Quel nome portato dal vento è l’affresco eterogeneo di un regno in cui pace e guerra si fondono e i confini tra bene e male si assottigliano. Maeve, eroina forte e indimenticabile, capirà che l’amore non ha un unico nome e che non lo si può definire e, attraverso di esso, troverà il coraggio per affrontare il dolore e per affermare se stessa fino all’imprevedibile, sconvolgente finale.
Salve e bentornate al nostro appuntamento con le recensioni. Oggi è la volta di un libro che mi ha piacevolmente sorpreso. “Quel nome portato dal vento” di Laura Bellini, un fantasy medievale miscelato sapientemente con una vena romance.
La storia è ambientata in un’epoca, dove la vita delle giovani nobildonneè già decisa alla loro nascita, sposare chi può incrementare il prestigio della propria famiglia. Maeve ha dei genitori che la amano, ma giunta all’età da marito deve cedere ai doveri che il suo rango impone e sposare un uomo che non è colui per cui batte il cuore. Maeve e innamorata dell’affascinante Ryan, soldato coraggioso, molto devoto e riconoscente a Lord Grahm (padre di Maeve)per aver accolto lui e il fratello Duncan quando erano piccoli, dopo che la loro terra natiafu messa a ferro e fuoco da nemici spietati. Ma chi è in realtà Ryan? Il suo animo tormentato cosa nasconde? Quale orrore ha segnato così nel profondo la vita di questo giovane uomo e del fratello minore?
Ryan sa bene che l’amore per Maeve non può avere futuro, ella è una principessa e lui un semplice soldato, per quanto il padre di lei sia stato sempre benevolo nei suoi confronti, non avrebbe mai acconsentito a una loro unione, e poi… cosa poteva offrirle? Comunque, il sentimento del bellissimo soldato è sincero, e mantenere le distanze diventa ogni giorno più difficile. Ryan ama Maeve con tutto se stesso ma il destino purtroppo non gioca a loro favore, il matrimonio di lei ormai imminente…
Il vero eroe di questo romanzo sapete chi è o cosa è? Suonerà come scontato, ma è “l’amore.” L’amore che abbatte le distanze, il dolore, la spregiudicatezza umana che tracima spesso in follia. Sacrificarsi per un bene più grande, l’amicizia e l’attaccamento alla propria famiglia, terra, ai propri ideali. Tutto questo è narrato in una storia che vi trascinerà in un vortice di sentimenti veri, seppur ambientati in un passato molto lontano dal nostro, ma non diverso da ciò che ancora oggi cerchiamo;amore vero, sincero, capace di rimanere nell’ombra ma senza che questo perdi la forza ultraterrena che rende tutto sopportabile, anche il vivere stesso.
I personaggi che ruotano intorno a questa storia sono tantissimi, si parla di famiglie e di generazioni, ma tutto viene narrato con dovizia di particolari che rendono ogni interprete visibile agli occhi del lettore e reale. Unica nota di critica (se di critica si possa parlare) è la scelta della Cover, secondo il mio avviso non rispecchia assolutamente il contenuto. Da una prima occhiata la copertina e forviante,sembradi avere davanti un romanzo contemporaneo e si sa, il lettore viene attratto in primis dalla percezione visiva, poi dalla trama. Infatti io stessa, se mi fossi fermata alla cover, per quanto bella, non avrei mai immaginato che si trattasse di un fantasy medievale. Certo, anche la trama non è poi così originale ma il modo com’è stata sviluppata rapisce il lettore trasportandolo in un mondo magico, dove lotte, amori, inganni, trascinano in un turbinio di emozioni che concentranol’attenzione pagina dopo pagina, fino al sorprendente finale.
A presto!
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