01 luglio 2016

Un the in compagnia di Rosanna Fontana





Benvenuta Rosanna Fontana e grazie per essere qui con noi. Iniziamo la nostra chiacchierata con la prima domanda:



Come nasce in una persona la passione per la scrittura?
Credo che la decisione di mettere nero su bianco le proprie storie possa seguire percorsi diversi, a seconda dei propri vissuti. Nel mio caso è stato un percorso piuttosto articolato. Ho cominciato a scrivere poesie sporadicamente dalle elementari, ma mi rendevo conto che la mia strada era la narrativa. Amavo fantasticare e inventare storie. Mi mancava però la costanza di scriverle. Questa maturità mi è arrivata dopo i trent'anni e da allora non mi sono più fermata.


Un valido scrittore deve essere prima un ottimo lettore?

Senza dubbio. Solo chi ha letto tanto può entrare nei meccanismi della scrittura. Credo anche che un punto di forza sia la varietà di ciò che si legge. Conoscere stili e linguaggi espressivi diversi è molto arricchente.




Parlaci delle tue opere, a quale target di lettori si rivolge?
Trattandosi di romance, si potrebbe pensare a un target femminile. C'è da dire che mi piace utilizzare l'etichetta del rosa perché l'amore e i sentimenti non possono mancare in una mia opera, ma adoro mescolare generi e stili diversi. Ho provato il giallo, l'erotico, il chick lit. Insomma, mi piace sperimentare. In questo senso credo che tutti possano trovare tra i miei libri una storia di proprio gusto.

Cosa ha fatto scattare la scintilla che ha portato alla luce la tua ultima fatica letteraria?

Il mio ultimo romanzo, Tango e tarocco, ha avuto una genesi particolare. Stavo scegliendo la cover per il mio libro precedente. La mia grafica mi aveva proposto un bozzetto che non trovavo adatto per quell'opera, ma che mi piaceva molto. Così ho deciso di costruire una storia che ruotasse intorno agli elementi presenti nella copertina. E devo ammettere che scriverlo mi ha divertito moltissimo.

Cosa pensi del connubio scrittura-web-social. Oggi un autore non ha altro modo per far conoscere se stesso e le sue opere?
Sicuramente l'interazione con web e social è fondamentale per diffondere la propria opera in formato ebook. I canali tradizionali tipo fiere e presentazioni possono andar bene per autori più conosciuti o con casa editrice, tuttavia nella mia esperienza sono state esperienze piacevoli a livello umano, ma inutili a livello di marketing. Io cerco di promuovere i miei libri attraverso l'interazione con i gruppi e questo spesso mi porta via un tempo paragonabile alla stesura dei miei lavori.

Che speranza ha un autore di riuscire a scalare le vette senza essere sommerso dai milioni di libri che ogni anno si pubblicano?
Come si suol dire, la speranza è l'ultima a morire. Ogni uscita potrebbe essere quella buona. Se si abbandonano i sogni, anche scrivere per gli altri perde di senso

Quali sono i pro e i contro tra pubblicare in Self oppure ricevere un contratto da una Casa Editrice?
Io ho provato entrambe le esperienze. Mi reputo fortunata perché la mia Casa Editrice è una di quelle che ancora crede nell'editing del testo e in questo senso mi ha fornito interessanti insegnamenti. Nonostante ciò, mi piace anche mettermi in gioco e prendere da sola le mie decisioni. E da questo punto di vista il mondo del selfpublishing è il massimo.

Qual è il libro che più hai amato leggere e che ti ha fatto dire: “Avrei voluto scriverlo io”.
Sicuramente Jane Eyre, anche se ho amato alla follia anche capolavori più recenti come L'eleganza del riccio e Mille splendidi soli.

In tre parole descrivi la tua scrittura.
Fantasiosa, ironica, variegata.


I consigli sono sempre preziosi, cosa ti senti di raccomandare a un autore che decide di dare vita al proprio sogno e buttarsi nel mondo dell’editoria?
Di consigli da dare ce ne sarebbero tanti, ma secondo me il più importante è quello di non essere precipitosi a pubblicare. Bisogna avere un testo di qualità per emergere e si devono conoscere i meccanismi della promozione per essere letti. Altrimenti il rischio di fare un enorme buco nell'acqua è dietro l'angolo.

Siamo giunti alla fine. Ancora un grazie speciale Rosanna Fontana e un grosso in bocca al lupo per il futuro.

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