Trama
Sono passati dodici anni dall’ultima volta che Tru Bennett ha visto Jake Wethers, quello che una volta era il suo migliore amico nonchè il ragazzo di cui era innamorata.
Jake Wethers, sexy, tatuato e deliziosamente cattivo nonché la voce e la mente dietro i “The Mighty Storm”, una delle band più famose del mondo, si è lasciato dietro Tru ed il suo cuore spezzato quando dall’Inghilterra si è trasferito negli Stati Uniti con sua famiglia, quando entrambi avevano quattordici anni.
Ma quando Tru deve intervistare Jake per la il giornale musicale per cui lavora, nessuno dei due è preparato alle scintille tra di loro non appena si ritrovano nella stessa stanza. Il problema è che i loro sentimenti hanno un ostacolo da superare, Will il fidanzato di Tru.
Ed è allora che Jake fa a Tru una proposta di lavoro che non può rifiutare, viaggiare per il mondo con lui e con la sua band. Accettare il lavoro significa per Tru lasciarsi dietro Will, ma significa anche passare una considerevole quantità di tempo con Jake.
Riuscirà Tru ad essere forte abbastanza da resistere al cattivo ragazzo che una volta possedeva il suo cuore oppure si arrenderà, rischiando tutto per una notte con il più famoso dongiovanni del mondo?
Ma Jake non vuole essere suo amico. La assume come biografa ufficiale della sua band ed inizia con lei un gioco che io considero quello del gatto col topo. Perché insomma diciamocelo, quando un divo del rock tatuato e superfigo fa di tutto per toccarti, per restare solo con te, è geloso del tuo fidanzato ma anche del suo assistente gay perché semplicemente è lì, che segue ogni tua mossa e ti vuole... due domande te le fai e basta. Tutto li. E quando ti rispondi, capisci che nel bene e nel male, sei quello che vuole.
Cla
Recensione:
Non vedevo l’ora di iniziare questa recensione solo per metterci questa foto, con questa particolare frase.
E poi iniziare a dondolarmi avanti indietro, accasciata nell’angolo della mia cameretta come una vera e propria malata di mente, ripensando alla mia infanzia triste ed insulsa. Perché non ho avuto una staccionata? Perché non ho avuto le treccine? Perché nessuno si è trasferito vicino a casa mia facendomi così conoscere l’uomo della mia vita alla tenera età di 4 anni???
Cosa ho fatto di male per meritarmi dei vicini rompipalle??? Uno ne avevo figo di vicino e si è sposato una mia amica. La vita fa schifo.
E non sono pazza. Non sono accasciata al suolo a dondolare, sono alla scrivania e scrivo. Pinky Swear!!!!
Comunque.. dicevo.. THE MIGHTY STORM….
*SOSPIRO*.. mi sparo nelle orecchie la colonna sonora del libro (che trovate in fondo alla rece, nei segni particolari) e via…
Inizio con voi un viaggio chiamato appunto THE MIGHTY STORM.
Come avrete intuito questa storia inizia con i nostri protagonisti molto piccoli. Crescono in due famiglie diverse: Tru nella serenità e Jake nell’incubo. In Tru e nella sua famiglia Jake, trova un rifugio sicuro e la musica. Il padre di Tru ha sempre suonato e l’ha sempre incoraggiato a seguire quella strada, capendo fin da subito le sue potenzialità. Tru dal canto suo si è ritrovata questo ragazzino dagli occhi azzurri ed impertinenti per casa, sviluppando per lui sentimenti sempre più forti, di anno in anno.
A quattordici anni però le loro vite si separano. La madre di Jake decide di rifarsi una vita. Il suo nuovo marito però è americano. Percui bagagli alla mano la famiglia si trasferisce. Tru e Jake per un po’ mantengono i contatti, ma si sa, nella vita la distanza a volte è più forte di tante cose. Sentimenti compresi.
Tru si laurea, si trasferisce da Manchester a Londra ed inizia a scrivere per un giornale che si occupa di musica, l’Etiquette. Jake invece fonda insieme al suo amico Jonathan il gruppo dei The Mighty Storm e conquista il mondo.
Ed eccoci al presente. A dodici anni dopo. In una stanza dell’hotel Dorchester di Londra, Tru e Jake si incontrano nuovamente. Ed il tempo si ferma.
Lui legge il suo nome sulla lista delle interviste e non crede possa essere lei. Tru non vuole fare l’intervista. Ha sempre amato Jake e sa di non essere ricambiata, non riesce a pensare di poterlo vedere di nuovo. Ma per la rivista è una grossa opportunità.
Quello che sto per scrivere ha un senso per un motivo molto semplice. Alla fine di “The Mighty Storm”, Samantha Towle scrive il loro incontro dal punto di vista di Jake, quindi senza sforzo la sottoscritta sa esattamente cosa vuol dire l’attesa di entrambi. Jake che fuma nervosamente, il suo assistente/amico Stuart (ovviamente bellissimo e ovviamente gay, in tempo zero mio idolo!) che lo prende in giro, Tru che scegli accuratamente il suo abbigliamento per sembrare il più professionale possibile. Ma niente di tutto questo conta, quando la porta della stanza si apre ed i loro sguardi si incrociano.
“Trudy Bennett? La mia Trudy Bennett?” è la frase d’apertura di Jake. E tu che leggi, come Tru, resti un po’ basita. “Mia?”… cioè: “Sua?”… Perché? Trudy ha sofferto la separazione, ha sofferto la distanza ma ha imparato a conviverci. D’altro canto Jake non ha mai cercato di tornare con lei. E adesso lui esordisce così?
E poi capisci. C’è anima tra questi due ragazzi. C’è amore tra di loro, chimica, passione, amicizia, complicità, e lo capisci con una semplice intervista, nella quale Jake si apre ad una Trudy interessata alla sua carriera, di cui sa tutto ovviamente, ma che è ancora la sua migliore amica.
Ma Jake non vuole essere suo amico. La assume come biografa ufficiale della sua band ed inizia con lei un gioco che io considero quello del gatto col topo. Perché insomma diciamocelo, quando un divo del rock tatuato e superfigo fa di tutto per toccarti, per restare solo con te, è geloso del tuo fidanzato ma anche del suo assistente gay perché semplicemente è lì, che segue ogni tua mossa e ti vuole... due domande te le fai e basta. Tutto li. E quando ti rispondi, capisci che nel bene e nel male, sei quello che vuole.
Devo ammettere che come spesso mi capita nella vita di tutti i giorni, ad un certo della serata, quando sono in giro, mi prende l’abbiocco. Dura 10/15 minuti, poi passa. E anche con i libri mi capita la stessa cosa. Ad un certo di una qualsiasi storia ci sono quei capitoli che mi fanno venire sonno, che sono inutili, parole.. parole.. parole, come cantava Mina. In The Mighty Storm invece non è successo. Perché? PERCHE’ OGNI CAVOLO DI CAPITOLO E’ COME UN CAXXO DI PRELIMINARE!!!! PERCHE’ STAI ASPETTANDO L’ORGASMO ANCHE TU. PERCHE’ VORRESTI PRENDERE TRU PER IL COLLO E URLARLE IN FACCIA: “A’ CRETINA!!!! QUANDO GLIELA DAI??? COSA ASPETTI??? L’APPARIZIONE DI MARIA MADDALENA?????”
Ma soprattutto, come fai a non dargliela quando ti sussurra nell’orecchio…
Tifavo per Jake mentre leggevo, come se non ci fosse un domani. Tifavo per lui perché nonostante sapessi che avrebbe combinato un sacco di casini e che Tru probabilmente l’avrebbe allontanato, gli ho voluto bene. Perché ha sofferto. In famiglia e nella vita. Il destino non guarda in faccia a nessuno, non gliene frega una mazza di quanti zeri hai sul conto corrente, così prima un padre coglione, poi il successo e la morte di Jonathan, il suo migliore amico e co-fondatore del gruppo, in un incidente stradale. La droga, le donne, le scenate. Non dico di avergli perdonato queste cose, perché nella vita l’unico vero modo di uscire dalla merda è nuotare e non farsi trascinare sotto, ma so cosa vuol dire. Solo che è ho reagito in maniera diversa.
Tifavo per lui, perché ad un certo punto del libro, finalmente, Tru gli fa la domanda giusta.
Badate bene, Tru non mi sta antipatica. Ma ha un fidanzato, Will, da due anni. Ritrova Jake, che senza mezzi termini cerca in ogni modo di farle capire che la vuole, che lei è diversa da tutte le altre, che non è solo sesso. E quando lei cede, Will sfiora comunque i suoi pensieri. La sua indecisione è irritante, la totale incapacità di prendere in mano il telefono (so che è triste ed immaturo, mentre lei lo vuole fare faccia a faccia) e dirgli semplicemente: “Will, non ti amo più. Per il momento accontentati di questo. Ci rivedremo per parlarne.” Perché? Cosa c’è di male nel dialogo? Perché è stato più facile fare sesso con Jake, dirgli che sei sua e poi la mattina dopo pensare al tuo fidanzato? Ma sei cretina? MAKE PEACE WITH THE BRAIN!!! (FAI PACE COL CERVELLO!) Perché non aiuti la causa femminile così. Come non la aiuti quando non sai cosa fare. Perché quando ti ritrovi davanti Jake perdi il senno, la dignità e le mutande…
E quando il tuo fidanzato si presenta alla tua porta, mandi Jake in bagno perché non vuoi farti beccare, lo baci e fai finta di niente?? Ma che problemi hai?? Sei bipolare????
E Jake che fa? Capisce cazzo, ti capisce ed è paziente.
Paziente con te però, non con il tuo ragazzo, che giustamente ti dà della troia e poi si fa picchiare.
Ma lasciamo perdere. E facciamo la conta dei fatti. Cosa sappiamo?
Sappiamo che Jake farà qualche casino, e lo fa.
Sappiamo che Tru scapperà, e lo fa.
Sappiamo che Jake farà di tutto per riaverla. E lo fa.
Sappiamo che Tru è una professionista e vorrà finire il suo lavoro. E lo fa.
Cosa non sappiamo??? O meglio: cosa so io che voi non sapete? IL FINALE DEL LIBRO!
Perché care lettrici e cari lettori, THE MIGHTY STORM ha un seguito. WETHERING THE STORM. Che sinceramente ho amato di più di questo primo libro, perché i personaggi secondari della storia hanno più spazio, perché ci sono tanti dettagli che vengono svelati e perché il cerchio si chiude.
Ci sarà modo di parlarne, la recensione è già in lavorazione. Ma per il momento vi lascio così.
FAQ:
Consiglio questo libro? Si dai, dategli una possibilità. Poi vedrete se leggere il seguito. Anche solo per curiosità.
Arriverà in Italia: Si!!!!
Segni particolari: i riferimenti musicali, immancabili. Vi consiglio un ascolto alle canzoni.
Segni particolari: il book trailer. Non fatto da me, ma trovato su Youtube. Se avete 8 minuti… Perché no? (8 minuti???? La tizia che l’ha fatto è impazzita!!!! Ma 8 minuti con un figo mezzo nudo non si butta via mai nella vita!)
Non so quando verrà pubblicata la recensione del secondo libro della serie, ma spero presto. Impegni permettendo.
Nel mentre arriverà altro..
Cla
ciao blog
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