08 novembre 2016

*RECENSIONE* Amiche di penna di Marosella Di Francia, Daniela Mastrocinque

Amiche di penna

Mentre è in viaggio in Italia con il suo amante Vrónskij, Anna Karénina avvia quasi per caso una corrispondenza con Emma Bovary, una signora francese che abita in provincia. Per sfuggire alla monotonia della propria vita, Emma cerca rifugio nei piaceri della letteratura e quindi non esita a consigliare ad Anna di leggere L'epistolario di Abelardo ed Eloisa, che l'ha conquistata. Anche sulla spinta di questa comune passione, le due donne iniziano a scriversi con assiduità e a scambiarsi racconti, chiacchiere e considerazioni sulle rispettive esistenze, che in parte ricalcano la trama dei romanzi di cui sono protagoniste, in parte la reinterpretano o la reinventano. Mentre la corrispondenza tra Anna ed Emma si fa sempre più intima e disinibita, a una festa in casa Guermantes Anna incontra Charles Swann, che la introduce nei fascinosi ambienti di una Parigi a lei sconosciuta, l'accompagna al Père-Lachaise sulla tomba di Abelardo ed Eloisa, all'atelier di Degas, ai caffè degli impressionisti e soprattutto le presenta la sua amante, la cocotte Odette de Crécy. Nel frattempo, a Rouen, Emma incontra a teatro Rossella O'Hara e Rhett Butler: prigioniera delle sue passioni e ostinata nel desiderio di evadere dal meschino orizzonte borghese, progetta di partire per l'America con la sua nuova ed effervescente amica... Lettera dopo lettera prende dunque forma una galleria di personaggi femminili indimenticabili: donne romantiche, appassionate e sognatrici oppure irrisolte, ciniche, disincantate. Anna ed Emma, specchiandosi l'una nell'altra, mettono a confronto con sempre maggiore intensità le rispettive concezioni dell'amore, si confidano, s'ingannano, s'inseguono, si sfiorano senza mai incontrarsi. Riusciranno a cambiare il proprio destino? Con sapienza e delicatezza, Marosella Di Francia e Daniela Mastrocinque intrecciano i percorsi delle eroine più amate della narrativa ottocentesca, dando vita a un originalissimo "spin-off" di due romanzi di culto.




Ben ritrovati! Siamo pronti per un’altra immersione letteraria? Oggi vi parlo del romanzo epistole “Amiche di penna” scritto a quattro mani da Daniela Mastrocinque e Marosella di Francia.
E’ un tuffo nell’Ottocento con gli sfarzi di una vita passionale e con sempre i sentimenti in primo piano delle due donne che hanno segnato di sicuro lo scenario di quegli anni: Anna Karénina ed Emma Bovary. Questo libro è uno spin – off di due tra i romanzi più conosciuti della letteratura ottocentesca.Che cosa hanno in comune queste donne, oltre ad esseresognatrici passionali, coraggiose e a volte anche ciniche? Le lettere, sì, uno scambio di corrispondenza tra due animi pronti a tutto in nome dell’amore. Uno scambio di opinioni e sensazioni di ognuna in tema di sentimenti. La prima a fare questo passo è Anna, lei è alla ricerca di qualcuno cui confidare e magari condividere le esperienze di una vita passata a rincorrere quella felicità narrata forse solo nei libri. Emma invece, trova in questo scambio di lettere un modo per evadere dalla sua esistenza detta dalla monotonia di un rapporto ormai consunto.
Una lettera dopo l’altra le due donne iniziano a scrivere con meno inibizioni, toccando temi anche molto intimi, soggetto sempre in primo piano è l’amore e le sue mille sfaccettature: passionale, irruento, possessivo per Anna, metodico, convenevole e con meno mordente quello di Emma.
C’è qualcosa di misterioso, secondo voi Emma, in noi donne? Qualcosa di inaccessibile anche a noi stesse?
Allora anche le lettere che si scrivevano Abelardo ed Eloisa ci dicono e ci svelano profondità inesplorate.
Tutto ciò mi fa paura, ma nello stesso tempo mi affascina.
Uno scambio di sensazioni, a volte toccanti, a volte condite con sprazzi di frivolezze che cospargono la vita di Anna cui ha rinunciato a suo figlio pur di seguire l’amante Vronskijtra Italia e Francia. Emma, che vive stabilmente in una provincia francese,sembra la più fragile delle due e i consigli di Anna sortiscono un effetto lenitivo sulle aspirazioni di una vita migliore, da vivere a pieno, infrante dalla quotidianità.
Una bella idea questa di far conoscere, in modo del tutto diverso, due tra le donne più discusse del panorama letterario. La scritturae il linguaggio si conformano all’epoca, sembra quasi di entrare in quel passato  remoto da una porta secondaria, e gustarsi il corso degli eventi come spettatori in prima fila di una storia tanto affascinante quanto triste sotto certi aspetti.  Questo romanzo lo consiglio anche a chi non ha letto la versione classica di Tolstoj  per Anna Karénina e Flaubert  per Madame Bovary.  Anzi, sarebbe un ottimo incentivo per leggere poi le edizioni originali,  proprio perché  in “Amiche di penna” conosciamo le due eroine romantiche e smaliziate nel loro animo più intimo, quando ancora non si è scatenata la forza devastante degli eventi. Quando ancora bastava affidare i propri segreti più intimi alle parole scritte su carta, nella speranza di ricevere un po’ complicità femminile.  Ma la complicità però è una lastra di vetro molto sottile su cui camminare. Un passo falso e questa si frantumerà  e cadere nel baratro del tradimento sarà inevitabile.
Cinque Cupcake tutti meritati.
Alla prossima!






Nessun commento:

Posta un commento