27 giugno 2016

Recensione: Heaven and Hell di Ely V. Rose




Credete negli angeli?
Io no.
O meglio, era così fino a quando uno di loro non mi ha strappato il cuore.
Mi ha sottratto ciò che più mi era caro al mondo spingendomi inesorabilmente a bruciare nel peggiore degli inferni.
Vagavo nel buio della solitudine.
Ero abbandonata a me stessa.
Mi chiamo Ely, ho 26 anni e che ci crediate o meno, ho visto un angelo.
Era bellissimo, dalle enormi ali nere e dai profondi occhi verde smeraldo.
Nessuno mi ha mai creduto, nemmeno il Dottor Ross, specialista al quale mi sono affidata per elaborare il mio dolore.
Volevo ritornare a vivere … anche se questo significava farlo senza di lei.
Ma come posso riuscirci se l’uomo che ho davanti, altri non è che lo stesso angelo che mi ha rovinato la vita portandomela via?
I suoi occhi…quelle ali…non potrò mai dimenticarli.
E no importa quanto lui neghi o mi derida, io so cosa ho visto …so chi è.
Ma non mi avete risposto…
Credete negli angeli?
Dopo aver letto la mia storia, sono sicura di si.
Io sono pronta a raccontarla …
Voi?
Siete preparati ad ascoltarla?




Salve, ecco una nuova recensione tutta per voi. Oggi vi farò scoprire, per chi non lo avesse ancora letto, il fantasy romance Heaven and Hell di Ely V. Rose.
Leggendo la trama in un primo momento qualcuno può pensare: ok, ci sono angeli, ragazze che perdono la testa per il bello e dannato, situazioni difficili, siamo alle solite,  invece… niente di tutto questo!
Sin dalle prime battute sono stata catapultata nel mondo di Ely alle prese con le dure prove che la vita si diverte in qualche modo a infliggerle. Prima la morte del padre in un incidente e dopo quella dell’adorata madre per una malattia. Ed è qui, proprio nel momento che la donna esala l’ultimo respiro, che Ely avverte la presenza di qualcuno nella stanza, un qualcuno che poi si materializza divenendo reale quanto possa esserlo un sogno ad occhi aperti. Comprenderete il possibile shock della ragazza nel ritrovarsi poi anche parlare e a fare domande a quella figura che ai suoi occhi risulta una visione celestiale, ma con un’aura cupa che smorza l’effetto meraviglia. Un angelo dalle ali nere che da quel momento le starà sempre accanto.

Seduto ai piedi del letto, c’è un giovane uomo.
Bellissimo e tristissimo.
I suoi profondi occhi verdi fissi sul viso di mia madre.
Ha una strana espressione dipinta sul volto.
E’ compassione, senso di colpa, tormento…

Il tempo si dica lenisce ogni dolore ma pare che Ely non riesca a cancellare dal cuore la perdita e tornare a vivere la sua vita. La sofferenza è tanta e il fatto di sentirsi sola al mondo non fa altro che peggiorare la situazione. Quando capisce che sentire le voci o parlare con qualcuno che nessuno vede tranne lei, è da pazzi, decide di chiedere aiuto a un esperto, e qui incontra il tenebroso Damian Ross, bellissimo, aitante e preparato psicologo, ma anche uno s.…. ehm scorbutico nel privato. Damian, che scrivere di lui? Sennonché il dio in questione è un mix di masochismo, cattiveria misurata, dolcezza sopita condito con un’abbondante spruzzata di sexappeal, che crea una miscela esplosiva dal primo incontro con Ely. Ma Damian nasconde un lato oscuro che va ben oltre all’essere solo scontroso, il dolore non ha risparmiato nemmeno lui, e dopo dieci anni ancora è lì che lo tormenta, lo devasta, distruggendo ogni speranza di avere un giorno una vita normale. Damian ha fatto molti sbagli in passato, ma per uno dovrà renderne conto per sempre, specie se questo errore si legherà, con un filo invisibile, anche ai sogni di felicità con la giovane Ely.

«… mi credi davvero così sciocca? Pensi che non abbia capito che non ti importa nulla di me? E come potrebbe essere diversamente, io non ho nulla in comune con le donne che frequenti, quindi perché fingere un interesse che in realtà non c’è.»
Lui mi guarda e accarezzandomi in viso dice: «Se è davvero questo quello che pensi forse un po’ sciocca lo sei, sai qual è il tuo problema, Ely? Ti limiti a quel che vedi, non vai mai oltre».

La lettura è stata piacevole, le pagine sono volate via parola dopo parola. L’autrice ha saputo descrivere gli scenari in modo superbo, facendo percepire il tepore di un raggio di sole, o la pioggia che gela anche le vene. I personaggi sono tutti ben delineati dall’inizio alla fine, la parte psicologica ha una sua importanza nella storia, tutto ruota intorno al credere o non credere, al perdonare oppure continuare a odiare, ma nessun monologo interiore troppo lungo e troppo pesante da digerire. Gli attori in questo fantasy non sono per niente scontati o banali. Sono persone che potremmo incontrare ovunque ma che di sicuro non scorderemmo. Il finale lascia stupefatti, specie quando Damian… e no! Mi fermo, questo tocca a voi scoprirlo.
Consiglio questa lettura a tutte le amanti del fantasy dalle sfumature romance, dai toni a volte duri ma che non trascendo mai nel tranello del poco elegante. Trovate un bel posto, magari in giardino all’ombra di un albero o un semplice ombrellone in spiaggia, bicchiere di tè freddo, sdraio super comoda e lasciatevi guidare in un viaggio fantastico che vi  condurrà nel mondo di Heaven and Hell. 

Alla prossima!




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