24 dicembre 2015

Recensione Pensieri Proibiti di Megan Hart


Vivevo per le storie che mi raccontava Joe, per potermi immaginare al posto delle donne che possedeva.Joe ama tutte le donne, indistintamente. Le conquista, le seduce, le trascina in un vortice di passione con le sue consumate tecniche erotiche... e poi le lascia. Ogni conquista diventa un racconto che Sadie ascolta avidamente, ogni primo venerdì del mese, su una panchina del parco. Non è sicura che tutte le storie di Joe siano vere, ma non le importa, perché con le sue parole lui le provoca quei brividi erotici che un crudele scherzo del destino le ha negato. Ma quando la fantasia ha la possibilità di diventare realtà, Sadie sceglierà di entrare in una delle storie di Joe da protagonista o resterà spettatrice muta e distaccata?













Primo venerdì di ogni mese...
E' questo appuntamento, ormai irrinunciabile, che consente a Sadie di sentirsi ancora donna, che le permette di staccare la spina dalla sua difficile quotidianità, che le dà la possibilità di sognare, anche se ciò avviene non per mezzo della sua fantasia ma grazie ai racconti di Joe, un uomo seducente, affascinante, capace di conquistare ogni tipo di donna che colpisca la sua attenzione.
Una conoscenza avvenuta per caso, grazie alla condivisione di una panchina nel parco durante una pausa per il pranzo.
Sadie è una psicologa ed è sposata con l'uomo di cui si è innamorata ai tempi dell'università: Adam. Si tratta di una storia iniziata grazie all'incontro avvenuto durante una festa, coltivata giorno dopo giorno, nella semplicità e nella spensieratezza tipiche dell'età, cresciuta fino ad essere coronata in un matrimonio d'amore, paragonabile ad una fiaba, con il classico lieto fine.
Ma il lieto fine, come spesso succede, non fa parte della realtà di Sadie: Adam ha infatti un incidente sugli sci che lo rende tetraplegico, infrangendo irrimediabilmente i sogni e le speranze di entrambi sul futuro che li attende.
Per Sadie e Adam la vita cambia radicalmente, perché Adam necessita di un'assistenza continua, le singole ore di ogni singola giornata sono scandite dalle sue necessità, non esistono momenti liberi, cambi di programma, visite di amici e conoscenti, momenti di svago.
La loro casa si trasforma lentamente in un bozzolo caldo e accogliente per Adam, che si è completamente chiuso in se stesso, precludendosi qualsiasi tipo di attività che contempli la frequentazione di altre persone, ritenendo troppo difficoltoso fare accettare agli altri la sua condizione, convinto che nessuno possa provare per lui sentimenti che non includano la pietà e il rammarico per quanto gli è successo.





Per Sadie è invece una torre d'avorio, in cui accetta di vivere, sia perché ama Adam sia perché, come moglie, ritiene doveroso e giusto assisterlo, con tutte le limitazioni e implicazioni che ciò comporta.
Ha infatti dovuto progressivamente rinunciare all'intimità che c'era tra loro, dato che non essendo Adam più in grado di donarle momenti di pura passione come avveniva in passato e sentendosi privato del suo essere uomo da ogni punto di vista, evita di avere con lei contatti che vadano al di là delle semplici effusioni.
Sadie cerca di fargli capire che non è il piacere fisico che le interessa, che brama, ma che quello di cui ha più bisogno è il suo amore, in qualsiasi forma sia possibile: dal guardare un film insieme, al ridere per una battuta spiritosa, allo stare vicini senza parlare, senza che questo venga inteso come il dovere di una moglie nei confronti del marito malato.
Adam è però troppo provato nel profondo per vedere i sacrifici fatti da Sadie, i suoi tentativi di condurre una vita per quanto possibile normale, il suo credere nel sentimento che li ha uniti e portati al matrimonio, ritenendoli solo frutto della sua pietà.
Sadie si aggrappa quindi ai racconti di Joe, che mese dopo mese, storia dopo storia rivela frammenti di se stesso, della sua personalità, senza però consentire di essere VERAMENTE conosciuto e compreso, ritenendo preferibile essere considerato un predatore, che sa quello che vuole e come ottenerlo alle sue condizioni, senza che sussistano particolari motivazioni a spiegazione del suo comportamento...
Il potersi concedere del tempo per se stessa, in cui non debba pensare ad Adam, alle molteplici incombenze che comporta l'occuparsi di lui e sognare dei momenti di passione che ormai per lei sono solo un lontano ricordo la aiuta a sopportare la sua dura quotidianità; quei racconti però cominciano a farle sentire la mancanza di una vita normale, fatta di uscite, di amicizie, di spensieratezza, del vivere l'attimo, dell'impulsività, e soprattutto della passione.
L'insoddisfazione di Sadie si contrappone a quella di Adam che si sente come un leone in gabbia, pronto a conquistare il mondo ma limitato in un modo irreversibile, a cui non riesce ad adattarsi, con cui non riesce a convivere.
Tutto questo rende i loro rapporti sempre più tesi, difficili, un continuo vivere malumori e discussioni, quasi una gara a chi ferisce maggiormente l'altro...
E nemmeno con Joe le cose vanno bene: Sadie tenta di grattare sotto la superficie del suo avere storie brevi, di una notte, con donne che apparentemente non c'entrano niente con lui, che servono solo a donargli qualche ora di piacere, tante storie vuote, contraddistinte solo da un nome probabilmente fittizio con persone che non rivelano nulla di sé, che non permettono di essere capite, comprese. Si trova di fronte un muro, solido, imponente, apparentemente impossibile da abbattere...
La vita però non ha ancora finito di giocare con Sadie, perché il disegno che il destino ha in mente  per lei potrebbe non essere dei più semplici...
Riuscirà a continuare la vita di tutti i giorni, così programmata, formata da una routine che non lascia spazio a qualsiasi tipo di imprevisto, in cui vive come la spettatrice di uno spettacolo già scritto, senza possibilità di modifica?
Il suo matrimonio potrà tornare ad essere un'unione basata sulla fiducia dei sentimenti e non sul sospetto della pietà per un uomo con cui il destino ha giocato in modo crudele?
E Joe rimarrà un uomo quasi sconosciuto che con le sue storie le permette di non crollare sotto il peso delle responsabilità o diventerà una persona nel senso più completo del termine, con i suoi pregi, difetti e un carattere ben definito?


La storia è decisamente originale, la descrizione della vita di Sadie e Adam fa scorrere le pagine veloci, con un susseguirsi di emozioni come la tenerezza, la rabbia, e il dispiacere per la vita che sognavano, le loro speranze, le loro aspettative miseramente crollate in un attimo, come un castello di carte... Il loro amarsi profondamente senza riuscire più a dimostrarlo, il modificarsi della loro vita, il vivere giorno dopo giorno in una realtà non voluta ma che non si può modificare, solo accettare...

Il tutto inframezzato dai racconti erotici di Joe, visti sempre con gli occhi della donna del mese, che con le sue caratteristiche e la sua personalità ci aiuta a comprenderlo poco per volta, in tutte le molteplici sfumature che compongono la sua personalità, e che fanno di lui l'uomo che è




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