12 ottobre 2016

*RECENSIONE* Sweet Days di Antonella Senese


Sweet Days di [Senese, Antonella]

Patrick Doyle è un uomo cinico e arrogante, ma per la sua famiglia e i suoi amici sarebbe disposto a fare qualsiasi cosa. Accantonato il sogno della musica dopo un incidente che ha visto coinvolte le persone che più ama al mondo, si è dedicato completamente al pub che gestisce insieme ai suoi amici d’infanzia, tenendosi alla larga dall’amore e da qualunque tipo di legame.
Erin O’Neill è una ragazza giovane e brillante con un futuro già stabilito: sta per laurearsi, ha un impiego part time nel pub di Patrick e un fidanzato perfetto, fino a quando qualcosa d’inaspettato arriva a sconvolgere la sua vita e a mettere in discussione tutti i suoi piani, lasciandola sola e disperata. Patrick non è il tipo da lasciarsi coinvolgere dai problemi, soprattutto se si tratta di donne in difficoltà, ma non potrà fare a meno di correre in suo aiuto, trovandosi catapultato senza volerlo nella sua vita, di cui forse vorrebbe far parte, anche se potrebbe voler dire farsi del male.
E farne a lei.
Perché Patrick distrugge tutto quello che tocca.



Cari Dreamers eccoci qui a parlare del secondo capitolo della serie Four days di Antonella Senese; se avete amato la storia di Liam e Rain con questo secondo libro il vostro cuore spiccherà il volo per i lidi d’Irlanda ma, prima di fare la valigia e partire alla ricerca di qualche bel bassista proprietario di Pub nelle lande di Hoth, lasciate che vi parli di questa bella storia.
Tutti coloro che hanno letto Rainy days conoscono già Erin O’Neill come amica di Rain e cameriera del Only for you, è studentessa universitaria prossima alla laurea, con sogni e una lista di progetti da qui al resto dei suoi giorni e sopratutto con il fidanzato "perfetto"… Nate, il ragazzo che ogni padre vorrebbe per la propria figlia, studente brillante, mente geniale è in realtà uno sporco fedifrago. Il ragazzo perfetto infatti lascerà la nostra protagonista, solo dopo che lei lo ha scoperto ovviamente,  perché innamorato di un'altra; il problema però di per se non è nemmeno la separazione tra i due ma quello che comporta. 

La fine della loro relazione è l'inizio dello stravolgimento dell'intera esistenza della ragazza, Erin deve affrontare una nuova vita, cambiare casa, adeguare o annullare i suoi progetti futuri e tutto questo completamente sola.
La realtà della vita irrompe come un uragano sulla ragazza con una durezza che lei non conosceva ne aveva mai provato sulla sua pelle, fortunatamente però, qualcuno che in realtà c’è sempre stato nella sua vita come figura marginale, si insinuerà di prepotenza nella sua quotidianità: Patrick Doyle!
Eh si, proprio lui, il nostro sciupa femmine scontroso, rude, sboccato, prepotente, adorabile Patrick, lui la persona apparentemente meno adatta per aiutare Erin (o chiunque altro). 
Ma se il muro di ghiaccio e freddo distacco dietro il quale si nasconde Patrick fosse solo un modo di difendersi?

E se Erin e Patrick fossero l’uno per l’altra l’opportunità della vita per il riscatto dei loro cuori?
Non posso ne voglio dirvi altro, perché DOVETE leggere questo libro. 
Troverete tra le pagine di questo libro emozioni molto contrastanti, la paura, la passione e il dolore che accompagnano ogni “crescita”, non vi nascondo che sul finale del libro anche il mio cuore glaciale ha versato qualche lacrimuccia.
La storia non annoia mai, e la figura di Patrick, pur rispecchiando l’idea il protagonista maschile classico, non è un prototipo stereotipato anzi… le sue fragilità ve lo faranno adorare e lo renderanno uno di quegli omaccioni difficili da dimenticare.





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