15 novembre 2015

Recensione Un indimenticabile disastro di Jamie McGuire


La cosa più importante per Thomas Maddox è proteggere i suoi fratelli. Travis, con le sue bravate e la sua aria da duro, è quello che gli dà più filo da torcere. Anche ora che nella sua vita è arrivata Abby, l'unica che riesce a tenergli testa e a far breccia nel suo cuore di guerriero.
Il cuore di Thomas, invece, non ha più spazio per i sentimenti. Sembra che per lui, cinico e sfuggente, non valga il detto «quando un Maddox si innamora è per sempre». 
Ma per la sua famiglia è pronto a fare di tutto. Dopo l'ennesimo errore, Travis si trova in una situazione più grande di lui. Thomas sa che per toglierlo dai guai c'è una sola persona che può aiutarlo: Liis. 
Liis che vorrebbe avere tutto sotto controllo, ma in amore non ci sono regole. L'imprevisto è la vera magia. Dal loro primo incontro la ragazza ha capito che non si può sfuggire a quegli occhi. Eppure, costretta a lavorare al fianco di Thomas ogni giorno, per salvare Travis e permettergli di vivere la sua splendida storia con Abby, Liis è messa a dura prova. Perché vederlo lottare per suo fratello le mostra un lato di Thomas che non credeva esistesse. Perché la felicità che prova quando è insieme a lui fa paura. 
Liis sente che tutti suoi tentativi di resistere all'amore stanno per vacillare. Ma il prezzo da pagare forse è troppo alto e la possibilità di soffrire ancora molto, molto vicina.
Jamie McGuire ha fatto delle storie impossibili e indimenticabili la sua carta vincente, con cui ha conquistato i lettori italiani e di tutto il mondo. Sempre al vertice delle classifiche con la trilogia di Uno splendido disastro, in questo nuovo romanzo torna a parlare dei fratelli Maddox. Dell'amore di Abby e Travis di cui ci svela retroscena inaspettati. E di Thomas, del suo cuore tormentato e della ragazza che riesce a sconfiggere la sua corazza. Perché chi ama davvero non si ferma al primo ostacolo. Non si arrende mai.






Lo confesso dopo Travis, l'indimenticabile scavezzacollo della mitica Maddox Family,
avevo mollato il colpo. Un po' perché non apprezzo “la minestra riscaldata” che la McGuire ci
ha propinata nel secondo volume, un po' perchè io sono una da “buona la prima”, ed i sequel
mi lasciano sempre l'amaro in bocca, tuttavia... arriva l'eccezione: Thomas Maddox.
Boom,mi sono innamorata de brutto!
Ad onor del vero va detto che già dal primo libro, il serioso ragazzo mi aveva colpita,
perché a me piacciono i tipi ombrosi, riservati, che hanno sempre qualcosa da svelare e che
sotto la corazza sono da amare “ad vitam”.
Metto da parte gli ormoni da dodicenne, per ora, e vi racconto che accade in questo
secondo capitolo dedicato ai Maddox Bros.
Liis è una “workaholic”, come direbbero i cari inglesi, ama il proprio lavoro di traduttrice
per il Bureau, ama le sfide ed è con tale spirito che si trasferisce dalla fredda Chicago
all'assolata San Diego: una svolta dettata da una storia d'amore finita e dalla voglia di
cambiare aria.
Appena arrivata conosce in un bar un affascinante uomo, con cui passa una bollente
notte di sesso.. il mattino dopo quello stesso uomo, di cui neppure conosce il nome, si rivela
essere il suo vicecapo!
La storia si fa dunque interessante, nonostante Travis ed Abby siano presenti quel tanto
che basta per avermi fatto pronunciare un sonoro “ecchepallee”, ma i continui battibecchi fra
Liis e Thomas rendono la trama interessante e meno scontata.



Liis è tosta, intelligente, non si fa intimorire dal caratteraccio di Thomas, anzi, lo sfida di
continuo e vedere lui perdere il proprio self control vale almeno metà del libro.




Gli intrecci non mancano, la loro storia è complicata, lei è reticente e a tratti
esasperante; la sofferenza di Thomas spesso trapela dai suoi racconti, l'immagine di lui
undicenne che si accolla i fratellini, un baby Travis, e diventa improvvisamente un padre per
essi mi ha davvero commossa. La promessa a sua madre, che lo porta a non rivelare ciò che fa
davvero nella vita, è fonte di grande frustrazione per lui.
Ho riletto alcune parti più e più volte, e anche se avrei voluto dargli una testata e due
schiaffoni per alcuni suoi discutibili atteggiamenti, l'ho perdonato. Si è fatto da solo, ha
cresciuto una famiglia, col cuore gonfio di dolore, ricacciando lacrime e recriminazioni. Questo
fa di lui un uomo, un grande uomo e non solo per la stazza.
E quando davvero decide di amare, come da tradizione Maddox, lo fa per sempre. La
cara Liis a quel punto tentenna e alla fine si arrende... io sarei caduta ai suoi piedi già al primo
capitolo, facendo risparmiare inchiostro e abbattendo così meno alberi!


  “Ho amato lei, prima. Ma tu Liis.. non amerò mai nessuna donna come te”.
                    “Non siamo persone ferite Liis, siamo due cicatrici identiche...”


“No sei un disatro. Non avrei mai perso la testa per un disastro.”
“Io non ti voglio soltanto, Liis. Io ho bisogno di te, e questo non finirà.”



Questo libro è molto diverso dai precedenti, più maturo oserei dire, impostato
diversamente non solo per la natura della storia, (che dovete leggere perchè non vi racconto
più nulla) ma anche per la diversa maturità dei personaggi e la narrazione. Trovo che l'autrice
abbia fatto un notevole passo in avanti, donando a questo secondo episodio proprio la marcia
in più necessaria a staccarsi dai precedenti.
Giudizio: quattro cupcakes e Thomas me lo tengo!






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