22 ottobre 2018

RICARDO, STORIA DI UN MATADOR, RECENSIONE



Ricardo vive a Valencia, in Spagna ed è il figlio del celebre e abilissimo torero Fernando de la Vega. Bello, sexy e ambito dalle donne, è un tipo romantico e spensierato, con tanti sogni e passioni, ma la sua vita sarà segnata da una serie di eventi che lo cambieranno. Soprattutto l'incontro in gioventù con una donna più grande di lui, bella e misteriosa, lo influenzerà fino a renderlo l'uomo che tutte sognano...

Diventerà un torero molto amato come suo padre e dopo una serie di relazioni sbagliate s'innamorerà dell'unica ragazza che non può avere e che diventerà presto la sua ossessione: Madalena, dolce e bellissima. Le cose non saranno facili per loro...


Ben ritrovate, amiche. Ecco a voi la mia lettura del mese: Ricardo – Storia di un matador di Lina Giudetti. Prequel del romanzo “Il mio Matador”. Genere romance.

Vi piace l’atmosfera calda e passionale che solo una terra come la Spagna sa regalare? Allora questo libro fa per voi. Io amo gli scenari spagnoli, se poi tutto è condito con quel tocco di romanticismo, a volte anche un pizzico di quel dolore che rende tutto più vero, allora sì, questa storia fa anche al caso mio. 

Ma torniamo alla trama. Le vicende di un giovane si intrecciano sullo sfondo di quella che per gli spagnoli è la fonte della loro storia: la Corrida. Ricardo è il figlio adolescente del grande torero, amato in tutto il paese, Fernando De la Vega. Un uomo che nell’arena diventa l’anima di tutta la città di Valencia. Un uomo con profondi principi e tutto d’un pezzo, ed è con questa figura che Ricardo è cresciuto. Il giovane De la Vega infatti, ha un senso per la famiglia e il rispetto altrui che sono rari da vedere oggigiorno. Ricardo adora il proprio padre e adora anche la bella fidanzatina Noelia. Ma come per ogni adolescente, in questa storia possiamo scorgere le prime inquietudini, i primi palpiti di cuore e quel desiderio di esplorare nuovi confini, che portano il nostro affascinante Ricardo a sognare un rapporto più intimo con Noelia.

Che stronzo che ero. La mia ragazza quella sera era sconvolta e forse solo bisognosa di un po' di tenerezza, mentre io non riuscivo a fare altro che pensare a come sarebbe stato bello infilarle la mano nella scollatura del vestito e farla scendere fino a toccarle i seni. Ardevo dalla voglia di sentirli tra le mie mani, ma tenni per me ogni fantasia e non mi azzardai neppure ad accennare l'ombra di una carezza intima.


Lei però, non si sente pronta a fare un passo così importante e tra piccoli litigi e qualche broncio, Ricardo, anche grazie ai preziosi consigli del padre, decide di vivere la sua storia d’amore un passo per volta. Ciò che dovrà accadere accadrà e arriverà quel giorno quando il suo sentimento per Noelia potrà essere finalmente espresso in tutta la sua forza. Eccome se arriverà, e qui la scrittrice ha saputo descrivere il momento più importante della vita di un ragazzo, come la prima volta, in modo così reale da renderla speciale. Prima volta che non svelo se positiva o negativa per la coppia, dovete scoprirlo voi.

«Scusami, non volevo farti arrabbiare, ma a volte, non riesco a trattenermi dal fare lo stronzo!» 
«Oh, soltanto a volte? Ultimamente lo fai spesso! Non facciamo altro che discutere di un solo argomento ormai.»«Ed è solo colpa mia?»La voltai verso di me per far sì che mi guardasse negli occhi e lei si accigliò di nuovo.


La vita di Ricardo scorre tutto sommato tranquilla, tra l’impegno nello studio, gli amici e le corride di Fernando che lui, la madre Adele e i nonni paterni, non ne perdono nemmeno una. Il sostegno e l’incoraggiamento sono fonte di gioia per il matador e un giorno anche Ricardo porterà avanti la tradizione di famiglia, perché quello è il destino di ogni De la Vega. L’autrice è riuscita, anche in questo caso, a rappresentare il fascino di un’usanza così radicata nel cuore degli spagnoli e i dubbi etici che la corrida porta, ahimè, sempre alla ribalta. Perché per quanto sia una tradizione, è pur sempre un fenomeno cruento, c’è poco da fare. 

La Giudetti sa come descrivere le emozioni dei personaggi, sia quando si combatte nell’arena che quando lo si fa nella vita di tutti i giorni. Sembra di vivere in prima persona i piccoli e anche grandi drammi che colpiscono il giovane Ricardo, aiutandolo a crescere forse fin troppo in fretta. Si sa, il dolore segna, e se questo ti colpisce da ragazzo rimarrà radicato nel tuo essere per molto tempo. La vita è fatta di tante emozioni e in questo libro ne troverete moltissime. Emozioni dolci, sentimenti forti, passione, tutti ingredienti che ne fanno una storia da leggere e assaporare momento per momento. Quindi cosa aspettate? Andante anche voi a tuffarvi nel mondo di Ricardo, lui vi condurrà alla scoperta di una vita tutta da godere. 
Alla prossima!



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