25 novembre 2015
Recensione Freddo come il ghiaccio di Anne Stuart
Geneviève Spencer, avvocatessa di Manhattan, aveva un disperato bisogno distaccare la spina. Solo un ultimo semplice lavoro – una breve sosta sullo stravagante yacht del miliardario Harry Van Dorn per fargli firmare delle scartoffie – e avrebbe raggiunto la giungla del Costa Rica per le meritate vacanze. Ma sotto la scorza del filantropo, Van Dorn nasconde un animo disturbato e violento, e Geneviève rischia di diventare la sua nuova vittima. Lo sa bene Peter Jensen, che veste i panni dell’assistente personale di Van Dorn, ma in realtà è un agente segreto con l’incarico di assicurarsi che il regno del terrore di Harry muoia con lui. Geneviève non aveva messo in conto di diventare un ostaggio su uno yacht dirottato, né tanto meno di sentirsi attratta da Peter.
"Freddo come il ghiaccio" è il secondo capitolo della serie Ice, e ancora una volta la Stuart ci dà un eroe che è arrogante, fastidioso, un senza coscienza o cuore, troppo sexy per poter resistere, in una parola, perfetto! E' una storia da cui un lettore non riesce facilmente a staccarsi, si tende a dimenticare di fare le cose basilari.
Sono una fan dei romanzi così detti "Hot"e ritrovarmi immersa nella lettura di maschi Alpha, primo fra tutti almeno in questo romanzo Peter, a bordo di uno yacht è davvero esasperante.
Peter è un tipo di uomo che non lascia la minima possibilità agli imprevisti di mettersi in mezzo, ha un obiettivo prefissato, lo raggiunge e se significa offrire l'eroina come sacrificio, lo fa.
Nella lettura dei due romanzi, le mie emozioni sono state nel pieno del caos tra Bastien e Peter, due uomini caldi ma dal sangue freddo. Oddio muoio!!!!
Cari Dreamers, devo dire che è una storia emozionante ma anche divertente. Quando vi parlavo di caos emozionali, non scherzavo visto che ho alternato momenti cupi a momenti di divertimento, in questo caso l'umorismo mi ha colto di sorpresa, spunta quando meno uno se l'aspetta.
Questo alternarsi è servito e l'autrice è stata davvero bravissima ad alleggerire l'atmosfera della storia, quando era necessario. Un tocco di classe.
Abbiamo incontrato Peter Jensen in "Ghiaccio nero"e anche se non abbiamo visto molto di lui, quel poco mi ha messo curiosità, e questa non mi abbandona mai. Avevo voglia di leggere la sua storia e finalmente la Leggereditore ha accontentato noi povere lettrici.
Se di Peter ho detto che è arrogante, fastidioso, un senza coscienza o cuore.... è perfetto!
Il personaggio di Genevieve Spenser è forte, indipendente, e una donna assolutamente incredibile!
Romanzo consigliatissimo e assolutamente da leggere.
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Bellissima recensione per un bellissimo libro. Complimenti
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