01 aprile 2015

Segnalazioni di Marzapane


Narrativa young adult dai 14 anni
Pag. 448
Euro: 14,90


THE PROGRAM

di Suzanne Young

Una grande storia d’amore in un’inquietante cornice distopica:
il primo indimenticabile capitolo di una nuova serie bestseller del New York Times.

De Agostini
dal 21 aprile in libreria

Sono i nostri ricordi a renderci ciò che siamo?
Un romanzo avvincente che risponde a domande senza precedenti  (Publishers Weekly)

Una storia romantica e adrenalinica in cui niente è come sembra. Booklist Starred  Review

Sloane sa perfettamente che nessuno deve vederla piangere. La minima debolezza, o il più piccolo scatto di nervi, potrebbero costarle la vita. In un attimo si ritroverebbe internata nel Programma, la cura ideata dal governo per prevenire l’epidemia di suicidi che sta dilagando fra gli adolescenti di tutto il mondo. E una volta internata, Sloane dovrebbe dire addio ai propri ricordi… Perché è questo che fa il Programma: ti guarisce dalla depressione, resettandoti la memoria. Annullandoti.
Così, Sloane ha imparato a seppellire dentro di sé tutte le emozioni. Non vuole farsi notare, non ora che suo fratello è morto e lei è considerata un soggetto a rischio. L’unica persona che la conosce davvero è James, il ragazzo che ama più di se stessa. È stato lui ad aiutarla nei momenti difficili, lui a farle credere che ci fosse ancora speranza. Ma, quando anche James si ammala, Sloane capisce di non poter più sfuggire al Programma. E si prepara a lottare, per difendere i propri ricordi, a qualunque costo.

L’autrice Suzanne Young
SUZANNE YOUNG vive in Arizona e insegna inglese nelle scuole superiori. Quando non è impegnata a scrivere romanzi, colleziona ricordi da cui trarre ispirazione per le sue storie.

The Program è il suo primo romanzo pubblicato in Italia.


Novità Fazi di Maggio


Noam Chomsky - Ilan Pappé
Palestina e Israele: che fare?

Una riflessione urgente e tempestiva ci accompagna verso un nuovo modo di pensare la questione palestinese. L’Operazione Margine di Protezione, il più recente attacco di Israele su Gaza, ha provocato la morte di migliaia di palestinesi e spianato la strada a un’altra conquista territoriale da parte di Israele. L'acuirsi delle tensioni tra i due popoli, la recente rielezione di Netanyahu, il difficile ruolo degli Stati Uniti come mediatore tra i due governi, rende quanto mai necessario un nuovo confronto sull'ipotesi di uno stato unico come soluzione del conflitto. In questo breve saggio, i due autori discutono sul futuro dei palestinesi e sui modi con cui la comunità internazionale può fare pressione su Israele e Palestina per mettere fine alle continue violenze da entrambe le parti.


Hilary Mantel
I giorni del terrore
La storia segreta della Rivoluzione - terza parte
La monarchia è abolita. La Francia ha ora come ministro della Giustizia Danton e come suo segretario Desmoulins. Cadrà la testa di Luigi XIV e quella dell’odiata regina austriaca. La guerra dilania ancora il paese e per compattarsi contro il nemico, contro il timore di cospirazioni a danno della neonata Repubblica, viene istituito, proprio da Danton, il Tribunale rivoluzionario. Ma Robespierre non ne vuole assumere la presidenza: il potere porta con sé lo spettro della corruzione e del tradimento e lui vuole combattere per una Repubblica virtuosa, scevra dai compromessi che altri accettano e dagli odi che vedono le fazioni politiche lacerarsi l’una con l’altra.

È amico fraterno sia di Camille Desmoulins che del patriottismo di Danton. Ma, quando all’ordine del giorno c’è la parola Terrore e per fermare il nemico esterno vengono sospese la garanzie repubblicane, perfino l’amicizia può diventare un sentimento molto pericoloso.


Thomas Fazi
La battaglia per l'Europa
Perché dallo scoppio della crisi economica abbiamo assistito a un progressivo svuotamento delle istituzioni democratiche? Chi ha davvero interesse a proseguire con le misure di austerità? 
Ha ragione chi sostiene che all’interno dell’euro non c’è futuro per l’Italia e gli altri paesi periferici, o è vero il contrario?
Questo saggio mette a fuoco l’importanza storica dell’attuale crisi dell’Eurozona. 
Per Thomas Fazi le élite dell’Unione Europea hanno cavalcato il crash finanziario per imporre scellerate politiche neoliberali, mettendo a rischio la coesione sociale e il fondamentale sistema del welfare. 

Argomentando la sua tesi con varie fonti, oltre a fornire un’urgente e convincente critica dell’unione monetaria nel suo stato attuale, Fazi sostiene che l’austerità propinata dall’UE come medicina non può essere considerata solo il frutto di una miopia politica e ideologica, ma è parte di un preciso disegno che accomuna le élite e i poteri forti privi di ogni controllo democratico nel tentativo di smantellare lo stato sociale e portare a compimento il progetto neoliberale.


Michel de Montaigne
La fame di Venere
La Fame di Venere è il secondo di sette piccoli volumi in cui la Fazi pubblicherà, con una nuova traduzione, la raccolta completa dei Saggi di Montaigne.
In questo libro sono stati raccolti alcuni saggi che il grande filosofo francese scrisse negli ultimi anni della sua vita e in cui si tratta dell’amore, non quello ideale ma quello erotico. È un argomento dal quale Montaigne può prendere le giuste distanze, se non altro perché il suo corpo non riuscirebbe ormai più, come egli stesso sostiene, a rendere giustizia alle sue voglie. L’istituto del matrimonio non sembra tollerare gli amplessi estenuanti. Per altro verso, l’attrazione erotica è troppo potente per piegarsi ai vantaggi economici e sociali o ai calcoli razionali tipici del matrimonio. 

Montaigne identifica l’amore con il sesso e lo caratterizza come un’alleanza tra immaginazione e corpo che torna a tutto vantaggio di quest’ultimo. Secondo Montaigne, l’amore erotico è una passione bassa, passeggera, volubile e contingente. Venere è una dea volubile, incostante e insaziabile. Non si fa problemi ad abbandonare un marito per assaggiare di nuovo l’intensità di un rapporto sessuale. La sua fame non può essere soddisfatta, «sopravvive anche quando si è sazi» e «sconfina di continuo».


Giulio Querini
Sotto il grande cielo del Madagascar
Il gesuita Padre Saverio, oltre che di teologia, si è sempre interessato anche di economia e, a Roma, ha seguito le lezioni di Federico Caffè, un professore che sosteneva la necessità di affermare un “nuovo umanesimo”. Il sacerdote decide di partire come missionario per il Madagascar, un paese sul quale si è documentato a lungo. Arrivato a Tananarive, sente parlare del Maestro, un uomo che nessuno ha mai visto, la cui dottrina rispetta il bisogno di “miracolo e mistero” del popolo malgascio, contro l’occidentalizzazione forzata del paese. Dopo qualche tempo, viene trasferito a Tuler, una piccola cittadina nel sud del paese, e comprende pienamente che ormai è il Maestro – e non la Chiesa – ad attirare un numero sempre più alto di seguaci.

C’è tra questi Anita, un’affascinante ragazza che vende mandarini al mercato, con un figlio piccolo a carico. Tra il prete e la ragazza nasce una storia d’amore che diventa tormento per padre Saverio. L’autore è un economista che ha frequentato per decenni il Madagascar e lo conosce come pochi altri. La misteriosa figura del Maestro riecheggia gli insegnamenti del famoso economista Federico Caffè, maestro dell’attuale Presidente della Banca Centrale Europea, scomparso in misteriose circostanze nel 1987 e mai più ritrovato. Nel romanzo si assaporano le atmosfere uniche dell’ultimo paradiso terrestre rimasto sulla faccia della Terra, dove la storia sembra essersi fermata agli inizi della nostra storia.


Isabella Pedicini 
Ricette umorali. Il bis
Dopo le questioni esistenziali affrontate tra mestoli e fornelli nel primo volume di Ricette umorali, Isabella Pedicini torna a parlare di cibo come base della nostra conoscenza, custode della memoria in senso proustiano, e cartina al tornasole delle nostre inclinazioni del momento.
Tra il drammatico risucchio delle escargot sulla Senna agli aperitivi da telefilm, l'autrice ripercorre ricette italiane ed europee arricchendole con stati d'animo, suoni, colori, esilaranti battute sul way of life inevitabilmente connesso al cibo. In questo modo la soupe à l'oignon diventa simbolo politico di riscatto sociale, la madeleine da supermercato (senza Swann) un'icona del marketing, mentre le Braci di Sandor Marai diventano lettura indispensabile per fare un buon barbecue.
Ogni capitolo prende in esame un solido della geometria euclidea: ricette da cubo, da prisma, da parallelepipedo si alternano raccontando letture, esperienze, umori e spigoli del carattere di chi si mette a tavola o ai fornelli.

Novità di Aprile


Roberto Mangabeira Unger 
Politics
Politics è una raccolta di testi scelti dell'opera principale del filosofo e politico brasiliano Robert Mangabeira Unger. I suoi testi hanno ispirato la politica di Barack Obama, Luiz Inácio Lula, Ed Miliband, leader del partito laburista inglese,  di  Vicente Fox e Ricardo Lagos, ex presidenti di Messico e Cile.
Alla radice della teoria sociale di Unger, docente a Havard dall'età di 29 anni, c'è l'idea di «società come creazione umana». Al contrario delle maggiori teorie sociali moderne, soprattutto quelle marxiste che hanno sviluppato una «scienza della storia», Unger - critico nei confronti del neoliberismo ma anche di una certa, pericolosa, sinistra - ci insegna che «la società è concepita e creata dall'uomo, piuttosto che l'espressione di un fondamentale ordine naturale».
Come afferma il docente e studioso cinese Cui Zhiyuan nella sua introduzione, il lavoro teorico di Unger è un tentativo di portare il concetto di «società come creazione dell’uomo» fino in fondo, per sviluppare una teoria sociale radicalmente antinaturalistica e antideterminista. In questo senso, la tesi di Unger prevede una doppia ribellione: contro la teoria sociale classica, con le sue radici deterministe, e contro i retaggi del positivismo.


Wilhelm Schmid
Serenità
Abbracciare la vita nella pienezza delle sue stagioni: è questo l'insegnamento classico di ogni ars vivendi. E Wilhelm Schmid, in quest'ultimo libro, suggerisce «dieci passi per raggiungere la serenità, che possono emergere dalle nostre osservazioni, dalle nostre esperienze e da ciò a cui siamo sopravvissuti».
Come un moderno Montaigne, con la leggerezza dei grandi pensatori, l'autore ragiona sul concetto principe della filosofia occidentale, la serenità. Il cammino dell'uomo, nel nostro tempo, è diventato una corsa senza meta, dominata dalla brama di un successo irraggiungibile ed effimero, verso un futuro che ci impedisce di vivere il qui e ora. La vecchiaia è una minaccia, non più il coronamento di un'esistenza piena.
Dobbiamo riappropriarci della serenità per riconquistare la joie de vivre e, per farlo, un primo passo è pensare le diverse fasi della vita come tappe di un viaggio di cui la vecchiaia è il capitolo finale al quale affidarsi «con la maggiore tranquillità possibile».
Quello che sembra dirci Schmid è che vivere non è morire, ma affinare l'arte di saper invecchiare.




Wilkie Collins
La donna in bianco
Quale terribile segreto nasconde la misteriosa figura femminile che si aggira per le buie strade di Londra?
È solo il primo di una serie di intrighi, apparizioni e sparizioni, delitti e scambi di identità che compongono la trama de La donna in bianco, tessuta con magistrale sapienza da Wilkie Collins. Nel 1860 Charles Dickens pubblicò il romanzo a puntate sulla sua rivista All the Year Round, suscitando uno straordinario interesse nel pubblico che seguì per un intero anno le vicende della sventurata Anne Catherick e quelle degli altri personaggi, descritti con impareggiabile abilità psicologica, come l'impavida Marian Halcombe, il coraggioso Walter Hartright e l'affascinante quanto ambiguo conte Fosco. 

Il lettore moderno non può che rimanere piacevolmente intrappolato negli ingranaggi di questa straordinaria macchina narrativa, diventata un musical nella trasposizione di Andrew Lloyd Webber, e che ha segnato per sempre la tradizione del mistery, facendo guadagnare al suo autore l'attributo di "padre del poliziesco moderno". 




Henry James
Indignazione
Accattivante romanzo di costume, ultima opera di James rimasta per molto tempo inedita in Italia, Indignazione si fonda sull'incontro/scontro tra l'America e l'Europa a suon di opere d'arte destinate al collezionismo. 
Il ricco americano Breckenridge Bender arriva in Inghilterra con l'intento di acquistare alcuni capolavori dalla collezione d'arte dell'indebitato Lord Theign. L'uomo d'affari e l'aristocratico entrano in conflitto durante la trattativa quando un giovane esperto, nel tentativo di consolidare la propria reputazione nel campo, fornisce una valutazione molto più alta del previsto di uno dei dipinti. Da quel momento la battaglia per il possesso dell'opera diviene di dominio pubblico arrivando sulle pagine di tutti i giornali e coinvolgendo l'intera nazione sul tema del progressivo depauperamento del patrimonio artistico inglese.

Nel romanzo, il contrasto tra il valore di mercato e la ricchezza intrinseca di un'opera d'arte si mescola ai caratteri ben congegnati di un'aristocratica famiglia inglese: l'opera, ispirata da un curioso fatto di cronaca e cioè la vendita da parte del duca di Norfolk di un famosissimo dipinto di Holbein, racconta la "minaccia" che i collezionisti americani esercitavano sull'Inghilterra del primo Novecento. 

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