Again di Consuelo Ielo, Blogtour - Recensione + Giveaway + Intervista -

Quando la madre si trasferisce in Cina per lavoro, Rachel, diciassette anni, è costretta a tornare a vivere nel paese della sua infanzia con il padre, che non vede da molto tempo e con il quale ha interrotto ogni rapporto. E per lei, introversa e "asociale" per sua stessa ammissione, affrontare questo cambiamento non è affatto semplice, soprattutto perché sa che a scuola incontrerà Logan, il suo ex migliore amico, e Connor, il suo primo amore. Barcamenandosi tra lezioni, feste disastrose, nuove e inaspettate amicizie, i dispetti della popolarissima Isabelle e le liti con papà, Rachel dovrà riuscire nell'impresa di sopravvivere all'ultimo anno del liceo. E lasciare che il cuore prenda per lei la decisione più difficile: lasciarsi conquistare dal ribelle e imprevedibile Connor o scegliere il dolce e premuroso Logan?

Rachel, è una giovane ragazza che è costretta a tornare a vivere con il padre poiché la madre si trasferisce in Cina per lavoro.

I primi tempi, la convivenza “forzata” con lui, non sarà piacevole a causa di alcuni risentimenti e rapporti ormai incrinati, ma con il passare del tempo riuscirà ad accettare questa decisione.

La vita, però, si complica ulteriormente quando torna a scuola (ovviamente divisa per classi sociali e dove lei sarà fiera di essere l’ “asociale” della situazione). Qui incontrerà nuove amicizie, ma anche vecchie. E saranno proprio queste ultime a darle del filo da torcere: a cominciare da Connor (suo primo amore), ora ragazzo più popolare della scuola; la “Cattiva di turno” -che non vi dirò chi è ;) – e renderà le sue giornate un inferno: ed infine Logan (ex migliore amico)

Questi tre personaggi, con la nostra Rachel, formavano un gruppo affiatato durante l’infanzia, ma dopo il “Fattto” tutto cambia e lei è costretta a partire per evitare di soffrire ancora.

Naturalmente il suo ritorno porterà un po’ di scompiglio e tra feste disastrose, avvertimenti, latte nei capelli e baci mozzafiato, ritorneremo a vivere.

Il libro scritto dalla Ielo, è un romanzo dai toni leggeri ma anche veritieri.

A cominciare dalla suddivisione in gruppi del liceo, ai problemi con le ragazze più “In” per finire ai problemi di cuore.

Che fare quando la testa ti dice che sarebbe meglio donare il tuo amore al ragazzo che i tuoi adorerebbero, che ti fa sentire protetta e al sicuro, mentre il cuore ti spinge tra le braccia del bad boy?

Chiaramente la nostra protagonista dovrà superare il suo attaccamento alla solitudine e cercare di non farsi mettere di nuovo i piedi in testa come quando era più piccola. Dovrà farsi valere e sconfiggere i “mostri del liceo” che ognuno di noi (chi più chi meno) è costretto a incontrare lungo il proprio cammino.

1.     Come è nata la tua passione per la scrittura?

Credo sia nata dopo la passione per la lettura. Amo i libri fin da piccolissima, quando mamma mi accompagnava in biblioteca dopo la scuola. Attraverso di loro ho scoperto nuovi mondi e nuove epoche, ho imparato ad apprezzarne i vari generi ed è nato in me il bisogno di ampliare quest’universo con qualcosa che mi appartenesse. È così che sono nati i primi personaggi, le prime bozze. Ovviamente quando sei giovane hai meno risorse per completare una storia, ma con un po’ di pazienza, tanto studio (perché la scuola è un canale fondamentale e leggere tanto amplia anche la conoscenza e le competenze linguistiche) e una buona dose di fantasia sono riuscita a realizzare il mio sogno.

2.     Cosa ha fatto scattare la scintilla che ha portato alla luce questo romanzo?

Il desiderio di mettermi alla prova e il bisogno di concretizzare le mie idee. Da questo punto di vista Wattpad, il social nel quale ho cominciato a scrivere Again, mi ha fornito gli strumenti giusti. Per me era un mondo nuovo e l’ho affrontato con titubanza all’inizio. Ho cominciato, come molti altri, da semplice lettrice. Poi, quando alcuni dei personaggi principali hanno cominciato ad emergere nella mia mente e a reclamare il proprio spazio ho scribacchiato qualche idea, ho provato a darne un senso logico e ho postato i primi capitoli in attesa di vedere cosa sarebbe accaduto. All’inizio niente. Poi le visualizzazioni sono piovute improvvisamente da un giorno all’altro e il mio entusiasmo è salito alle stelle.

3.     Cosa pensi del connubio scrittura-web-social. Oggi un autore non ha altro modo per far conoscere se stesso e le sue opere?

Sono del parere che nel mondo digitale nel quale viviamo ormai da un po’ sia un canale di visibilità molto forte, è quasi inevitabile. Penso anche che il web possa diventare uno strumento per conoscere meglio se stessi prima di farsi conoscere dagli altri. Utilizzando Wattpad ho capito che il sogno della scrittura appartiene a moltissime persone e sulla piattaforma chiunque può pubblicare le proprie idee e sperare di interessare agli altri. Quando ho iniziato a scrivere i primi capitoli l’ho fatto con la consapevolezza che non perché a me piacesse scrivere, o perché avessi la testa piena di idee, agli altri sarebbe piaciuto leggermi. Poteva anche capitare di scoprire che ero negata, che ero noiosa, che non sapevo mettere due frasi di senso compiuto una dietro l’altra. Me ne sarei fatta una ragione perché ci avevo provato. Wattpad, quindi il web, mi ha permesso di farmi conoscere (cosa che non sarebbe stata possibile se avessi lasciato le bozze sulla scrivania) e mi è andata bene!

4.     Da dove prendi le idee per caratterizzare i tuoi personaggi?

In linea di massima dalla gente reale. Può sembrare una risposta scontata ma mi piace osservare gli altri e scorgerne le caratteristiche. Questo non significa che adesso amici e parenti dovranno andare alla ricerca di sé stessi tra le righe del mio libro!, semplicemente che per creare un profilo credibile io il personaggio “lo devo vedere”. Immagino fisicamente come possa essere, dal colore dei capelli alla sfumatura degli occhi, la corporatura, per poi aggiungere i particolari e quindi il tono di voce, oppure la gestualità mentre parla, le espressioni del viso. Osservare gli altri mi è utile anche per creare i caratteri, per renderli coerenti. È come un gioco alla fine dove tante piccole parti si compongono per creare l’insieme finale.

5.     A quale dei tuoi personaggi sei più legato?

D’istinto ti direi Rachel. È la protagonista, colei che ci accompagna per tutti i quattro libri della saga, ci fa entrare prepotentemente nella sua vita facendosi a volte odiare, altre volte ci fa commuovere e altre ancora divertire. Spesso e volentieri non capiamo il perché delle sue azioni, noi avremmo fatto l’esatto contrario.

In Again, però, il personaggio che mi ha divertito maggiormente e che mi sono proprio scatenata scrivendolo è Sanne. Lei è pazzesca! Una ragazza eccentrica, sulle nuvole, ottimista all’inverosimile, sempre portata a pensare bene degli altri perché per prima pensa bene di sé stessa. Un’amica sincera, leale e presente. Non conosco nessuno con tutte le caratteristiche di Sanne messe insieme, ma mi piacerebbe molto.

6.     Come definisci il tuo stile di scrittura?

Non ho uno stile definibile. Di solito parto da una bozza: quando le idee mi vengono in mente le raggruppo e le scrivo, magari le tengo lì nel cassetto per settimane, poi le riguardo e provo a darne un senso. Quando la storia prende vita nel suo insieme, comincio a scriverla su carta. Delineo i personaggi principali, ne scelgo i nomi, so già che cosa faranno nella storia, e creo le mie sequenze.

Quando poi è il momento di aprire il pc e mettermi a scrivere lascio che le idee scorrano. Ho una scrittura molto visiva, chiudo gli occhi e immagino la scena come se la stessi vedendo in tv, questo mi aiuta a guardare i miei personaggi e le loro interazioni. Quindi la racconto, così come la vedo. Mi piacciono molto i dialoghi, credo siano fondamentali per dare dinamicità alla storia. In Again ci abbiamo lavorato tanto, volevamo ricreare quel botta e risposta che tenesse il lettore incollato alla pagina quasi a voltare la testa dall’uno all’altro per seguire i battibecchi. Alla fine rileggo tutto e allora taglio, modifico, cancello. Rileggo sempre ad alta voce, mi aiuta moltissimo.

7.     In tre parole descrivi la tua scrittura.

Istintiva, lascio che le parole scorrano.

Emotiva, ci tengo al coinvolgimento del lettore. I personaggi vanno vissuti non solo attraversati.

Visiva, quando le parole scritte si fondono con le immagini che ci vengono alla mente.

8.     Qual è il libro che più hai amato leggere e che ti ha fatto dire: “Avrei voluto scriverlo io”.

Io ho amato e amo tantissimi libri e continuerò a farlo, ma credo di poter rispondere serenamente “nessuno”, perché un libro scritto da altre mani non sarebbe lo stesso. Magari posso pensare “mi piacerebbe saper scrivere così” (per la trama o lo stile o l’esperienza), e mi capita spesso alla fine di un romanzo, ma ogni libro è figlio delle proprie esperienze e dei propri sogni.

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