🍰Cosa ha fatto scattare la scintilla che ha portato alla luce la tua ultima fatica letteraria?
Questo libro viene da anni di ragionamenti sul tema. Anche inconsci, in alcuni casi. Il mio rapporto con il rosa è complicato e questo romanzo è stato un modo per parlarne, per guardarmi dentro e per prendere consapevolezza di quello che sono.
🍰I tuoi romanzi hanno una playlist musicale? In questo caso che tipo di musica o
canzoni hanno accompagnato la stesura di "E' solo una storia d'amore"?
Io ascolto sempre musica mentre scrivo, è un must. In qualche caso alcune canzoni finiscono proprio nel testo. In questo romanzo troverete citati alcuni grandi classici come Chat Baker, che reputo essere una fantastica colonna sonora anche per la lettura, Duke Ellington e persino Elvis, alla cui voce ho affidato una scena piuttosto importante con il suo rifacimento della celebre Bridge Over Troubled Water.
🍰In tre parole descrivi la tua scrittura.
Ritmata, sarcastica e incentrata volutamente sui dialoghi.
🍰Qual è il libro che più hai amato leggere e che ti ha fatto dire: “Avrei voluto scriverlo io”.
Non c’è un libro specifico. Voglio dire, sono perfettamente cosciente del tipo di autrice che sono e di quello che posso o non posso scrivere. Motivo per cui, quando mi capita di chiudere un libro che mi ha fatto sospirare, non penso mai al fatto che mi sarebbe piacuto aver scritto qualcosa di simile. Specialmente se si tratta di un libro particolarmente poetico. In genere siamo tutti attratti da quello che ci manca. E la verità è che io non sono poetica, mai stata, ma va benissimo così.
🍰Mentre leggevo i tuoi ringraziamenti mi sono chiesta se
"È solo una storia d'amore" non sia in realtà una sorta di autobiografia un po' romanzata.
Hai avuto anche tu un Aidan da battere nella vita reale?
No, non è assolutamente un romanzo autobiografico e nella mia vita non c'è mai stato un Aidan prevenuto ma, anzi, un marito così innamorato da autopubblicare le mie primissime storie. Però in Laurel c'è parecchio di me ed è una grossa novità. In genere ho sempre evitato di espormi troppo con un personaggio, ma questa volta, visto il tema trattato, ho sentito di dover superare certe mie ritrosie.
🍰Anche tu come Laurel "Delilah" ti ispiri a fatti realmente vissuti da qualcuno per scrivere i tuoi romanzi?
I miei romanzi sono un mix. Ho la fortuna di venire a contatto con tante persone diverse Legambiente finanziario ed è innegabile che ogni nuova conoscenza mi spinga a riflettere. In genere da questi spunti di riflessione sviluppo numerose trame – prettamente mentali – di cui solo una piccolissima percentuale finisce poi sulla carta.
🍰Stai lavorando ad un nuovo progetto? Se si puoi dirci qualcosa?
Il mio progetto più impellente è un esame di stato previsto per la fine dell’anno in ambito finanziario. Superato questo maxi scoglio la cui preparazione mi sta portando via un sacco di tempo, deciderò cosa fare dei miei personaggi. Ho voglia di raccontare le storie di Julie e di Audrey, le due amiche scrittrici di Laurel, prima di concentrarmi su Alexandra e Norman. Va però detto che io sono davvero pessima nella programmazione editoriale. Vado dove mi porta la narrazione… 😀
🍰Dal primo romanzo che ci ha fatto scoprire Anna Premoli scrittrice a quest'ultimo
lavoro che ci ha riconfermato il tuo immenso talento, quanto e come è cambiata la tua vita.
Pentita di qualcosa o rifaresti tutto alla stessa maniera?
La mia vita è rimasta la stessa. Ho solo ancora meno tempo libero di quanto già non ne avessi prima. Per il momento ho volutamente scelto di non cambiare niente perché credo che in un mondo come quello odierno, dove tutti non fanno altro che definirsi scrittori dopo aver pubblicato un romanzo o due, sia invece necessario fermarsi e riflettere. Concedersi del tempo. Ed eventualmente anche accettare di non essere uno scrittore ma solo una persona che scrive. Ecco, io mi sento più vicina a quest’ultima casistica. No, non cambierei niente di questi ultimi anni che hanno richiesto indubbiamente tanti sacrifici, vista la mole di cose che ho avuto tra le mani, ma che mi hanno anche portato grandissime soddisfazioni.
🍰Ti hanno mai proposto di usare un nome d'arte? Nel caso quale avresti voluto che fosse?
Anna Premoli è, in un certo senso, un nome d'arte. Premoli è il mio cognome da sposata ma non quello che compare sulla mia carta d'identità. E mi va benissimo così, perché mi permette di mantenere un minimo di privacy e di tenere separate le mie carriere. Alcune battute nel libro sono, quindi, assolutamente autoironiche. Mai prendersi troppo sul serio.😉
Cinque anni fa Aidan Tyler ha lasciato New York sul carro dei vincitori, diretto verso il sole e il divertimento della California. Fresco di Premio Pulitzer grazie al suo primo libro, coccolato dalla critica e forte di un notevole numero di copie vendute, era certo che quello fosse solo l’inizio di una luminosa e duratura carriera. Peccato che le cose non stiano andando proprio così: il suo primo libro è rimasto l’unico, l’agente letterario e l’editore gli stanno con il fiato sul collo perché consegni il secondo, per il quale ha già incassato un lauto anticipo. Un romanzo che Aidan proprio non riesce a scrivere. Disperato e a corto di idee, in cerca di ispirazione prova a rientrare nella sua città natale, là dove tutto è iniziato. E sarà proprio a New York che conoscerà Laurel, scrittrice di romanzi rosa molto prolifica. Già, “rosa”: un genere che Aidan disprezza. Perché secondo lui quella è robaccia e non letteratura. E chiunque al giorno d’oggi è capace di scrivere una banale storia d’amore… O no?
Il nuovo scoppiettante e romanticissimo romanzo di Anna Premoli
Un’autrice da mezzo milione di copie
Vincitrice del Premio Bancarella
Un’autrice da mezzo milione di copie
Vincitrice del Premio Bancarella
Ben trovati cari Dreamers,
dopo ben 3 riletture di "9 Novembre", quel romanzo è una droga credetemi, ho accettato di buttarmi su qualcosa di nuovo ma ben conosciuto. Anna Premoli.
È uscito proprio ieri il suo nuovo romanzo dal titolo "È solo una storia d'amore".
Ma lo sarà davvero?
Venite a scoprirlo con me...
Sono trascorsi 5 anni da quando il giovane premio Pulitzer Aidan Tyler ha lasciato New York per l'assolata e sfrontata California. Convinto di essere giunto all'apice del suo successo ha mollato tutto per una vita di divertimento e sregolatezza. Purtroppo, per lui, è costretto a fare ritorno nella grande mela, dove lo attendono responsabilità e il suo caro amico, nonchè agente letterario, Norman.
Tornare dove tutto ebbe inizio significa rimboccarsi le maniche e scrivere il suo nuovo romanzo, di cui non ha la benchè minima idea di cosa dovrebbe parlare.
Durante uno dei loro incontri, Norman convince Aidan a leggere l'ultimo romanzo di Delilah Dee, una scrittrice con all'attivo ben 12 romanzi.... rosa e gli propone di scriverne uno lui stesso.
Aidan, da sempre, disprezza questo genere letterario; a detta sua è un genere per donnette insoddisfatte, ma a mali estremi, estremi rimedi....
Così con quel libro estremamente rosa sia dentro che fuori Aidan s'imbatte in Laurel Miller.
A primo impatto Laurel non è proprio una ragazza che si fa guardare, anzi risulta parecchio sciatta; ma c'è qualcosa in lei che colpisce Aidan tanto da fargli chiedere il suo numero di telefono.
Di fronte alla ritrosia di Laurel, Aidan sfodera tutto il suo charme da seduttore, ma con scarsi risultati: oltre all'ispirazione sembra essere svanito anche il suo sex appeal....
Quando Aidan si rtrova, invitato da Norman, ad un programma televisivo dove ci sarà anche Delilah Dee, tutte le tessere del puzzle iniziano ad andare al loro posto, perchè la scrittrice più in voga del momento altri non è che Laurel Miller.
Come se non bastasse, complice anche qualche battuta infelice di troppo, Aidan si ritrova dentro una sfida insostenibile: Scrivere un romanzo rosa.
Riuscirà Aidan a mettere da parte i suoi pregiudizi sul genere e scriverne uno?
Tra battute ironiche e scene esilaranti Aidan e Laurel cercheranno il giusto compromesso per affermarsi nel mondo dell'editoria... e non solo.
Sono letture come questa che mi fanno amare ancora di più i libri, Anna Premoli riesce sempre a creare storie indimenticabili, benedetta sia la sua fervida fantasia e tutto ciò che la nutre.
Ho iniziato questa recensione facendo una domanda: "È solo una storia d'amore".
Anna Premoli ci conduce dietro le quinte del genere rosa, ci mostra come e cosa può far nascere la stesura di una storia d'amore, raccontando proprio la storia di Aidan e Laurel, due scrittori alle prese con la stesura dei loro romanzi. Una sorta di storia nella storia per essere più precisi...
Da lettrice mi sono sempre posta la domanda: Come può una scrittrice creare racconti romantici sempre diversi? Da cosa trae spunto?
Devo dire che questo romanzo risponde ad una delle domande più retoriche, ossia: LA VITA VERA.
Tramite Aidan e Laurel possiamo vedere come dei semplici attimi di vita possono diventare spunti d'ispirazione per scrivere rosa.
Anche la copertina richiama molto la storia di Aidan e Laurel: il libro rosa, che è proprio quello che ha avvicinato i due protagonisti, e i bianchi e i neri della vita di tutti i giorni che mi riportano alla mente una frase detta proprio da Aidan: Non si dica mai che noi Tyler affrontiamo le cose in modo semplice: è tutto o bianco o nero.
Ma bianco e nero è anche il modo con cui Aidan e Laurel si pongono nei confronti della scrittura.
Se Laurel è il bianco Aidan è il nero.
Due opposti che si attraggono e si completano: Laurel la romantica scettica che scrive rosa, Aidan l'inconsapevole romantico che odia il rosa. Ingredienti totalmente esplosivi.
Può darsi che dietro ci sia una scelta puramente casuale, ma voglio pensare che sia proprio un richiamo ai personaggi.
Non mi dilungo oltre perchè andrei a spoilerare qualcosa che vale la pena scoprire da soli.
Posso solo dirvi che è una lettura che insegna a non dare mai nulla per scontato, che il successo che si ottiene nella vita va coltivato e mai sopravvalutato. E soprattutto che i generi letterari, anche quelli sottovalutati, alla fine hanno sempre qualcosa da insegnare. Del resto parliamo sempre di "banali" storie d'amore. 😉😁
Come sempre per la nostra Anna e i suoi scrittori 5 cupcakes cioccolatosi.
Ho iniziato questa recensione facendo una domanda: "È solo una storia d'amore".
Ma lo sarà davvero?
La risposta è NO.
Questo romanzo è una sorta di inno al romanticismo, ma non quello scontato che siamo soliti vedere nelle storie d'amore letterarie. Un romanticismo che si nutre di battute ironiche e sarcasmo, che non è mai scontato o banale, il classico genere rosa che piace tanto a me e credo anche a voi, Dreamers amanti dell'amore.La risposta è NO.
Anna Premoli ci conduce dietro le quinte del genere rosa, ci mostra come e cosa può far nascere la stesura di una storia d'amore, raccontando proprio la storia di Aidan e Laurel, due scrittori alle prese con la stesura dei loro romanzi. Una sorta di storia nella storia per essere più precisi...
Da lettrice mi sono sempre posta la domanda: Come può una scrittrice creare racconti romantici sempre diversi? Da cosa trae spunto?
Devo dire che questo romanzo risponde ad una delle domande più retoriche, ossia: LA VITA VERA.
Tramite Aidan e Laurel possiamo vedere come dei semplici attimi di vita possono diventare spunti d'ispirazione per scrivere rosa.
Anche la copertina richiama molto la storia di Aidan e Laurel: il libro rosa, che è proprio quello che ha avvicinato i due protagonisti, e i bianchi e i neri della vita di tutti i giorni che mi riportano alla mente una frase detta proprio da Aidan: Non si dica mai che noi Tyler affrontiamo le cose in modo semplice: è tutto o bianco o nero.
Ma bianco e nero è anche il modo con cui Aidan e Laurel si pongono nei confronti della scrittura.
Se Laurel è il bianco Aidan è il nero.
Due opposti che si attraggono e si completano: Laurel la romantica scettica che scrive rosa, Aidan l'inconsapevole romantico che odia il rosa. Ingredienti totalmente esplosivi.
Può darsi che dietro ci sia una scelta puramente casuale, ma voglio pensare che sia proprio un richiamo ai personaggi.
Non mi dilungo oltre perchè andrei a spoilerare qualcosa che vale la pena scoprire da soli.
Posso solo dirvi che è una lettura che insegna a non dare mai nulla per scontato, che il successo che si ottiene nella vita va coltivato e mai sopravvalutato. E soprattutto che i generi letterari, anche quelli sottovalutati, alla fine hanno sempre qualcosa da insegnare. Del resto parliamo sempre di "banali" storie d'amore. 😉😁
Come sempre per la nostra Anna e i suoi scrittori 5 cupcakes cioccolatosi.
Ciao Antonella sono felicissima di avere conosciuto te ed il tuo blog grazie al blogtour a cui abbiamo partecipato insieme <3 Mi sono appena unita ai lettori fissi per continuare a seguirti ^^
RispondiEliminagrazie di cuore ♥
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