12 luglio 2015
Recensione: Lady Opaline di Virginia Dellamore
Trama:
Inghilterra, 1800. Opaline è una lady molto particolare: aristocratica, bella come il sole, con due splendidi occhi color fiordaliso, potrebbe ambire a sposare un duca. Ma a lei non importa nulla dei salotti mondani o di sfoggiare vestiti e sorrisi a Londra durante la Stagione; il suo desiderio più grande è vivere in campagna, tra il cielo e l’erba, a contatto con la natura, gli animali, e il ricordo della sua idilliaca infanzia. Un’infanzia finita con la morte del padre, la cui assenza ha lasciato un vuoto incolmabile nel suo cuore. Opaline è cresciuta così: insofferente alle regole, più brava ad arrampicarsi sugli alberi che a servire il tè, danzare il minuetto o lanciare sguardi languidi da dietro un ventaglio. A diciotto anni appena compiuti, Opaline è schietta, genuina, generosa e solare. Innamorata di un amico d’infanzia, il dolcissimo Edward, non osa rivelargli i propri sentimenti e si limita ad ammirarlo da lontano. Intanto, di notte, si reca nei boschi per distruggere le trappole dei bracconieri, cura gattini e colombi feriti, legge romanzi d’avventura e cavalca senza sella, provocando nella madre ben più di un sussulto d’angoscia al pensiero che la sua unica figlia femmina sia una tale scapestrata.
Quando Alexander Knight giunge nel Leicestershire dalla lontana America, Opaline si ripropone di detestarlo. Lui è l’antitesi di Edward: tanto quest’ultimo incarna l’idea fiabesca del principe azzurro, quanto Alexander è il perfetto prototipo del mascalzone. Sfacciatamente ricco e arrogante, Mr. Knight si contrappone ai damerini inglesi, è maleducato e materiale, passionale e cinico, e cela un drammatico segreto che risale al suo passato.
L’incontro fra i due si traduce ben presto in uno scontro di volontà saturo di scintille. Lui è attratto da questa insolita giovane donna che pare del tutto inconsapevole della propria bellezza, e lei è inquietata da un uomo così deciso e scandaloso che sembra nascondere l’inferno in fondo agli occhi.
Ma l’amore arriva dove la ragione si arrende.
Durante una sfolgorante primavera, tra balli, concerti, pic-nic all’aperto, incontri al chiaro di luna e viaggi rocamboleschi, Alexander e Opaline si avvicineranno più di quanto avessero mai immaginato, scoprendo cose impensabili l’uno dell’altra: che anche l’uomo dai modi più spietati nasconde un’anima, e basta una tenera scintilla a scatenare un incendio; che una donna innamorata è capace di uno straordinario coraggio; che la patria non è un luogo terreno ma il posto dove abita il cuore, e che un perdono sincero può dare più soddisfazione di un’atavica vendetta.
Un romance storico dolce e sensuale, con due protagonisti caparbi e un microcosmo di personaggi secondari, sullo sfondo della verdeggiante campagna inglese, della Scozia, e del tempestoso Oceano Atlantico.
Recensione:
Lady Opaline è un bel romanzo,ben scritto e adatto a chi ama le storie romantiche a lieto fine e auto-conclusive.
Una lettura splendida e emozionante che mi ha rapita fin dalla prima pagina, anzi diciamo pure dalla copertina che è meravigliosa.
L'autrice ha una scrittura sciolta e molto accurata e,anche se la trama non è tra le più originali,la storia è narrata con tale maestria da rendere impossibile staccarsene.
Personalmente non mi è piaciuto l'alternarsi dei pensieri dei protagonisti che, anche se ti permette di entrare nella testa di entrambi,tende a risultare ripetitivo.
Alexander è un condottiero degno del suo nome, ricco, strafottente e selvaggio, totalmente negato a seguire le regole della società.
Lady Opaline è una giovane aristocratica anticonvenzionale, libera nell'anima e nello spirito.
Se c'è una cosa che li accomuna con Alexander quella è il rifiuto di accettare le etichette che la società impone.
I due protagonisti pur essendo diversi come l'acqua è il fuoco ,si attraggono come una calamita,la loro attrazione è la miccia che farà divampare un incendio.
Un sentimento che nasce dall'odio e cresce tra una moltitudine di incomprensioni e colpi di scena, fino a sfociare in amore.
Il loro rapporto è nato istintivamente, visceralmente,fatto di pancia, è quello che un po' tutte noi desideriamo,passato, presente e futuro che si fondono.Un legame fatto di sguardi dove ci si comprende ancor prima di spiegare, dove il sentimento può solo crescere con il passare del tempo e, dove stare lontani è praticamente impossibile.
Alexander può fingersi duro quanto vuole ma,come lui stesso dice "Anche il metallo può fondersi" . E alla fine Opaline capirà che ogni singolo passo che ha fatto nella vita, lo ha fatto verso di lui...per arrivare a lui.
Perché non ci si salva da soli...Non si dorme da soli...Non ci si abbraccia da soli...
C'è bisogno di qualcuno che ci salvi...Che ci scaldi ...Che ci abbracci...
E Opaline sarà la salvezza di Alexander ... la sua redenzione.
Alexander cercava vendetta e alla fine ha trovato l'amore della sua vita.
Il finale mi ha lasciato un po' l' amaro in bocca, troppo frettoloso secondo me, avrei voluto di più.
Premetto che non so chi di nasconde dietro lo pseudonimo della scrittrice, se ne dicono tante (bene o male l'importante è che se ne parli) sinceramente penso che sia irrilevante perché sono sicura che in futuro sentiremo spesso parlare di lei e spero che ci regalerà altri piccoli sogni come questo.
Ade
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