In un piccolo Villaggio nascosto tra i seni delle colline feconde, in un tempo tanto lontano da perderne la percezione, un uomo ferito dopo essere caduto dal suo cavallo bussa alla porta di una piccola casa. La notte è buia e il cielo minaccia tempesta, ma una giovane donna appare sull'uscio e colpita dalla disperazione del forestiero, offre il suo aiuto medicandone le ferite e preparandogli un pasto caldo.
Lucas, attratto morbosamente dalla sua benefattrice, la corteggia fin quando la giovane e ingenua Annia accetta di sposarlo.
Trascorrono sette anni e come in ogni fiaba, la loro unione è allietata dalla nascita di un bambino, ma anche polverizzata da una terribile verità.
Annia, scopre con terrore che il suo sposo, bello come solo il peccato può esserlo, è in realtà Lucifero materializzato nella dimensione umana alla ricerca dell'unica donna capace di accogliere nel suo ventre il frutto degli Inferi: un'Eletta della Luce, dotata di un potere smisurato sul quale si
fonda l'intero equilibrio dei mondi e il destino dei mortali.
Temendo per la sorte del suo bambino Annia decide di fuggire lontano, ma non ci si può sottrarre al male e Lucifero rapisce il piccolo e lo trascina con sé negli Inferi.
Trascorrono millecinquecento anni, la donna resa immortale e maledetta dal suo sposo dannato, fonda la Congrega delle Elette, accoglie le dotate al fine di addestrarle e proteggerle dal male e, quando assorbe il massimo del potere, invoca il figlio Marcus che si palesa attratto dalla forza della
madre, accompagnato dai suoi cinque Guardiani e dal suo Guaritore. Annia e sei donne sacrificano la loro vita creando sette Sigilli capaci di segregare i demoni negli Inferi e il figlio con i suoi seguaci sulla terra. L'ultimo atto d'amore è quello di donare loro una scintilla di Luce che penetra nei sette cuori dannati, nella speranza che possano percepire anch'essi una fiamma d'amore e salda, con il proprio sangue, le porte di Luce. Nessuna creatura potrà mai aprire i cancelli se non con l'aiuto di un'Eletta al cui sangue deve essere mescolato quello di un demone di grande potere, ciò reso impossibile dalla stessa segregazione demoniaca.
La storia inizia dove finisce la vita di Annia.
Ben ritrovate!
Ci siamo, torno con una nuova recensione. Questa volta mi sono immersa nel mio genere, il Dark Fantasy.
Il libro che vi presento è La Sposa Oscura, primo capitolo della saga de: I Guardiani degli Inferi, dell’autrice Daniela Ruggero. Un Fantasy dalle tinte molto Dark e quel pizzico di sensualità che rende la trama avvincente e non usuale.
Attenzione: L’inizio parte un po’ in sordina se non si legge la sinossi, essa permette di capire l’intera narrazione. Quindi, prima di cominciare il libro leggetela attentamente.
Ci tuffiamo in un luogo mistico. Una sorta di rifugio dorato creato dalla prima Eletta della Congrega della Luce, che per rivalsa nei confronti del suo amato, rivelatosi poi come Lucifero in persona, difende questo luogo grazie a un sortilegio che proibisce, a essere demoniaci di ogni genere e grado, di mettere piede sul suolo da lei consacrato. Dopo la morte della prima Eletta, le “Novizie” che vivono in un mondo ovattato, sono indottrinate e asservite al volere dei Gran Maestri, con la scusa di essere i custodi della Congrega della Luce. Ormai corrotti dalla smania di potere, le rilegano a una vita fatta di ritiro spirituale, studio e negazioni fisiche. Il loro unico obiettivo è scovare colei che spezzerà i sigilli tra Terra e Inferi.
Perdonate la divagazione, meglio tornare al nostro libro.
La protagonista è Selene. La vita tranquilla della splendida novizia, spesa tra riti di preghiera e l’amore platonico verso Sandro, uno dei Gran Maestri, è sconvolta quando scopre che costui è tutt’altro che l’uomo gentile e amorevole avuto accanto negli ultimi anni. Febe, la sua migliore amica, le svela che l’amore di Sandro è solo un pretesto per avvicinarla e controllare la sua vera natura. Selene è un’Eletta, figlia della luce e la sola in grado di spezzare i sigilli tra il mondo degli esseri umani e quello degli Inferi.
Per proteggerla dai Gran Maestri immorali e senza scrupoli, Adrian conduce Selene e l’inseparabile Febe, al cospetto dell’unico essere cui mai si penserebbe di chiedere aiuto. Il potere supremo degli Inferi racchiuso nel corpo di un uomo dalla bellezza infinita, ma anche dalla crudeltà senza limiti; Marcus.
Mi sono chiesta come sia possibile portare una dolce creatura come Selene, davanti al male assoluto perché questi la protegga. Sembra essere un po’ forviante la scelta. Il male è il male, non conosce cosa sia l’amore o la pietà. Ma quando Selene si trova dinnanzi a lui, in fondo alla sua anima sa che ormai non ha più scampo. Marcus è il Signore degli Inferi, il figlio di Lucifero. Il suo sguardo, il tono di voce con cui le parla, annienta ogni sua volontà quando questi le salva la vita.
Rapita da tanto letale magnetismo, Selene lotta duramente contro il desiderio che ha per quell’essere. Marcus è cattivo, spietato, persino i demoni suoi Guardiani lo temono, cercando in tutti i modi di non suscitare la sua ira distruttrice. Davanti a Selene però, le poche gocce di sangue nelle vene ereditate da una madre umana, s’infiammano, e pur respingendo con forza l’idea, vuole quella piccola e meravigliosa novizia per sé. Da questo momento la trama ha un decollo pazzesco. Ogni incontro tra Selene e il Principe Oscuro è un momento tanto forte quanto sensuale.
“Il figlio dannato di Annia sentì ardere la parte più oscura della sua anima. Percepì le pulsazioni del cuore di Selene. Il suo sangue scorrere tumultuoso, respirò con ogni poro della sua pelle quella sensazione, e prima ancora di poter reprimere il suo istinto, la attirò a sé baciandola con impeto mortale. Le loro lingue si intrecciarono in una danza sanguinosa, il desiderio bruciante di lui passo nel corpo di lei, sconvolgendola.
I sensi si offuscarono.
Affondò la mano nei capelli di Selene, la guardò negli occhi mentre il suo spirito si accendeva, lei cercò di avvicinarsi ancora a quelle labbra calde e morbide, ma lui con un sorriso crudele le lacerò la camicia, affondando le zanne fra i suoi seni…”
Con questo stralcio che lascia vagare la fantasia più sfrenata, vi concedo il piacere di scoprire voi cosa succede, per poi essere così travolte da questa vicenda dai toni cupi, forti, passionali.
Non si dovrebbe amare il Male, Marcus invece io l’ho amato. Impossibile non lasciarsi trascinare nel turbinio della sua cattiveria, della sua furia, ma anche del suo desiderio e passione brutale.
Daniela Ruggero ha descritto, senza risparmiarsi in dettagli, non solo lo scenario con una scrittura fluida, che va dritta a catturare l’attenzione del lettore, ma ha caratterizzato i numerosi personaggi nel loro spirito, nel loro essere demoni o umani. Ha rappresentato la malvagità come dovrebbe essere, cioè, non come unica forza vitale di demoni e mostri, ma anche fonte oscura insita subdolamente nell’anima degli esseri umani. Se come me coglierete la vera “essenza” della storia, allora non potete non innamorarvi di questa saga. Essenza racchiusa in questa semplice frase:
“Gli uomini non sono sempre il Bene, molte volte spaventano più dello stesso Demonio”.
Alla prossima!
Claudia M.
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