25 marzo 2016

Recensione: Il dominio dei mondi - L'egemonia del drago di Nunzia Alemanno


Karl Overgaard è un brillante bambino di appena sei anni. Vive a Silkeborg, in Danimarca, insieme alla madre, Karen e la nonna, Amanda. In seguito ad alcuni strani avvenimenti (la voglia dietro la nuca che, inspiegabilmente, inizia a sanguinare e l’orrenda visione di un drago fuori dalla finestra della sua camera), Karl all’improvviso e misteriosamente, scompare.
L’ispettore Johan Kallen si prende carico delle indagini, ritenendo Karen, a causa degli strani disturbi psichici che la affliggono, la sospettata principale per la scomparsa del bambino.
Il destino di Karl è legato a quello di Ambra, una giovane fanciulla di Castaryus. Qui, in questo piccolo mondo disperso nella galassia di Ursantia, subiranno la persecuzione di Elenìae, una maga perfida e spietata dai poteri illimitati che brama al dominio assoluto. Per conquistare tale supremazia, la sanguinaria strega dovrà distruggere l’onnipotente divinità di Castaryus, il Drago, che governa su tutti i popoli da più di duemila anni. Ed è così che Elenìae dà inizio alla caccia di coloro che potranno rendere possibile il suo spietato sogno di potere. Le prede sono i cuori pulsanti del bambino e della giovane Ambra, da immolare durante un rito sacrificale. Anche la voglia sulla nuca di Ambra aveva cominciato a sanguinare, proprio come avvenne al piccolo Karl prima della sua scomparsa. Che cosa può accomunare due persone appartenenti a due mondi cosi diversi e così lontani?

Intorno a loro ruotano le vicende di re, maghi e forti guerrieri, storie d’amore che appassionano, avventure che lasciano senza fiato. La disperazione condurrà una madre alla follia (è veramente pazza? O è divenuta cosciente di quel mondo in cui il figlio è stato trasportato e vuole andare a tutti i costi a riprenderselo) e non mancherà l’impegno di coloro che, per proteggere Ambra e il piccolo Karl, non si risparmieranno nella lotta mettendo in gioco la propria vita.


Il racconto parte dai nostri giorni per poi congiungersi con una storia ambientata in un mondo lontano popolato da draghi e maghi che fanno del libro un intreccio continuo fra le due diverse realtà. 
Il protagonista dei giorni nostri è un bimbo di sei anni di nome Karl che abita in Danimarca con la mamma Karen e la nonna Amanda, la quale vive con loro perché il papà è morto da poco. 

Karl è un bambino vivace che ama dedicarsi ai videogiochi e ascoltare le storie fantastiche che gli racconta la nonna. Una notte Karl vede un drago e chiama la mamma spaventato... Tutto viene accantonato finché un giorno, mentre tutti quanti stanno mangiando in un pub, Karl scompare e nessuno sa che cosa gli sia successo. 

Tutte le prove sembrano accusare la madre Karen, la quale pare affetta da disturbi psichici, soprattutto perché dichiara che suo figlio si trova in un’isola fantasiosa... 
La storia s’intreccia con il racconto della vita di Ambra, che abita a Castaryus, la terra del Drago di Ursantia, il quale regna in pace, senza guerre. Però Elaniae, una maga perfida con poteri oltre ogni limite, vuole avere il dominio su quella terra e appare pronta a tutto pur di raggiungere il proprio scopo. Tuttavia, il Drago domina su tutti i popoli da duemila anni e non sarà facile sconfiggerlo... 

Direi che la storia è ben costruita attraverso l’accurata descrizione dei personaggi, che tuttavia appaiono un po’  troppi e si perdono in mezzo ai numerosi intrecci tra le diverse epoche e mondi. È una bella storia, con tutti i crismi del fantasy: draghi, maghi, fanciulle in pericolo, cavalieri e anche la strega. Però è troppo ingarbugliata per i miei gusti e l’ho trovata un po’ pesante. Nel complesso è zeppa di alti e bassi, in alcune parti intensa, ma in altre noiosa
Buona lettura.




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