Romanzo questo, in chiave molto romantica della storia dell'eroe greco Perseo che non seguendo fedelmente gli schemi e le allegorie della mitologia greca, si concentra per lo più sulla tenera storia d'amore proprio tra Perseo e la bella ed eterea principessa Andromeda. Lei, per volere dell'oracolo di Ammone, viene incatenata nuda a una roccia sulle coste di Israele e proprio quando dieci guerrieri rudi e irruenti giungono lì per caso con una nave e cercano di violentarla, Perseo, trovandosi in volo con Pegaso, interviene e la salva.
Vengono comunque anche narrate come in una favola antica, la nascita, l'infanzia e la gioventù vissuta da lui, bello e coraggioso cavaliere senza macchia che vivrà un costante rapporto conflittuale con la propria natura di mezzosangue. Perseo infatti, è il figlio che il grande Zeus ha avuto con la mortale Danae, ma scoprirà questa verità, solo quando si appresterà a compiere sedici anni perché sarà il suo stesso fratello Hermes a rivelargliela.
Cresciuto per anni sull'isola di Serifo e divenuto uno tra i guerrieri più forti di Atena, egli non tradirà mai la sua natura di angelo di bontà disceso dal cielo con il preciso fine divino di risollevare le sorti di Argo, la sua reale terra d'origine dominata dalla tirannia di Acrisio.
Ben ritrovati amici! Oggi approfondiremo la conoscenza di un romanzo fantasy mitologico:serie Anime di Luce “Perseo”di Lina Giudetti.
Ho già scritto che amo il genere storico, epico e tutto il carrozzone? Ehm… mi sa di sì, vero? Dunque, sorvoliamo sul specificareancora una volta questo e partiamo subito con la trama.
Inizio col ribadire che siamo davanti non al solito romanzo di cappa e spada, lotta eterna tra bene e male, be’, sì, incontriamo anche questo ma non è l’elemento fondamentale di tutta la vicenda. La storiaè retta più sul punto di vista romantico che su quello cruento fatto di battaglie e combattimenti dove il sangue la fa da padrone. Una storia dolce, con un sentimento tanto puro quanto forte, che unisce l’eroe epico Perseo e la stupenda principessa Andromeda.
Reminiscenze scolastiche mi hanno portato ad assaporare meglio questa lettura, che precisiamo, come fa anche l’autrice, non sarà proprio fedele ai libri di testo scolastici ma che vuole essere una versione romanzata di un passato che ancora oggi affascina e, secondo me, in questo l’autrice c’è riuscita alla grande. La storia inizia seguendo la fanciullezza del semidio Perseo, che, protetto dalle menzogne a fin di bene della madre Danae, non sa chi sia in realtà il suo vero padre, vive come un qualsiasi ragazzo fino a quando, compiuti sedici anni, appare dal nulla Hermes, messaggero degli dei, rivelando che loro hanno in comune lo stesso sangue, entrambi figli del grandioso Zeus. La rivelazione, potete bene immaginare, getta nella confusione più totale la mente del giovane Perseo, rifiutando in parte ciò che forse egli aveva sempre saputo nel profondo del suo cuore. Se sei figlio di un dio, pur vivendo come un comune mortale qualcosa dentro sai che è speciale, fuori dall’ordinario e Perseo è sempre stato fuori dall’ordinario. Divenuto un guerriero forte, valoroso, indomito, uno dei migliori seguaci della dea Atena, non si tirerà indietro quando dovrà porre fine alla tirannia di Acrisio che ha gettato Argo, terra natale di Perseo, nel caos e nella miseria.
Perseo è sì un semidio, ma la sua indole dolce, valorosa, sempre pronta a difendere i più deboli lo rendono un essere a parer mio anche superiore a un dio. Sappiamo che la mitologia greca ha sempre evidenziato gli dei come esseri capricciosi, irascibili e molte volte anche ingiusti, tristi qualità che Perseo di certo non possiede e quando si ritrova davanti la dolce Andromeda vittima sacrificale, incatenata a una roccia, vulnerabile e spaventata a morte, la natura del nostro eroe si espande nella sua grandiosa luminosità.
In sella al suo cavallo alato Pegaso, il guerriero figlio della luce salva la giovane donna da un destino infausto e lei, rimasta abbagliata dal quel raggio di luce che le scalda subito il cuore, si affida a lui, chiedendogli di portarla lontano da quella famiglia che aveva decretato la sua condanna morte. E Perseo la conduce ad Atlantide, tentando in tutti i modi di farla sentire come a casa, combattendo contro chiunque avesse da ridire sulla permanenza della giovane donna figlia del loro acerrimo nemico.
Ebbene sì, qui il mio lato romantico ha gongolato parecchio. Dopo un inizio un pochino in sordina, la storia ha decollato come uno Shuttle da Cape Canaveral, grazie di sicuro allo stile e al linguaggio, seppur a volte ricercato, non è mai risultato pensante o difficile da comprendere. Forse è questo il punto di forza dell’autrice, narrare vicende così complesse e renderle nuove, uniche, capaci di farti entrare in mondi così lontani da noi ma mai tanto reali. Tutto s’incastra perfettamente: scene, personaggi ben caratterizzati, città immaginarie e non, paesaggi da sogno che diventano tangibili. La fantasia vola e il sogno diventa realtà. Non vado oltre, perché non voglio togliervi il gusto di scoprire cosa ha in serbo il destino di questi giovani. E voi, amanti del fantasy con il cuore gonfio d’amore per il passato e la mente piroettata nel futuro, cosa aspettate allora a tuffarvi in questo romanzo?
A presto!
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