16 settembre 2015

Recensione: "Io ti appartengo" di Pepper Winters


«Tu sei una mia proprietà. Ho un documento che lo dimostra. È innegabile. Tu sarai mia fin quando non avrai pagato il tuo debito». La famiglia di Nila Weaver è obbligata a rispettare un patto di sangue stretto in tempi antichi con la famiglia Hawk e, in quanto primogenita, la ragazza sconta ancora le colpe degli antenati. I secoli bui sembrano essere passati, ma i debiti non sono stati cancellati. E Nila ha poca possibilità di scegliere il suo futuro. Jethro Hawk, ultimo primogenito dei creditori, affascinante quanto agghiacciante, riceve Nila in eredità per il suo ventinovesimo compleanno. La sua vita gli apparterrà finché lei non avrà pagato il debito secolare. Jethro può fare di lei quello che vuole, senza porsi limiti, e Nila non può difendersi, né sperare in alcun aiuto. Può solo obbedire.



Una famosa citazione di Oscar Wilde, dice:“Nel bene o nel male, purché se ne parli”.
Ora, senza scomodare il suo alter ego Dorian Gray, dell'uragano Pepper, arrivato in Italia con “Io ti appartengo”, si parlerà a lungo sia nel bene che nel male, poiché ha suscitato, e lo farà senz'altro anche in futuro, opinioni contrastanti.
Il genere dark, molto attuale in America, da noi è arrivato in sordina, con alcuni pallidi tentativi, ma nulla a che vedere con ciò che leggerete nella “Indebted series”, sia chiaro.

Tu sei una mia proprietà. Ho un documento che lo dimostra. È innegabile. Tu mi appartieni fin
quando non avrai pagato il tuo debito.
La famiglia di Nila Weaver è indebitata e, in quanto primogenita, la ragazza sconta ancora gli
errori dei suoi antenati. I secoli bui sembrano essere passati, ma i debiti no. E Nila ha poca
possibilità di scegliere il suo futuro. Jethro Hawk riceve Nila in eredità per il suo ventinovesimo
compleanno. La sua vita gli apparterrà finché lei non avrà pagato il debito che dura da secoli.
Jethro può fare di lei quello che vuole, senza porsi limiti, e Nila può solo obbedire.
Non ci sono regole
Solo debiti da pagare

Il debito: tutta la storia è incentrata su di esso e sulle conseguenze che comporterà nella vita di entrambi. Perché nessuno dei due sarà immune all'altro.


Nila è una giovane e talentuosa stilista, vive all'ombra di un padre e di un fratello iperprotettivi, che la tengono in una campana di vetro fatta di stoffe e bozzetti, ago e filo (da qui il suo nomignolo), ma che nulla sa del mondo al di fuori del suo atelier. Non ha un fidanzato, quindi nessuna vita sessuale o una parvenza di rapporto che possa farla sentire umana o in empatia con il sesso opposto. Ed è frustrante per lei accettare tali condizioni, vivere la vita secondo la volontà altrui, essere accondiscendente e mansueta.
Non immagina quanto la sua esistenza, da lì a poco, verrà stravolta dall'arrivo di lui..
Jethro Hawke.
I pensieri morirono come aquiloni senza vento, lasciando la mia mente in un silenzio
inebetito. Non conoscevo quell’uomo, ma era come se lo avessi già visto prima. Strano a dirsi,
ma era come se già sapessi tutto di lui. Due estremi… due confusioni.
Se siete solite immaginare il protagonista come bello e dannato, fascinoso ma bastardo, che alla fine si redime in nome dell'amore, non è il caso... davvero.
Jethro è senza ombra di dubbio bello da mozzare il fiato, ma non saranno le sue doti fisiche a colpirvi, piuttosto la crudeltà e la cattiveria, l'arroganza e la totale mancanza di pietà nei confronti del debito che viene a riscuotere: Nila Weaver.


E' sua, l'ha ereditata al ventinovesimo compleanno secondo regole ataviche, la primogenita degli Weaver appartiene da secoli al primogenito Hawke, a nulla possono servire i sotterfugi, i nascondigli: la reclama e niente lo fermerà.
“Mi sarebbe piaciuto rovinare Nila, perché mi piaceva distruggere le cose.
Ma non in modo barbaro e raccapricciante. L’avrei spezzata lentamente, con gentilezza, senza
pietà. Mi piaceva l’idea di trasformare le creature da come erano a come sarebbero diventate.”
La giovane Nila, viene strappata alla sua esistenza e rinchiusa in una prigione, che non ha nulla di dorato, di fiabesco, non ha nessuno a proteggerla, a parte sé stessa.
Ed è qua che la ragazza scopre di avere una personalità, che fino ad allora era rimasta sopita, scopre di essere forte ed orgogliosa. Non può certo fare diversamente, o si difende o soccombe.
E Jethro non si aspetta certo che dietro quell'aria smarrita si nasconda invece l'animo di una leonessa, non ha neppure fatto i conti con l'attrazione che gli crolla addosso con la potenza di un treno in corsa!
Perché fra loro nasce qualcosa, una sorta di chimica perversa, che va oltre le regole imposte da secoli, da un capofamiglia, Cut Hawk, che non perdona il minimo segno di debolezza da parte del suo figlio maggiore.
Nonostante le umiliazioni, alcune davvero tremende, ciò che cova sotto le ceneri di un'eredità inconcepibile, è la pura, oscura, passione fra i due.
«Le bugie non funzionano. Lo so che sei già
bagnata per me, che mi vuoi», la sua presa da minacciosa si fece più morbida, mandandomi
una pioggia di scintille nel sangue. «Vuoi sapere come lo so? Perché lo sento nell’aria. Ne
sento l’odore tutto intorno a te».
Jethro è un personaggio discutibile, a tratti perverso, non si riesce ad entrare in empatia con lui, non con la parte razionale di se stesse, perlomeno.
Eppure, leggendo fra le righe di questo breve ma intenso prequel, si coglie già che nulla è come appare, sebbene la trama possa anche mostrarsi poco originale, vittima e carnefice legati a doppio filo dal destino e dal sentimento, non si rimane indifferenti.
Ho cercato di analizzare obiettivamente sia la storia che i personaggi, e l'ho fatto cambiando il mio modo di pensare, considerando che il genere mal si presta ai soliti cliché dei romanzi letti finora. Ed è in seno a tali speculazioni che è nata la mia malattia verso il genere, la mia assoluta dipendenza dai romanzi della Winters, e del dark.
Se la pensate anche solo lontanamente come me, sappiate che non avrete scampo.
Perché dopo Jethro, “tutto il resto è noia”.
Lo odierete, non troverete nessuna ragione per giustificare le sue azioni, ma ne rimarrete attratte.. o schifate! Di sicuro non lo dimenticherete.
Ho letto pareri contrastanti, contraddittori, sul genere e sul modo di scrivere della Winters, trovo che sia lecito dissentire e non voler legittimare quanto accada nel libro, e l'autrice stessa ha più spesso ribadito che non è un genere adatto a tutti, trattandosi di una storia “ sexy, perversa, è luce e buio, montagne russe e non una giostra a cavalli”,come citato all'inizio.
Posso solo dire che è un libro, frutto della fantasia della scrittrice, che mette nero su bianco la propria creatività, pure perversione se preferite, ma che va in ogni caso rispettata o ignorata, nel caso non sia nelle vostre corde, ma mai denigrata, perché credo sia fondamentale rispettare il lavoro altrui senza mai oltrepassare il limite.
Il mio giudizio è di “cupcakes come se piovesse”, amore eterno e keep calm.. e mi tengo
Jethro!
Miss V.

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