

Volevo iniziare questa recensione con una frase epica… ho pensato e ripensato e poi sono giunta a questa perla: l’amore ti cade addosso quando meno te lo aspetti. Si, ti cade addosso. Rylee cade addosso a Colton! E non scherzo
Presa dal panico per essere rimasta chiusa in uno sgabuzzino, Rylee incontra Colton quando lui la libera. L’incontro/scontro inizia così.
Per giungere al traguardo della loro storia, che dura tre libri, i ns. protagonisti ce ne faranno vedere di ogni tipo.
Ma andiamo con ordine, ed iniziamo con Driven.
Ed inizio dal fondo. Dalla scoperta del passato di Colton, dalla violenza del passato di Colton, dalla sua sofferenza e dai suoi incubi. So che è un tema ormai trattato da ogni punto di vista, ma non si finisce mai di riflettere sulla cattiveria degli esseri umani, specialmente se a subirla sono dei bambini.
Colton Donavan è un campione di automobilismo, vive a mille all’ora e negl’anni, oltre a continuare con la sua passione per la velocità, ha sviluppato quella per i soldi, per i giocattolini di lusso e ovviamente per le donne. Ma nella vita di Colton ci sono buio e nebbia. La voglia di nascondersi per quello che è, perché trincerarsi dietro un muro fatto di apparente forza è più facile.
Rylee Thomas è una ragazza che arriva da una famiglia per bene. Niente vizi, niente drammi. Tranne uno. L’amore perduto. Rylee ha la fobia degli spazi chiusi. Un incidente le ha tolto tanto e troppo, come donna, come amante e come fidanzata.
Rylee e Colton iniziano il loro percorso con una scommessa: “Scommetto che entro stasera avrò un appuntamento con te”, le dice Colton dopo il loro primo incontro. E lui non perde mai.
Nonostante i no e la freddezza, Colton vincerà Rylee. E non solo vincerà il primo appuntamento, anche quelli dopo. Ed inizia così il loro viaggio. Fatto di racconti sul passato, di confidenze, di baci e di passione. Colton domina Rylee, vuole possedere Rylee, ma la lascia scegliere, glielo chiede: “Rylee non sono un uomo abituato ad aspettare troppo. Ma scegli: si o no.” 


Devo dire che all’inizio il tipo Colton non mi ha fatta impazzire, sono troppo abituata a leggere di questi maschi dominatori, che vogliono tutto e subito, che possono tutto mentre tu non puoi muovere un muscolo senza scatenare un casino che te dico fermate. Non vedevo in lui niente di nuovo, due palle. Ero lì e dicevo: “E adesso farà questo, poi lei lo farà incazzare e quindi litigheranno, poi lei farà due moine, lui non potrà stare senza la sua bagiana magica per più di cinque minuti, quindi torneranno insieme.” Ed invece, care ragazze. No! Perché lui si stacca dalla sua realtà fatta di fama e ricchezza per stare con lei. La mette al centro di tutto. Non se ne rende nemmeno conto ma fa cose che per lui sono impensabili, e senza rendersene conto. Lei lo sfida, lo insulta, lo molla, si fa correre dietro. Lui potrà anche legarla e bendarla, ma come dice Samantha in Sex And The City, “Noi staremo anche in ginocchio, ma li teniamo per le palle.”
Ed è per questo che andando avanti nella lettura mi sono spesso messa nei panni di Rylee, troppe volte penso a cosa farei se fossi la protagonista di uno di questi libri, e ne ho letti tanti. Troppe volte ho avuto istinti quasi omicidi nei confronti delle protagoniste femminili dei romanzi perché troppo spesso sono mansuete, stanno zitte e subiscono. Vogliono essere perfette diventando delle macchiette buone solo a due cose: trombare… e scopare. Rylee invece mi è quasi sempre piaciuta. Mi sono ritrovata in alcune sue decisioni. Ho ritrovato me stessa nel suo non perdersi d’animo, e nella sua voglia di ritrovare del bello in una vita che le aveva tolto quasi tutto. Certo io non ho subito le sue stesse perdite, ma quando sei donna capisci a prescindere.
Quindi kudos a Kristy Bromberg per non essersi fatta troppo influenzare dalla moda del momento e dalle protagoniste femminili senza coraggio e senza gloria.
Prima di concludere coi miei ultimi pensieri, devo doverosamente aprire una parentesi. Rylee lavora in una casa famiglia dove vengono accolti ragazzi senza genitori. Ragazzini di ogni età che hanno vissuto di tutto: violenza, alcol, droga. Uno di loro ha visto il padre uccidere la sua mamma. Ed è proprio Zander, che per colpa dello shock ha perso la parola, avrà un ruolo fondamentale nella storia tra 
Rylee e Colton. A lui dice la sua prima parola dopo mesi, è con Colton che si apre come mai prima. E quando il destino si ci mette, niente lo può fermare. Tranne il coraggio e la forza di non lasciarsi abbattere da nulla.
Una menzione speciale la faccio per Haddie, l’immancabile migliore amica della protagonista. Haddie è stata per me la vera sorpresa di questo libro. E fin troppo spesso mi sono immedesimata in lei e nel suo sarcasmo, soprattutto.

“Io dico sempre quello che penso, perché se mi mordo la lingua mi faccio male”
E cosa le vuoi dire? Solo con questa battuta vince. Vince tutto. Vince il suo affetto nei confronti di Rylee, vince la sua determinazione nel farla ragionare e nel capirla.
Vincerà nel quarto libro della serie Driven, quando insieme a Becks (non la birra!), il migliore amico di Colton, avrà il suo lieto fine. Si spera.
Ovviamente essendo una serie, c’è ancora molto da dire. E’ stato difficile non raccontarvi troppo e lasciarvi la curiosità di leggere la storia di due persone che si sono trovate nel mezzo del nulla, che hanno lottato e che hanno comunque continuato a credere nella loro voglia di stare insieme, andando contro ad ogni ostacolo.
Consiglio questo libro? Si.
E’ qualcosa di nuovo? No, per trovare una trama originale ci si deve impegnare parecchio. Ma merita un’occasione.
Segni particolari? Rylee e Colton, a volte comunicano attraverso la musica. Kristi ha raccolto le canzoni menzionate nel libro in una playlist. Questo il link. Le ho usate mentre scrivevo queste pagine.




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Ci ritroveremo presto con la recensione di “Fueled”, il secondo capitolo della serie “Driven”





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