03 giugno 2017

Io sono Cam di Laura Lewis, Recensione ed Intervista

Io sono Cam di [Laura Lewis]

Può un uomo colorato e chiassoso nascondere un’anima fragile come una bolla di vetro? Può un uomo austero e perennemente in giacca e cravatta celare un mondo fatto di colori? Può una bugia compromettere un amore? Può esistere per sempre il “felici e contenti” o a volte è un’utopia? Cameron Beasley Forks vive nel suo piccolo grande mondo e tutti lo conoscono come un uomo estroverso, chiacchierone, emotivo, divertente e solare. Ma è davvero solo questo? La vita ha messo sul suo cammino diverse prove, ma mai complicate come questa volta. Un incontro fortuito destabilizzerà il suo universo fatto di incastri precari, rischiando di spezzare la sua anima e di cambiarlo, fuori e dentro. Per lui nulla sarà più come prima. Alla fine sarà Cam a cambiare o sarà lui a cambiare ciò che gli gira intorno?



Bentornate al nostro appuntamento con le recensioni, amiche. Oggi pongo alla vostra attenzione un'anteprima, il romanzo contemporaneo M/M di Laura Lewis ''Io sono Cam'' spin off del romanzo ''Pepe Nero'' scritto a quattro mani.Tranquille, preciso subito che Cam si legge alla grande anche non conoscendo il libro precedente.
Dunque, mi sono imbattuta in una lettura che mi ha sorpreso, piacevolmente.  Mi ha praticamente fatto sorridere dalla prima all’ultima pagina. Anzi, questa storia è una sorpresa non piacevole ma fantastica!
Bando alle ciance e partiamo con la trama: Chi è Cameron Beasley Forks, per gli amici, Cam? È un uomo di trentadue anni originario del Texas che vive a New York, alto quasi due metri, lunghi capelli biondi, muscolatura da sbavo e dolci occhioni azzurri che farebbero sciogliere chiunque. È un designer di interni e nel suo lavoro ci mette passione, devozione e quel tocco di colore che a molti forse non piacerà ma conoscendolo poi non si potrà che amare le sue creazioni, o il suo eccentrico modo di vestire, oggetto di invidia anche del più stupefacente arcobaleno dopo un giorno di pioggia.
Voi direte: okay, bene ma poi, cosa avrà di speciale questo Cam?
Tutto. Lui è la gioia di vivere fatta persona. Circondato da amici sinceri che gli vogliono un mondo di bene, Cam è sempre pronto a farsi in quattro per loro. Ma… e sì, c’è un ma in questo quadro paradisiaco, pare che la sua vita sentimentale non lo soddisfi appieno. Il nostro straordinario protagonista convive con Ben, i due si amano, almeno questo crede Cam, ma l’indifferenza di Ben, che mette sempre al primo posto il suo lavoro, il suo essere ovunque, ma mai vicino al proprio compagno, alla lunga logora il rapporto. E il dolce Cam comincia a chiedersi se questo amore sia davvero corrisposto, oppure sia solo una delle tante strade a senso unico che la sorte mette sul proprio cammino.


E da qui Cam inizia una nuova vita, nuovi amici si aggiungono ai vecchi e… un nuovo amore si affaccia all'orizzonte. Un amore diverso dal precedente: misterioso, accattivante, focoso, mister “Ti voglio e ti avrò”il bellissimo,Eddie. Eddie è tutto ciò che Cam ha sempre sognato, finalmente qualcuno per cui contare davvero, che lo consideri come parte di sé, carne della sua carne, un solo respiro. Ma dietro a ogni cosa bella ce n’è sempre, o quasi, una spiacevole. E sì, come nella vita reale, mica tutto può filare liscio.
Eddie è stupendissimo, premuroso, perfetto agli occhi della gente e questa perfezione deve essere mantenuta a tutti i costi. Il mistero aleggia intorno a questa figura fin dal primo incontro con Cam. È lui che tenta il primo approccio, lui che cerca di sedurre il nostro eroe buono, con dolci e a volte infuocati messaggi inviati sul telefono.


Ma quando si tratta di portare la loro relazione su un livello più alto, Eddie pare fare un passo indietro, sparisce all'improvviso per poi tornare alla carica e travolgere nuovamente il povero, dolce Cam. Ma chi è Eddie in realtà? Che lavoro fa, dove vive?Quale sarà il suo nome completo? Perché sembra voglia nascondere al mondo il suo orientamento sessuale? Cam invece, desidera vivere alla luce del giorno il suo amore, vuole gridarlo ai quattro venti, mai terrà la nascosta la propria natura, non è giusto, non sarebbe vita.


Potrà un vero amore superare l’ostacolo di stupidi preconcetti e odiose paure?E quando c'è da lottare per la persona amata, anche il più dolce degli angeli può trasformarsi in un guerriero?Non voglio togliervi il gusto di leggere questa storia che sono sicura, vi rapirà come ha fatto con me.
Mi è piaciuta molto la scelta stilistica dell’autrice, usando la prima persona con l’Io narrante, il protagonista si rivolge a noi lettori come fosse il nostro migliore amico, ha creato quell'affascinante,coinvolgente empatia non solo con Cam, ma anche con il resto dei personaggi, pur non entrando nel loro intimo. Sono sempre stata una fan della terza persona con narratore onnisciente, in questo caso però, ammetto che lo stile l’ho trovato davvero fantasioso, elettrizzante e molto comunicativo. Non ho trovato difficoltà nel visualizzare le scene, un momento o un contesto. La scrittura è fluida, brillante, con dialoghi energici che sprizzano battute goliardiche e strappano gioiose risate, a volte anche imbarazzanti. Perché imbarazzanti? Be’, immaginate la scena in questione: state leggendo alla fermata dell’autobus, o in attesa nella saletta di uno studio medico, con la gente che vi fissa incredula perché tentate invano di trattenere quelle risate che scuotono le spalle, sapete già per certo vi faranno anche lacrimare gli occhi, va da sé che poi giunge l’imbarazzo, come minimo.
Volete tuffarvi in questa frizzante lettura? Sì? Allora preparatevi a sorridere, ad amare, a disprezzare il cattivo di turno, anche se non l’ho citato ma il cattivo, infimo, abietto, carogna c'è, eccome se c’è. Siate pronte ad accogliere questi personaggi che vi faranno passare delle ore in totale serenità, ma innanzitutto preparatevi a innamorarvi di Cam, perché sarà inevitabile.
Alla prossima!
P. S. Ho inoltrato una formale richiesta di adozione per nonna Edith. Chi è nonna Edith? Volete saperlo? Ecco un indizio!
≪Nonna! Ti prego! Nessuno fuma niente qui!≫.

≪Peccato, avrei partecipato volentieri. Pennellone cammina
davanti a me: se non state fumando allora avevi intenzioni
zozze e nessuno tromba in questa casa, a meno che io non sia
coinvolta!≫







Benvenuta Laura Lewis e grazie per essere qui con noi. Iniziamo la nostra chiacchierata con la prima domanda:

v Come nasce in una persona la passione per la scrittura?
Ciao! Per quanto riguarda me è stata una giusta conseguenza a quella per la lettura, che ho da che ho memoria!

v Un valido scrittore deve essere prima un ottimo lettore?
Forse essendo lettore si è più consapevoli di ciò che emoziona, ma alla fine non credo che una peculiarità precluda l’altra.

v Parlaci delle tue opere, a quale target di lettori si rivolge?
Che domanda! Non saprei! Per me è già tanto pensare che qualcuno voglia leggere uno dei miei libri ahahaha!!!! Mi piace pensare che chi sceglie di leggermi ami emozionarsi e sorridere.

v Cosa ha fatto scattare la scintilla che ha portato alla luce la tua ultima fatica letteraria?
Cam è nato come coprotagonista di Pepe Nero, il mio primo romanzo scritto a 4 mani con Monica Miller. L’ho amato da subito. L’ho sentito subito importante e scrivere di lui è stato molto istintivo e naturale.

v Cosa pensi del connubio scrittura-web-social. Oggi un autore non ha altro modo per far conoscere se stesso e le sue opere?
Beh sicuramente altri modi ci sono…. Forse però  il Web è il canale più accessibile a tutti, essendo anche praticamente a costo zero.


v Che speranza ha un autore di riuscire a scalare le vette senza essere sommerso dai milioni di libri che ogni anno si pubblicano?
Penso che già il fatto di riuscire a far emozionare qualcuno sia una conquista. Ovvio, a tutti piacerebbe arrivare al successo… Dipende da quale meta ci si pone davanti. Per me già il fatto di dover rispondere a queste domande è un successo!


v Quali sono i pro e i contro tra pubblicare in Self oppure ricevere un contratto da una Casa Editrice?
Non ho mai avuto a che fare con una Casa Editrice, non saprei.

v Qual è il libro che più hai amato leggere e che ti ha fatto dire: “Avrei voluto scriverlo io”.
Ho una passione smodata per la Hoover e per Pennac. Sogno ogni volta che leggo un loro libro, ma i Malaussene avrei voluto davvero inventarli io.


v In tre parole descrivi la tua scrittura.
Leggera, ariosa, colorata.

v I consigli sono sempre preziosi, cosa ti senti di raccomandare a un autore che decide di dare vita al proprio sogno e buttarsi nel mondo dell’editoria?
Non  mi sento ancora in grado di poter consigliare qualcosa, sono una neofita! Posso però suggerire di seguire il proprio cuore e i propri sogni perché raramente portano a qualcosa di cattivo.


Siamo giunti alla fine. Ancora un grazie speciale  Laura Lewis e un grosso in bocca al lupo per il futuro.


Nessun commento:

Posta un commento