21 marzo 2016

Recensione: Vintage Toys for Lucky Boys di G.R. Richards



Max è una specie di dio muscoloso, sano e robusto, e non corrisponde affatto all'immagine mentale che Randy assocerebbe a un commerciante di antiquariato. È così dannatamente sexy che Randy riesce a mala pena a respirare mentre Max valuta la sua scatola piena di giocattoli d'epoca. L'enorme somma di denaro che Max gli offre gli toglie di nuovo il fiato: tutto quello che Randy vuole è comprare a sua madre, così solidale con lui, un regalo di Natale davvero grande, e con questa fortuna che gli piove addosso sicuramente ci riuscirà.
C'è solo una complicazione ed è enorme: Max vuole vedere un documento d'identità, e per la legge il nome di Randy è ancora Jennifer Ann. Per quanto Max si mostri amichevole, Randy ha paura che il suo segreto, quando verrà fuori, manderà a monte l'affare.


Questo racconto introduce la serie che vede per protagonisti Max e Randy e ne narra il primo incontro nel negozio di antiquariato di Max. Randy vuole vendere alcuni giocattoli d'epoca, quanto gli rimane di una precedente relazione, ma è subito colpito dalla bellezza del proprietario e comincia a fantasticare su di lui, cercando di intuire le sue inclinazioni sessuali. Ma la storia non è tutta fantasie e schermaglie amorose: Randy ha una storia difficile alle spalle e lo scopriamo dalla sua reazione a una richiesta apparentemente innocua di Max, quella di poter vedere un suo documento d'identità. Un documento dove il nome di Randy risulta ancora essere Jennifer. 

Il bello di questo racconto è come ci conduce senza sforzo a immaginare una relazione d'amore diversa dalle altre descritte nei romanzi M/M, che per forza di cose dovrà esprimersi con una sessualità differente, che l'autrice descrive realisticamente ma con delicatezza. Un difetto che si può attribuire a questo ebook, oltre al prezzo un po' eccessivo per 31 pagine, è un incipit molto "parlante" che praticamente è una quarta di copertina: se mi si permette il paragone culinario, l'effetto è un po' come ingollare un'intera bustina di polvere per arrosti invece di spargerla su un pollo. Ma questo non toglie molto alla godibilità del testo e al desiderio di leggere altre opere di questa autrice.


   


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