04 settembre 2015

Recensione "Ascolta il tuo silenzio" di L. Cassie


Succedono cose nella vita in grado di ferirci terribilmente, cose per le quali non sempre esiste una spiegazione. Accadono e basta.
Jennifer, tutto questo, lo sa fin troppo bene. Sono passati quasi tre anni dal giorno in cui la sua vita è cambiata drasticamente. Nulla è mai più tornato come prima, nemmeno lei è la stessa di un tempo. Sì è chiusa a riccio, in un silenzio ostinato dal quale si sente protetta.
In pochi sanno la sua storia, in molti la giudicano, la prendono in giro, l’allontanano. Nessuno vuole una “sfigata” come lei nella propria cerchia di amici, come se frequentarla fosse la peggiore delle condanne. Jennifer non può fare a meno di sentirsi di troppo, inadatta e fuori luogo. Si sente incompresa e diversa da tutti, o meglio... è così che gli altri la fanno sentire.
È sola e ha paura di esserlo per sempre, ma un giorno alla sua porta si presenta Cedric, un ragazzo pronto ad aiutarla. Riuscirà a fidarsi di lui?




Una lettura breve, intensa... ma banale. Questi sono i tre aggettivi che mi sono venuti in mente appena finito di leggere "Ascolta il mio silenzio" di L.Cassie.
Una lettura "pesante" concedetemi il termine; che si, fa riflettere e aprire gli occhi sulla quotidianeità e l'attualità odierna, ma al tempo stesso ti fa chiedere non era forse meglio incentrarlo sul vero dramma?

Jennifer Martin's vuole nell'invisibilità e nel silenzio ma alcuni compagni di scuola non sono dllo stesso parere, per loro è di vitale importanza denigrarla e insultarla in diversi modi, che siano insulti sulla sua persona o semplicemente con gesti di cattiveria.
Jenny cerca di non dar loro peso, ma è difficile.
L'unica persona in grado di spalleggiarla si rivela essere il nuovo professore di atletica: Cedric Esposito.
Tra Cedric e Jenny si instaura un legame di sincera complicità: per qualche assurdo motivo lui riesce a capirla meglio di chiunque altro e in breve tempo instaurano un rapporto epistolare tramite la chat di un social network.
Le loro conversazioni avvengono quasi sempre dopo la fine delle lezioni di Jenny, lei gli confida le sue giornate e lui sta semplicemente ad ascoltare cosa Jenny ha da dirgli. Così complice anche il fatto che Cedric non è più un suo professore e la crescente attività epistolare, dopo il classico scambio di messaggi Jenny viene invitata da Cedric ad uscire insieme. L'invito giunge inaspettato per Jenny, in 18 anni lei nn è mai uscita con nessun ragazzo.. o per meglio dire con nessuno in generale e questo la destabilizza ma allo stesso tempo ne è lusingata. La serata trascorre serena e in armonia ma il rientro a casa si rivela essere un po' turbolento perchè Cedric sempre più attratto da Jenny decide di baciarla. Jenny è disorientata e in preda al panico fugge a casa lasciando Cedric senza una spiegazione. Cosa spinge Jenny a chiudersi in se stessa e a non concedere molto di se agli altri? Riuscirà a sbloccarsi e a vivere una vita piena e serena?


Adolescenza non vuol dire solo abiti alla moda e smartphone, spesso, troppo spesso, significa bullismo e, come in questo caso, morte.

Sono rari i libri che trattano argomenti di attualità, benchè meno storie di vita quotidiana che trattano un argomento così delicato come la depressione e il bullismo.
Confesso che non amo molto leggere questo genere di lettura, perchè trovo in essa una via di fuga dall'amarezza della vita reale ma in questa c'era una tenera storia d'amore che doveva alleggerire tutto il brutto vissuto dalla protagonista... cosa che in realtà non ha fatto molto. Se l'obiettivo era quello di far riflettere su determinati argomenti, sono rammaricata nel dire che l'obiettivo è stato centrato per metà.
C'è una cosa che mi ha deluso, e non poco aggiungerei, per metà libro la Casie ti fa capire che il trauma subito da Jenny sia di tutt'altra natura, quando invece ho trovato la spiegazione e il trauma stesso un po' banali. Ti ritrovi alla fine della sua confessione con un pugno di mosche in mano... e non perchè il trauma affrontato da Jenny non sia importante o stupido, ma perchè ha ingigandito il tutto più di quanto non fosse necessario... ok gli insulti, ok il disagio, ma a mio parere è stato tutto troppo estremizzato per cercare di dare un senso profondo alla storia, quando quello che per me il vero dramma è la storia di Molly. Li si che si poteva costruire una storia importante.
In alcuni sprazzi Jenny risulta essere acida, incoerente e mi dispiace dirlo anche un po' egoista. Salvo poi pentirsene a conti fatti.
Cedric stesso per avere 28 anni si rivela essere un ragazzo non molto affidabile, vuole aiutare Jenny ma al primo problema non si fa sentire per settimane.. un POV Cedric poteva riequilibrare l'ago sulla bilancia e far segnare qualche punto a suo favore, invece dobbiamo accontentarci delle poche righe che concede a Jenny.
In tutto questo c'è del potenziale ma bisogna saperlo sfruttare al meglio con una bella storia che sia vera o meno poco importa... ma che riesca a lasciare un segno più profondo di quanto non abbia fatto questo breve racconto.
5 cupcake per il tema... ma solo 2 e 1/2 per la struttura e lo stile del racconto.



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