Dopo un anno difficile, il rapporto tra Sophie Scaife e il miliardario Neil Elwood è più frizzante e felice che mai. Il lato dominante di Neil spinge Sophie verso esplorazioni erotiche sempre più audaci e vette di passione mai sperimentate prima. Tuttavia nelle occasioni mondane, Sophie continua a sentirsi a disagio e teme di diventare una delle tante mogli trofeo che affollano l'universo sociale di Neil. Combattuta tra l'amore per lui e il suo desiderio di indipendenza, Sophie sa che dovrà lottare molto per dimostrare alla famiglia e agli amici di Neil quanto vale. E nel farlo, rischia di perdere tutto ciò che per lei fino a oggi è stato importante: la sua migliore amica, il suo passato e forse anche se stessa.
Io amo profondamente questa
donna.
Amo lei e la sua straordinaria
capacità di travolgerti con ogni singola parola che scrive.
Siamo al terzo appuntamento con
Neil e Sophie ma non fatevi ingannare dal titolo, perché The Wedding è riferito
alla figlia Emma, coetanea di Sophie, e all'orribile (ah, la gelosia paterna!)
Michael.
Ma partiamo con ordine.
Vi ricordate dove eravamo
rimasti? Eravamo a Londra perché è proprio nella sua città natale che Neil
affronta le cure della leucemia ed è lì che lo ritroviamo con Sophie, pronti a
tornare a New York, alla loro vita precedente la malattia.
Ci sono un sacco di progetti che
li attendono: Neil deve rientrare al lavoro e Sophie è alle prese con l'editing
del suo memoriale su Neil stesso e sulla malattia che lo ha colpito. Poi c'è il
matrimonio, una ex ingombrante da tenere a freno, l'impero editoriale da
gestire, i parenti di lei da conoscere così come quelli di lui, c'è da cercare
casa e soprattutto nuovi scenari da scoprire e affrontare insieme.
Sono alla terza recensione e mi
trovo in difficoltà, perché ho paura di essere ripetitiva, ma davvero ho il
cuore e la mente stracolmi di complimenti, tutti quanti super positivi.
I nostri protagonisti, cosi
diversi ma così affini, sono davvero la carta vincente, ma quello che rende
davvero il tutto straordinario è la cura che mette la nostra Abigail Barnette
anche nei personaggi secondari, perché alla fine tanto secondari non sono,
anzi.
Le scene di sesso, anche quelle
un po' Strong, sono sempre magnetiche. Neil, nel suo lato Dom, ti prende, ti
trascina, ti cattura e parola dopo parola il tuo pensiero è uno solo, diventa
unico:
Voglio essere la sua Sub!
Abbiamo una Sophie maturata dopo
la malattia, che dimostra quanto il suo amore puro e incondizionato per Neil la
renda migliore.
Neil dopo il percorso tortuoso
del trapianto di cellule staminali non solo sembra rinato fisicamente ma lo
troverete anche interiormente trasformato nel miglior Neil di sempre, a mio
parere.
Questo terzo appuntamento è
bellissimo, la degna continuazione di una serie di successo, ma non voglio
svelarvi di più per non togliervi il piacere di vivere nel loro sogno.
Ormai non posso far altro che
dirvi: LEGGETELO!
Buona lettura.
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