Recensione "Incontri in maschera" di Monica Schianchi

Torino 2030.

"Incontri in maschera" è uno dei migliori punti di ritrovo per tutti coloro che abbiano voglia di incontri sensuali nella massima sicurezza e discrezione.
Per Altea, professoressa universitaria, è l'occasione ideale per liberare i propri istinti senza avviare una relazione sentimentale. La vita l'ha scottata troppe volte perché lei abbia voglia di esporre di nuovo il suo cuore.
Forse, però, un incontro che non aveva previsto le farà cambiare idea.
Forse il suo cuore è pronto ad aprirsi di nuovo.

La storia è ambientata nel 2030.
La nostra protagonista è Altea, una neo docente universitaria di Letteratura Latina che non vuole innamorarsi e così decide di iscriversi ad un club privato, dove può incontrare uomini e donne senza doversi preoccupare del domani. È una donna organizzata, meticolosa e determinata, intellettuale, cinica ma passionale. Il club privato “Incontri in maschera” è l’occasione giusta per essere qualcun altro anche se per una sera, dove l'unica regola che vige è nascondere il proprio viso indossando una maschera.

La prima sera Altea incontra un uomo, non sa niente di lui solo l’iniziale con cui ha deciso di farsi chiamare, K.
Quest’uomo la sa prendere come nessun altro ha mai saputo fare, la conduce al piacere intenso, lì dove nessun altro l’ha mai condotta.
 E così ogni volta che si reca al club Altea spera di incontrare Lui, senza provare interesse per nessun altro.

Non credo di essere mai stata baciata così intutta la mia vita. C’è esigenza, impazienza,voglia e intensità. Spesso mi toglie il respiro.

Altea non cerca nessuna storia d’amore, vuole essere libera. La sua riluttanza è dovuta ad una grande delusione vissuta subito dopo la laurea, e da allora ha giurato a se stessa che non poteva farsi rallentare da nessuno tanto meno da un uomo, ecco la vera decisione che l'ha portata a iscriversi a quel club.

Ho preferito la seconda parte del libro, quando i sentimenti prendono il sopravvento sulla parte hot che scompare a favore di una maggiore introspezione del personaggio.