Fare il dottore a New York non è semplice, soprattutto se, come me, gestisci una clinica privata piena di incompetenti con il vizio dell’assenteismo. Negli ultimi sei mesi ho dovuto eseguire fin troppe operazioni di routine: di norma non sarebbe un problema, se non fosse che io ho abbandonato da un pezzo la medicina generale, adesso dovrei essere un dannato terapeuta… Così, quando al mio team si è finalmente aggiunta una persona più capace, ero al settimo cielo. Questo finché non ho scoperto che il nostro nuovo dottore non era altri che la donna che mi ha dato buca due settimane fa. La stessa che mi ha piantato in asso dopo che avevamo deciso di spostare nella realtà le nostre bollenti chat online…
Mie adoratissimi Dreamers bentrovate.
Oggi ho letto per voi Come non innamorarsi del capo,
secondo libro della “The Coffee” series, scritto da Whitney G. e
pubblicato per noi, popolo di lettori italiani, dalla Newton Compton Editori. (
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)
Se nel primo capitolo, Un adorabile cattivo ragazzo, avevamo
avuto a che fare con Michael e Mya il proprietario di una casa editrice e della
sua assistente, qui facciamo la conoscenza di Garret e Natalie.
I nostri due protagonisti sono rispettivamente Medico, proprietario di uno studio medico tra i più noti di New York, e la sua specializzanda.
I nostri due protagonisti sono rispettivamente Medico, proprietario di uno studio medico tra i più noti di New York, e la sua specializzanda.
Scrivere la recensione di questo libro è complicato e non
perché non mi sia piaciuto ma perché la storia e il suo svolgimento è
praticamente già raccontato nella trama di presentazione.
Garret, impegnato terapeuta, non ha tempo per le relazioni
amorose ma non disdice il sesso occasionale senza alcun impegno, per questo
frequenta un sito web di incontri.
Proprio tra le chat di questo sito incontra JerseyGirl7, una
misteriosa utente con cui scambia chat roventi.
Inutile dire che la donna accalappia la sua fantasia erotica
e catalizza i suoi pensieri, quando fissano un incontro per rendere reali le
loro fantasie, lei non si presenta.
Se avete letto la trama su, in alto, di certo non vi starete
chiedendo il perché.
Ecco quindi la domanda che rivolgo alla Newton è: Perché? Perché
rivelare così tanto di libro già oltremodo povero di parole?
Non ho amato per niente in questo libro, come del resto nel
primo, la brevità.
Poco più di cento pagine per una storia che secondo me ne
avrebbe richieste, e meritate, almeno il doppio.
Tutto scorre davvero troppo velocemente senza dare il giusto
spessore né ai protagonisti, né all’ambientazione né, tantomeno, alla storia in
sé.
Grande pregio di questo racconto è la scrittura dell’autrice.
Whitney G. con la sua scrittura fresca ci regala una lettura
divertente che vi strapperà sorrisi in più di un’occasione.
In conclusione direi che la storia, se fosse stata arricchita
ed ampliata, avrebbe avuto le carte in regola per essere una di quelle letture
difficili da dimenticare, purtroppo però non è stato così e non mi resta che
catalogare “Come non innamorarsi del capo” tra le letture piacevoli ma, di
certo, non indimenticabile.
E voi lo avete letto? Lo leggerete? Fatemi sapere cosa ne
pensate.
Nel frattempo non mi resta che salutarvi e darvi appuntamento
alla prossima lettura.
Letto e piaciuto ma troppo breve
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