24 ottobre 2015

Recensione: "La mia musica sei tu" di Alessandra Angelini


È difficile essere all’altezza di un padre che è un’istituzione. Lo è per Isabella, cresciuta in una famiglia dove dimostrarsi inappuntabile non è una scelta, ma un dovere. Essere quello che gli altri si aspettano però non è sinonimo di felicità. Il tradimento del suo fidanzato storico le fa capire che è arrivato il momento di dare una svolta alla sua vita, trasferirsi a Bologna e cambiare sede di studi sono i primi passi in questa direzione. In una notte che cambia tutto, Isabella conosce Denis, estroverso, vitale, l’antitesi del suo mondo. E in quella notte con lui, infrange tutte le regole. Tatuato e batterista in una punk rock band, i Bad Attitude, Denis non è il genere di ragazzo che possa portare a casa. Ma quando lui è l’unica persona che ti fa stare bene, ti fa sentire giusta, cosa sono le convenzioni? Quando i problemi con la band e una famiglia invadente si fanno seri, l’amore e la passione per la musica basteranno ad aiutarli a realizzare i loro sogni?





Salve ragazze,
eccomi qui con una nuova recensione tutta per voi. Oggi è il turno dell’autrice Alessandra Angelini e il suo romanzo “La mia musica sei tu”.  Non ricordo se già avevo esternato la mia anima Dark, incline a leggere libri dove scorre sangue, tanto sangue e dove la cattiveria la fa da padrone, leggere ancora un Rosa mi ha quasi… pinkizzato. Ok, non esiste questo termine nella grammatica italiana, ma è stato coniato per quelli come me che dal genere tutto morti e vendette spietate, passano al tutto LOVE e sentimenti dall’alto tasso glicemico.

“La mia musica sei tu” si legge piacevolmente e le pagine scorrono via senza sforzo. Questo lo reputo un grosso punto a favore della scrittrice, la noia è uno spauracchio per chi legge. I personaggi sono ben caratterizzati, e non è difficile ricordarli tutti visto che le descrizioni sono accurate. Denis sono riuscita a inquadrarlo subito. Musicista Punk Rock, tatuato, gentile, disponibile, gran bel figliolo, tutti elementi che innescano il: “Oh Dio! Questo è uno strafigo da paura!”. La musica è l’elemento chiave di questo romanzo e mi è piaciuto molto. Sono una rocchettara nel sangue e i Green Day, Iron Maiden e compagnia bella,  li adoro fin dai loro esordi.

Altro elemento chiave è la rivalsa di una giovane donna, Isabella, che sfida la mentalità retrograda della famiglia, padre in primis, che ritiene un musicista tatuato e fuori dai loro schemi, esseri con cui non avere niente a che fare per non infangare il buon nome della famiglia. Questa ragazza si ribella alle convenzioni, vivere sotto il controllo di qualcuno che decide della sua vita, non è più sopportabile. Così manda al diavolo tutto per dedicarsi anima e corpo a Denis che conosce una sera in un locale, il mitico “Alcatraz” di Milano. Un colpo di fulmine vero e proprio. I due dopo qualche breve scambio di parole, giusto il tempo di memorizzare i rispettivi nomi, finiscono con il trascorrere la notte insieme. Ehm… questo mi ha lasciato un po’ così… perplessa. Una ragazza che fino la sera prima era tutta studio, famiglia, e con problemi di autostima un tantino traballante, si ritrova in una camera d’albergo con un batterista che è riuscito a trascinarla nel suo letto, senza che lei opponesse la minima resistenza? Ammetto che questo inizio mi ha fatto storcere un po’ il naso, ma continuando a leggere mi sono dovuta ricredere.



Il sentimento dell’amicizia vera è stato l’anello di congiunzione in questo romanzo. L’unione salda tra i membri, e non, del gruppo: Pietro il chitarrista detto P.E e la moglie Caterina loro organizzatrice, Julian la voce, Nico il bassista, Denis il batterista, il senso di protezione che ognuno di loro ha verso gli altri, questo mi è piaciuto davvero tanto. Quando un membro del gruppo ha bisogno di aiuto porta tutti a chiudersi in cerchio per far da scudo contro il mondo, è stato il tocco che ha alzato ancora il livello di questo libro.




Nella vita si cresce, si cambia. L’importante è non perdere la capacità di sognare, quel pizzico di follia che ti fa credere nell'impossibile, rendendoti visionario agli occhi dei contemporanei, un genio per gli altri.”

I sentimenti veri sono il punto di forza di questo romanzo, l’autrice ha saputo bene interpretare l’amore e l’amicizia come dovrebbe essere, fiducia, sacrificio e spirito di corpo. Denis e Isabella con i loro alti e bassi, i membri dei Bad Attitude ci condurranno in un mondo che ruota attorno alla musica, vera regina dei nostri tempi, faranno assaporare le loro vite rendendoti partecipe dei loro fallimenti e delle loro vittorie. Un romanzo che vi scivolerà via veloce, Lasciando quel dolce in bocca che farà sì che diciate: “Wow! Forte questa storia”. A me la voglia di suonare la batteria è venuta; e a voi?
Alla prossima!




                                                                   


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