26 settembre 2016

SUI PASSI DI ELIZABETH GASKELL


Mara Barbuni, studiosa anglista e traduttrice di opere gaskelliane come Gli innamorati di Sylvia (Jo March, 2014) e Mogli e figlie (Jo March, 2015), ha messo a punto un avvincente racconto biografico che, tra echi del passato e suggestioni del presente, ripercorre le stagioni più significative dell’affascinante vita di Elizabeth Gaskell. Tracciando un minuzioso itinerario tra i luoghi geografici e dell’anima della scrittrice vittoriana, la Barbuni ricostruisce gli eventi e le tappe di un lungo e fecondo viaggio artistico ed esistenziale (in lungo e in largo per l’Europa) che ha dato origine a ogni personaggio e ogni storia del prezioso mondo letterario dell’autrice inglese. Dalle placide campagne di Knutsford, dove trascorse un’infanzia idilliaca grazie alle amorevoli cure della zia Lumb, alla frenetica e grigia Manchester, dove conobbe il marito e vide da vicino l’estrema indigenza della classe operaia; dalle boscose curve di Heidelberg, sulle rive del Neckar, dove trascorse momenti di serenità, confortata dai magici scenari tedeschi, alla vivace Londra, dove ebbe inizio il suo tormentato sodalizio letterario con Charles Dickens; dalle «alte, desolate e selvagge brughiere» di Haworth, godendo della complicità e dell’amicizia dell’amatissima Charlotte Brontë, ai soggiorni mondani di Parigi; dai cieli limpidi e azzurri della primavera romana, ai ruderi dell’abbazia di Whitby: per tutto l’arco della vita, Elizabeth Gaskell fece del viaggiare un imprescindibile ragione di realtà e di scrittura. Pagine di diario, lettere e romanzi si sono “mossi” insieme alla loro creatrice e alle sue esperienze, traendone linfa vitale.

Nessun commento:

Posta un commento