08 settembre 2015

Recensione: "Il calore della notte" di Sylvia Day


In un mondo parallelo, i Guardiani dei Sogni combattono contro gli Incubi per salvaguardare gli esseri umani. Connor, uno dei guerrieri, è in grado di dare vita alle più sfrenate fantasie erotiche di ogni donna. Esiste nel crepuscolo tra il sonno e la veglia e procura alle donne piaceri inimmaginabili, alimentati dalla loro energia sessuale. Ma la violenza e la lotta stanno adesso separando il mondo reale e quello dei sogni e Connor deve affrontare una pericolosa ricerca nel regno umano... e tra le braccia di un'eccitante seduttrice.


Stacey Daniels è sempre stata attratta dall'uomo sbagliato e il guerriero muscoloso e virile che si presenta alla sua porta non fa eccezione. Stenta a credere che quest'uomo ferito arrivi da un altro mondo, dove i sogni erotici devono sopravvivere ad ogni costo, un mondo pieno di pericoli che hanno seguito Connor fino alla sua casa. La passione tra loro scoppia impetuosa e rovente, ma un grave pericolo li minaccia. Riuscirà Connor a sconfiggere l'oscuro nemico che dà loro la caccia, e Stacey ad abbandonarsi alle promesse che lui le fa ogni volta che le sue mani sensuali la accarezzano?


“Non era bello nel senso di carino. Era bello come brughiere selvagge, o come il Serengeti. Ruvido e indomito. Incuteva un timore riverenziale”. 

Salve gente,  è un piacere immenso essere qui. 
Ho voluto iniziare con la frase sopra citata, perché ha contribuito a far scattare quel “click”, che mi porta a divorare un libro di cui so poco. Confesso, ho cominciato la lettura con una certa diffidenza. Conoscevo l’autrice solo per essermi imbattuta più volte in lei sul Web, ma non attraverso i suoi lavori. E come parte questa conoscenza? Leggendo la saga  de “I Guardiani dei Sogni”. 
La prima cosa che ho pensato è stata: “Ti prego, ti prego, fa che non spuntino frustini o altre diavolerie del genere”, e la fortuna mi ha assistito. Da un po’ di tempo a questa parte, di aggeggi strani e sesso violento ne ho abbastanza. Sono una Dark dal cuore di zucchero, portate pazienza.           

Torniamo al nostro libro: “Il Calore della Notte”, sequel de “I Piaceri della Notte” di Silvya Day. 
Bene, questa seconda parte si snoda per lo più attorno alla figura dell’alieno Connor Bruce, migliore amico di Aidan Cross, capitano delle Guardie dell’Élite che proteggono i sognatori della terra dagli Incubi. 
Un uomo… be’, non proprio un uomo; un puro sangue alto quasi due metri, biondo e dagli occhi color del cielo. 
Ho tutta la vostra attenzione ora, vero? Continuiamo dunque. 
Mettiamo che questo guerriero armato di una possente spada medievale, proveniente da una dimensione parallela, decida di arrivare sulla terra per cercare il suo amico finito nei guai, e si presenti bussando alla porta di una madre single in piena fase depressiva, cosa succederà? Una piccola traccia per scatenare il vostro fiuto da segugi.


Ragazze, attaccatevi alle poltrone! Appena varcata la soglia, tempo per il vichingo formato gigante di fare una pennichella ristoratrice, inizia una parentesi di performance sessuali al limite dell’assurdo, che spazza la depressione della poveretta in un baleno.
Molto meglio che imbottirsi di psicofarmaci per soffocare la tristezza, penserete in tante, eccome darvi torto? Il messaggio però che si trae qual è?

“Bello, troppo bello per essere vero, approfitto della situazione dopotutto, domani è un altro giorno!”

Non un granché come messaggio... ehm, scusate, ogni tanto emerge la mamma che è in me. Concentriamoci sul romanzo.
Connor Bruce ha solo due cose in testa; combattere gli Anziani ormai in rotta di collisione con i suoi ideali, e soddisfare le donne.
La povera Stacey Daniels, amica di Lyssa Bates, si ritrova un dio a portata di mano, e non può far altro che soccombere alle attenzioni che le riserva. Connor sa come compiacere una donna, secoli di esperienza li mette in pratica per far capitolare Stacey. Lei comunque non crede che, questo esemplare di maschio all’ennesima potenza, sia in realtà l’uomo giusto. Ha sempre fallito nello scegliere i propri compagni in passato, e ciò la porta a essere diffidente nei suoi confronti, anche se non si tira indietro quando Connor, pur sempre molto delicato a dispetto della sua rude corazza, esterna senza mezzi termini ciò che vuole da lei. E pare che il burbero guerriero, non possa fare a meno di starle appiccicato come la carta moschicida. Sente che Stacey è diversa da tutte le altre donne incontrate nel corso dei secoli.

Uhm… proprio come Aidan quando incontra Lyssa, un po’ scontato e che non aggiunge niente di nuovo.
Ci si può innamorare follemente dopo poche ore, ed essere già ben oltre al “ciao, piacere di conoscerti”. Forse nella vita reale no, ma qui siamo in pieno Hot Fantasy (come mi permetto di classificarlo) e questo alla Day glielo possiamo concedere.

Tutto si svolge in modo affrettato, troppo affrettato. La lotta contro i vertici che comandano il Crepuscolo ha inizio, colpevoli di aver creato una razza di Ibridi che mescolatesi agli Incubi hanno dato vita a qualcosa di raccapricciante. Queste creature assetate di sangue sfuggono al controllo degli Anziani, pronte a sterminare tutto ciò che troveranno sul loro cammino. Esseri abominevoli che sconvolgeranno Connor e Aidan, ma metteranno anche in serio pericolo la vita di Stacey oltre a quella di Lyssa. Da questo momento in poi Connor ha un'unica missione, proteggere Stacey e il figlio di lei a costo della vita. Ma riuscirà la donna a fidarsi del guerriero ciecamente?

«Ti fidi di me?» Non tentò di nascondere le emozioni insite in quella domanda. In quel momento la suamancanza di distacco era al tempo stesso il suo punto di forza e quello debole.Stacey strinse le labbra fino a sbiancarle, poi i suoi occhi si riempirono di lacrime.Connor colpì il tetto dell’auto con il palmo della mano così forte che lei sussultò.«Maledizione! Smettila di pensare a tutti i perdenti del tuo passato e pensa a me! Ti fidi di me?»«Ci siamo appena conosciuti!» ribatté lei con un sibilo. «Non puoi comportarti come se ci conoscessimoda sempre!»

Mi fermo qui per non svelare troppo. 
E’ stata una lettura piacevole, magari da alternare ad altre più intense, tuttavia ha lasciato il dolce in bocca, come dopo aver mangiato una generosa porzione di torta al cioccolato, senza sensi di colpa. Anzi, con la sensazione di sentirsi comunque una strafiga appena si passa davanti a uno specchio. 
E sì, perché una storia dove figurano: bellissimi uomini strabordanti di testosterone, donne in pericolo, sesso e qualche combattimento che rende il tutto dinamico, stuzzicano di certo l’immaginario. 
Al genere femminile piace chi fa sognare, soffrire, ridere. Ma all’universo femminile piace in assoluto chi le fa sentire donne, amate, desiderate, ambite, e l’autrice ha giocato su questo, facendone il punto di forza dell’intero romanzo. Ha camminato sul sicuro, sapendo bene cosa stava mettendo nero su bianco. È una donna, sarebbe risultato strano se non fosse riuscita nell’intento. 
Usando un linguaggio universale ha toccato i tasti giusti, con una scrittura semplice e che va dritta al sodo. Ringrazio Sylvia Day anche per questo, i paroloni, in certi contesti di trama, risultano poco credibili. Non aiutano per niente lo svolgimento degli eventi, anzi, creano una sorta di scimmiottatura di testi ben più impegnativi, che fa storcere il naso a chi vuole solo passare un paio d’ore leggendo qualcosa di leggero, per lasciarsi alle spalle la giornata dura e faticosa.   
Si vocifera ci sarà un terzo capitolo, anche perché il finale lascia non una porta ma un portone aperto, e spero che la trama si snodi più sul lato Fantasy che su quello erotico. Sylvia Day ha già dato tanto da questo punto di vista e… credetemi, descritto molto, molto in profondità. 
A buon intenditor, poche parole. 

Ringrazio tutti, e in particolare Sherazade Marzipan per questa parentesi davvero zuccherosa.

 Alla prossima!

Claudia M.

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