Il violino era lì, e sembrava lo aspettasse. Nascosto, ma non poi così bene. Paziente, da anni. In attesa…
Quando l’uomo lo afferra, tutto cambia.
Tra le calli di Venezia e il lento fluire dell’acqua del Canale, cominciano a diffondersi note suonate con maestria.
Qualcuno sta tornando, piano, in punta di piedi. Sta riprendendo vita, e lo fa impossessandosi di quella dell’uomo.
E mentre le note della Sonata a Kreutzer sfociano nell’Adagio, l’identità dell’uomo si spacca, andando in frantumi come uno specchio.
La sonata della vendetta è la storia di una trasformazione, di un ritorno che ha il sapore di una rivalsa, di un antico dolore mai sepolto che chiede a gran voce una rivincita.
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